Una ragazza di 19 anni che viene discriminata, umiliata, presa in giro da tutti a scuola e in famiglia, fin dall'asilo, anche se di questo periodo tiene pochi ricordi, ma lei si sente come se gli fosse successo qualcosa da piccola, qualcosa che non si ricorda ma sente che gli è capitato.
Gli lanciano cose addosso, gli alzano le mani addosso, la deridono, la umiliano, fanno dei commenti sul suo aspetto fisico, sul suo carattere, gli ridono e la pugnalano alle spalle.
In famiglia non è tutto apposto, i suoi genitori sono tossici, sua madre la insulta e la picchia senza nessun motivo, scaricando sempre le colpe su di lei e schiacciandola mentre la deride e la discrimina, mentre suo padre asseconda la madre ma è emotivamente assente.
Suo fratello di 29 anni è il prediletto della famiglia, è il preferito, quello che non ne sbaglia mai una, quello diverso da me, ma in modo positivo, quello che nella vita ha reso orgoglioso i suoi genitori, quel ragazzo che chiama per nome i loro genitori, quello che nella vita critica gli altri senza guardare prima se stesso, colui che ha una ragazza che preferisce alla sorella, colui che i loro genitori ammirano e lodano nonostante non abbia finito la scuola, nonostante si droghi per divertimento con gli amici e abusa di alcool, colui che ha fatto del male illudendo due ragazze che non se lo meritavano.
Invece lei, una ragazza che sta continuando la scuola per potersi realizzare nella sua vita e realizzare i suoi sogni che più che sogni sono torture e incubi, che anche se tutti la trattano male, abusano e usufruiscono di lei, continua lo stesso a stringere i denti, volendo allontanarsi da tutte le persone toxic che ha nella sua vita e che le proibiscono di essere chi è veramente, e che la bloccano nei suoi obbiettivi, non credendo in lei e non standogli vicina per sostenerla, ma urlandogli sempre addosso, odiandola mentre si incazzano sempre e solo con lei, non capendo mai il perché.
Questa ragazza ha fatto tante cazzate in questi anni, dalle medie fino alle superiori e via crescendo.
Un amore non corrisposto, amicizie infrante, pugnalate, delusioni, genitori che non ci sono mai e non gli danno attenzioni e amore, un fratello che non si comporta da fratello, che non gli sta accanto e non l'aiuta quando ne ha bisogno, tutti che gli mettono paranoie, facendola sentire sbagliata, insicura di se stessa e facendola dubitare su lei stessa, mettendogli problemi in testa, come se non ne avesse abbastanza.
Accettando di essere una ragazza Bordeline con depressione maggiore, curandosi dalla psichiatra e prendendo dei medicinali, ha sempre dei crolli emotivi e mentali che non gli danno tregua, non riesce a vivere serenamente, perché la pace per lei non è mai stata un opzione.
Lei desidera non odiarsi così tanto, vorrebbe avere una vita normale e non stare così male, perché lei sa, sa benissimo cosa significa cercare di inserirsi ma non riuscirci, a lei sorridere fa male, e sa come ci si sente a voler morire e farsi del male per cercare di uccidere ciò che ha dentro di sé.Ora vi pongo io la domanda:
Qual è la linea di confine tra la realtà e la fantasia?
Il confine tra la realtà e la devianza?Paranoie, ansia sociale, attacchi di panico, paura dell'abbandono, rabbia, tristezza, senso di vuoto, impulsività, sensi di colpa, odio, amore, bene, male.
Non esiste il grigio, esiste solo il bianco e il nero.
Stare lì, ferma, inerme, mentre tutti i ricordi gli scorrono di nuovo nella testa come se li stesse rivivendo, e non vorrebbe più essere lì seduta.
E non si rende più conto quando si tratta di finzione e quando si tratta di realtà.
Perché si perde in se stessa, nella sua testa, nel mondo, e non sa più quale sia il suo posto nel mondo.
Mentre perde la condizione del tempo e della realtà.Non ha amici, famiglia, un amore, non ha nessuno.
Lei non si sente sola, lei è sola.