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Adesso sono qui in un aereo per Vancouver. Dopo aver visitato Las Vegas, New York le Hawaii, Virginia, Georgia, Missouri, Nevada, California, Colorado, Kansas e il Nebraska ora e arrivato il tempo di Vancouver ma non credo di starci molto, penso che sarà più che altro di passaggio, perché affitterò un auto  e di andare a Seattle.

Quando sono partita ho promesso a mia madre  Ewa di andare a Seattle, era il suo sogno di una vita. Quando poi mi hanno dato la notizia che mia madre é stata assassinata poco dopo che partissi, mi è crollato il mondo addosso.
Avevamo progettato questo viaggio insieme mi aveva dato i soldi per partire e tutto quanto.

Quella donna era tutto il mio mondo.

Io grazie a lei non sono del tutto italiana infatti lei era polacca, ecco perché sono italo-polacca. Ma nessuna delle mie caratteristiche rispecchiava la mia mezza cittadinanza polacca anzi avvolte mi scambiavano anche per non italiana, infatti io ho la pelle olivastra come se fossi abbronzata ma io ci sono nata così, ho i capelli marroni scuri, corti con dei ciuffetti che molto spesso ricadono sul viso sono alta più o meno un metro è settanta e devo dire che sono decisamente formosa.

In italia non avevo tanti amici se non le poche colleghe che avevo nella piccola casa di moda in cui lavoravo.

A risvegliarmi dal mio stato di trans era l'hostess che mi scuoteva leggermente la spalla dicendo qualcosa in inglese del tipo  "good morning miss we are about to land, please put on your belt" io capendola al volo le faccio un sorriso e la ringrazio, per poi mettermi la cintura chiudendo gli occhi e ingoiando la saliva, mamma diceva che tipo ti si liberano le orecchie, che alla fine e vero.
Sento le ruote dell'aereo aprirsi e sbattere violentemente sul terreno, una scossa di adrenalina mi colpisce, come sempre, sinceramente non capisco neanche io che ci sia di entusiasmante in un atterraggio ma ok.

quando entro nell'aeroporto leggo una scritta "WELCOME TO VANCOUVERio da gentile ragazza educata quale sono, faccio un leggero inchino al cartello dicendo sotto voce "thanks" mi ero esercitata molto nei dialoghi in inglese in quei 2 anni. Ho iniziato a 20 in mio progetto, e adesso ne avevo 22.

Vi starete chiedendo perche non fossi immediatamente tornata in Italia quando mi hanno dato la notizia su mia madre, semplicemente non avevo i soldi per prenotare un altro viaggio per l'Italia, siamo nel 2022 e i prezzi si sono alzati a dismisura. Avevo prenotato un biglietto andata e ritorno din un anno è non poter stare al suo funerale mi ammazzava.

  Mi diceva, quando ci capitava di restare sul balcone insieme, che quando lei sarebbe morta e mi ritrovavo con dei temporali o che comunque pioggia io avrei dovuto pensare a lei, a quando in estate ci lanciavamo i gavettoni d'acqua, a quando per una relazione finita male,  lei si stendeva sul letto accanto a me e mi consolava pettinandomi i capelli con le dita o anche a quando facevamo disastri cucinando delle torte.

A quei pensieri mi venne un sorriso amaro con una lacrima che calava per la mia guancia mentre mi avvicinavo  al rullo per prendere il mio bagaglio.

Sangue Chiama Sangue/ Jasper HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora