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-Mi hai portata a fare il bagno?- chiesi a Thomas.

-Altrimenti a cosa serve il costume?- disse sorridendo.

-Sai che era per la festa.- risposi.

-Hai detto bene...era!- disse.

Thomas cercò qualcosa nella sua tasca destra e un rumore metallico mi fece incuriosire, cacciò un paio di chiavi e dopo aver fatto un cenno con la testa iniziò a camminare verso una direzione a me ignota.

Ad ogni passo le mie scarpe affondarono nella sabbia che a poco a poco entrava dentro di loro. Questa era una delle cose che odiavo di più al mondo.

-Non potevi avvertirmi così indossavo un paio di ciabatte!?- dissi.

-E perché?- mi chiese.

-Perché siamo qui da due minuti ed ho abbastanza sabbia nelle scarpe da poter creare una spiaggia tutta mia, e lo odio!- dissi lamentandomi.

-Cosa? Creare una spiaggia?- domandò ridendo.

-No, la sabbia nelle scarpe.- risposi guardandomi i piedi cercando di non farci entrare quelle palline microscopiche.

-Quanto sei petulante!- disse Thomas sorridendo.

Si voltò verso di me e con un gesto avventato mi prese in braccio.

-Che fai?- gli domandai trovandomi a testa in giù.

-Evito che ti entri la sabbia nelle scarpe.- rispose.

Poco dopo si fermò, provai a vedere qualcosa ma la sua schiena mi bloccava la vista, riuscivo a sentire ogni suo movimento e quindi percepii anche quando riprese in mano quelle chiavi.

Riuscivo ad udire diversi rumori ma non capivo bene cosa stesse facendo, quindi per intuito capii che stava aprendo una porta, sentii uno scricchiolio e dopo aver varcato la soglia Thomas mi posò a terra.

Ci trovammo faccia a faccia e d'istinto posai la mia mano destra sul suo petto.

-Allora, dove siamo?- domandai allontanandomi da lui.

-È una casa che i miei genitori hanno comprato quando ero piccolo e dai miei quattordici anni è diventato il mio rifugio.- disse.

-Carino...- dissi, poi continuai. -Scusa se cambio discorso, ma non dovevamo farci il bagno?- chiesi.

-Certo.- rispose lui.

-Allora dov'è il tuo costume?- gli domandai.

-Qui.- disse togliendosi i pantaloncini che aveva indosso. Poi si tolse anche la maglietta e mi sfilò il mio abito trasparente.

-Thomas, io...- dissi.

-Non dire nulla Madison.-

Mi zittì con quella frase accompagnata dal suo pollice destro sulle mie labbra.
Mi prese per mano ed entrammo in una stanza.

Una volta aperta la porta rimasi a bocca aperta, all'inizio la mia attenzione era solo su Thomas, mentre ora l'unica cosa che sentivo era lo stupore provocatomi da quel luogo.
Le pareti erano completamente di vetro, compreso il soffitto.
Le luci erano distribuite in lampadine pendenti e al centro della stanza c'era una vasca idromassaggio contornata da divani e cuscini in stile rustico.

-Allora, è abbastanza speciale questo posto per te?- mi chiese voltandosi verso di me.

Non risposi.
Lentamente si avvicinò a me e a dire il verso questo momento mi stava piacendo.
Avvicinò le sue labbra alle mie talmente tanto che potevano sentire l'uno il respiro dell'altro.

Non mi baciò, chiuse la porta dietro di noi e poi andò verso la vasca.

-Thomas!- dissi.

Non sapevo perché ma il mio corpo stava agendo da solo. Appena Thomas si voltò gli andai incontro e lo baciai, ero stufa di aspettare che fosse sempre lui a venire da me, volevo di più così lo baciai.

Tra di noi c'era una passione come mai prima e le nostre mani si cercavano come se fosse una cosa vitale.

Mi prese in braccio e avvinghiai le mie gambe al suo corpo. Più lo baciavo e più lo desideravo.

Thomas si staccò da me.

-Madison...prima che continuiamo voglio che tu sappia...-

Lo fermai.

-Non voglio sapere nulla che possa rovinare questo momento.- dissi.

-Tu mi piaci.- confessò lui.

Rimasi senza parole, certo immaginavo che non mi baciasse solo per noia, ma questa confessione non me l'aspettavo proprio.

Thomas non sentendo nessuna risposta da parte mia disse: -Ho rovinato questo momento.-

-Oh no no, affatto, è che anche tu mi piaci.- dissi abbassando lo sguardo.

Non feci in tempo a respirare che lui tornò a baciarmi, entrammo nella vasca e lui si sedette per poi farmi mettere a cavalcioni su di lui.
Poggiò le mani sulla mia schiena e mi spinse verso il suo petto.

Assieme alla passione iniziò a salire anche l'eccitazione e la mia testa sapeva già a che punto saremmo arrivati.

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22 Giugno 2022, 19:51

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