«Giunti a questo punto, direi che ormai non è più solamente di nostra giurisdizione questo caso. Dazai, ti chiedo se puoi contattare personalmente Mori Ogai così che in seguito potremmo discutere di una ipotetica alleanza tra le nostre organizzazioni.»
Codeste erano state le parole declamate da Fukuzawa, il presidente dell'Agenzia investigativa armata, quando Kunikida si era recato nel suo ufficio per fare rapporto sulla missione e, il moro, non aveva riferito nulla in contrario. Dopo essersi fatto ricucire quella lesione al fianco da Yosano, contattò Mori-san telefonicamente indicandogli ora e luogo del loro incontro e, sorprendentemente, il dottore dai capelli corvini accolse ben volentieri la sua offerta. Si salutarono vicendevolmente, dopodiché sospesero la chiamata così com'era iniziata. Adagiò il telefono sul tavolino dinanzi al divano del proprio appartamento e si stravaccò malamente su quest'ultimo emettendo un sonoro sbadiglio che non si curò di mascherare col palmo della mano, troppo abbrutito per pensarci.
L'incontro con Mori era fissato per le 11 dell'indomani nella sede principale dell'agenzia, ciò significava che per quella giornata il suo lavoro era più che concluso, quindi poteva dedicarsi ad altre attività più stimolanti per la sua mente assai creativa. Lasciò ciondolare un braccio fuori dal suo sofà, usurato dal tempo, canticchiando la sua canzoncina preferita di cui rammentava perfettamente ogni parola.Non era che avesse molte idee su come trascorrere quella magnifica serata senza che la sua mente venisse intaccata da qualche strano pensiero. Allungò il braccio verso il proprio cellulare poggiato sulla superficie vetrata del tavolino, lo afferrò cercando di non farlo cadere a terra e dette uno sguardo all'orario.
00:02.
L'occhio cadde sulla data odierna.
29 aprile.
Sovvenne che quello era il giorno del compleanno del suo caro amico Chuuya, il quale, naturalmente, non lo avrebbe festeggiato, ritenendo che i compleanni sono unicamente "giorni come tutti gli altri" e, di conseguenza, avrebbe finta di nulla. Il castano non aveva mai accolto questa opinione del rosso in merito al proprio compleanno e puntualmente, ogni anno da quando si erano conosciuti, gli organizzava una piccola festicciola a sorpresa, con qualche lamentela da parte del festeggiato che odiava quel tipo di attenzioni nei suoi confronti.
Una splendida idea balenò nella mente del castano.
Scattò all'inpiedi, infilandosi il telefono in tasca, ed uscì in fretta e furia dalla propria abitazione recandosi all'enoteca più vicina all'edificio nel quale abitava. Ringraziò gli dei, se mai ne fosse esistito qualcuno, quando, dopo aver svoltato l'angolo, intravide dall'altro lato della strada un negozio sulla cui insegnava stava scritto "Wineshop" in grassetto. Non poteva mica presentarsi a casa del rosso senza offrirgli qualcosa come regalo e cosa si addiceva meglio ai gusti del suo ex partner se non una bella fiasca traboccante di vino rosso? Acquistò una bottiglia di Petrus, il vino preferito da Chuuya. Lo avrebbe sicuramente apprezzato... dopo aver attentato alla sua vita perché gli aveva fatto un regalo quando lui li detestava. Evitò di pensare a come il rosso avrebbe reagito alla sua apparizione dinanzi la porta della propria dimora e si incamminò, ad ampie falcate, in quella direzione.
Quella sera il cielo era saturo di stelle, la luna alta sopra le teste della gente che rischiarava le strade di Yokohama e tra queste stesse vie vi camminava Osamu Dazai, una bottiglia di vino stretta nel palmo d'una mano e lo sguardo rivolto dinanzi a sé. Arrivò in poco più di dieci minuti dinanzi a quella che era la porta dell'appartamento di Chuuya. Picchiettò con la mano libera la superficie di legno, nascondendo accuratamente l'altra dietro la schiena, attendendo un qualsivoglia segnale di vita dall'altra parte. Difatti, non dovette indugiare molto.
«CHI CAZZO È CHE BUSSA A QUEST'ORA DELLA NOTTE?!» proruppe una voce, adirata e stizzita e udì chiaramente lo scalpitio pesante dei suoi passi avvicinarsi sempre di più finché non vide la porta spalancarsi e una chioma rossiccia scarmigliata sbucò fuori a guardare chi fosse lo scocciatore ch'era venuto a importunarlo.
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Siamo come i fiori di ciliegio- Soukoku
Romance[Chuuya Nakahara × Osamu Dazai] Questa è la storia di due anime affini che, per quanto possano stare distanti l'una dall'altra, anche per giorni, mesi, o addirittura anni, finiranno sempre e comunque per rincontrarsi perché, senza l'altro, si senton...