41 - Un'idea malvagia

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Crollai dritta sul mio letto sentendomi sia umiliata che arrabbiata. Silenziose e arrabbiate lacrime scorrevano lungo il mio viso mentre arricciavo.

Dopo mezz'ora, la luce del dormitorio si accese.

"Oh!" esclamò Cho, guardando scioccata mie condizioni singhiozzanti. "Non sapevo fossi qui. Draco ti stava cercando."

Venne lentamente verso di me e si adagiò attentamente sul bordo del letto, dandomi una gentile pacca sulla spalla. "Blaise mi ha detto cosa è successo."

Chiusi gli occhi. L'umiliazione era reale.

"Draco è molto turbato." continuò Cho, gentilmente. "Pensava di fare la cosa giusta. Ho rimproverato Blaise, comunque. E' tutta colpa sua, sai. Avrebbe dovuto dire a Draco di parlarti prima di prendere la pozione."

Lei sospirò, quando continuai a non dire nulla, ma invece asciugavo il mio viso con la manica e soffocavo un singhiozzo.

"Avresti potuto parlarmene, lo sai." continuò. "Ero qui. Sia con tuo fratello che con Blaise. Non è facile fare quel passo durante una relazione. Specialmente se sei vergine. E sia tu che Draco lo siete, quindi è senza dubbio strano. Fortunatamente per me, Cedric non lo era-"

"Per favore! Fermati qui. Ho capito." dissi, sedendomi per guardarla. "Ma non era nemmeno per il sesso. Non per me, comunque. Cho, non posso far fronte al pensiero che io e Draco siamo su due lati opposti della guerra. E non sembra nemmeno importargli, perché tutto quello a cui pensa è il sesso!"

Cho scrollò solo le spalle. "E' un quindicenne, Aurora. E la sua ragazza gli ha appena mostrato le tette. Sono abbastanza sicura che la guerra è l'ultimo dei suoi pensieri. Sono sorpresa che riesca anche a camminare."

"Cho!" sussultai, sconvolta dal suo modo così normale di averlo detto.

"Intendo dire, non fargli la predica. Credimi, ne ha probabilmente abbastanza." Cho ridacchiò del suo setto sporco scherzo. "Il ragazzo è chiaramente innamorato pazzo di te, e gli importano molto i tuoi sentimenti. Non molti ragazzi non sarebbero così comprensivi a quest'età. Non sto dicendo di buttarti nel suo letto - solo dagli il beneficio del dubbio.

Aveva ragione. Sono stata ingiusta. Ebbi subito l'urgenza di vedere Draco e scusarmi.

Inoltre, sapevo che il mio sfogo aveva molto a che fare con i miei sensi di colpa per nascondere le lezioni con l'Esercito di Silente da lui. 

"Stava tornando ai sotterranei con Blaise quando li ho lasciati soli dieci minuti fa," disse Cho, leggendomi la mente. "Sono sicura che se vai ora lo beccherai prima che entri."

Corsi dove si trovava l'entrata per la sala comune Serpeverde. Pregavo e speravo che presto sarebbe venuto qualcuno.

E infatti, arrivò un ragazzo del sesto anno, portando dei libri sotto il braccio. "Qualunque cosa per te, bella." ridacchiò lascivamente, quando accettò di portarmi Draco.

Meno di dieci minuti dopo, comparve Draco, spettinato con un'espressione dolorante in viso. 

"Aurora, mi dispiace cos-"

"No, Draco," lo interruppi, pizzando le dita sulle sue labbra per zittirlo. "A me dispiace. Non sarei dovuta correre via in quel modo. Mi hai solo colta di sorpresa, tutto qui."

Lui guardò in basso le mie dita piantate sulle sue calde, soffici labbra, e alzò la mano, arricciando le sue dita intorno alle mie, togliendo la mia mano dalla sua faccia e mi attaccò a lui.

"Aurora, però io sono molto dispiaciuto," mormorò, sollievo scorreva nei suoi occhi mentre avvolgeva le braccia intorno a me, posando la fronte contro la mia. "Avrei dovuto parlarne con te prima di andare da Blaise. E' solo che non pensavo."

"Hai - hai ancora quella pozione?" chiesi timidamente, il mio cuore martellava mentre guardo i suoi sconvolti occhi.

"S-sì." balbettò, guardandomi con aria interrogativa.

"P-penso che dovrei iniziare a prenderla. Sai...solo in caso." sussurrai, credendo a malapena alle parole che avevo detto. "Insomma, non fa male, vero?"

Draco immerse la sua mano tremante nella tasca e la tirò fuori. "Sei sicura?" sussurrò. tenendo la piccola bottiglietta di vetro tra le dita.

"Sono sicura," bisbigliai, le mie labbra si inarcarono in un piccolo sorriso appena la mise nella mia mano.

La sua mano indugiò nella mia quando ricambiò il sorriso, entrambi tenevamo la pozione insieme.

"Ti amo, lo sai," sussurrò, il suo respiro solleticava il mio viso appena posò le labbra sulle mie.

E anche io ti amo. Pensai, mentre le nostre lingue danzavano desiderose una intorno all'altra. Ti amo tanto.

...

Pansy Parkinson attese finché la sporca creatura fosse scomparsa dietro l'angolo e Draco fosse rientrato nella sala comune prima di uscire dall'ombra.

Non le serviva una ricerca per capire di cosa stessero parlando.

Quindi l'avrebbe scopata.

Il solo pensiero riempiva Pansy di completo disgusto. Come poteva Draco Malfoy, tra tutte le persone, abbassarsi a questo?

Tutta la sua famiglia credeva nella purezza di sangue. E' tutto ciò su cui lui insisteva prima che arrivasse lei. Cosa avrebbe pensato suo padre se avesse scoperto che Draco lo stava rovinando?

E poi a Pansy venne un'idea.

Un'idea estremamente malvagia.

Avrebbe di certo insegnato a Draco e alla creatura una lezione.

Una lezione che non dimenticheranno.

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora