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Fermo l'auto e ci ritroviamo di nuovo nella residenza White , James mi osserva con occhi curiosi , come se indagassero su quello che io provo e penso .

Ricambio lo sguardo e sembra essere perso in ricordi , mi chiedo a cosa stia pensando .

Si smuove come risvegliato e mi dice di scendere .

"È ora che tu vada a scuola e io ho cose da fare , alla prossima " mi dice lasciandomi li, impalata davanti al portone di casa .

Bene , è ora di tornare alla normalità suppongo .

Arrivo a scuola in anticipo e saluto Ivy velocemente, non ho molta voglia di parlare oggi.

——
Il pomeriggio è passato velocemente tra scuola e biblioteca e ora mi trovo a camminare verso casa .

Papà è seduto sulla poltrona ormai addormentato e ne approfitto per poggiargli una coperta sul corpo infreddolito .

Stasera , come tutte le altre sere , il mio corpo è come un blocco di pietra che necessita del letto , ma viene interrotto dai soliti brutti sogni.
Almeno riesco subito ad addormentarmi...

Dove sono?
"Mamma ?"
"papà ?" dico ricordandomi che papà è andato al lavoro presto e quindi non potrebbe sentirmi .

"Ti sei persa ?" sento una voce .
"Io ..non lo so , la mia mamma mi ha detto che tornava subito" dico senza saper bene dove rivolgere il mio sguardo ,sono circondata da stradine buie e barboni.

"Anche la mia mamma mi ha lasciato qui , questo è un orfanotrofio , ci vanno i bambini che non hanno più la mamma e il papà " mi dice la figura minuta che fuoriesce da una stradina buia .
È un bambino dai capelli biondi , magrolino , com è magro ..

"ma io ho la mamma e il papà " dico sicura di me .

"Beh nel frattempo che tornano allora puoi stare con me e i miei amici ,così non ti fai male" mi dice porgendomi la mano .

La prendo spaventata con le lacrime che solcano dai miei occhi .

"Mey ?dove stai andando ?non toccare quel bambino pieno di pulci " mi dice..mamma
"mamma !" urlo andando ad abbracciarla .

Mamma ha queste macchioline gialle sulle braccia ..forse si sarà sporcata .
Mamma si scosta da me , non le piacciono gli abbracci .
Abbasso il capo verso il bambino e saluto con la mano incerta ,se mamma mi avesse visto mi avrebbe sgridato ..o peggio , punito .

Quando papà era a lavoro la mamma mi portava con lei a fare la spesa , doveva comprare delle cose da dei signori e mi lasciava li vicino ,a volte però le usciva della strana schiuma da bocca mentre dormiva e io mi spaventavo sempre .

Non potevo salutare gli altri bambini , o altre persone , la mamma diceva che mi avrebbero portato via da lei se l'avessi fatto e quando lo facevo per sbaglio mi picchiava , oppure non mi portava con lei per alcuni giorni e mi lasciava col nostro vicino Dack , era un signore con grandi baffi ,sembrava gentile ma mi stringeva troppo quando mi salutava ,quasi mi mancava il fiato.

La mamma mi trascina via per il polso e io non riesco a starle dietro che inciampo.

"Perché sei una bambina cattiva?eh?non sei grata di quello che hai , hai bisogno di essere educata " mi urla contro prima di darmi dei calci e schiaffi .
Cerco di coprirmi il viso e vedo una figura che mi corre incontro , il bambino di prima , cerca di allontanare mamma da me ,ma finisce per prendere uno schiaffo in faccia .

Mi sveglio sudata e turbata , la mia infanzia è stata un tormento e lo continua ad essere anche ora .

Sono le 6:30
Ne approfitto per farmi una doccia e iniziare ad andare a scuola .

Osservo la casa dei White e vedo uscire dalla porta principale la stessa ragazza della festa di Josh .

Menomale che non era la sua ragazza .

Proseguo e mi fermo a prendere un caffè al bar all'angolo e ne approfitto per prenderne uno anche per Ivy.

Arrivata davanti scuola la vedo intenta a parlare con Judith , la donna della segreteria, le faccio cenno di raggiungermi e lei arriva .

Le porgo il caffè e mi ringrazia .
"Tra poco è natale Mey!" mi dice mentre sorseggiamo il nostro caffè .
Inizia tre mesi prima a dire che è natale , è incredibile .

Siamo vicine al mio armadietto quando vediamo entrare Ginny ,la ragazza di stamattina, con James , lui le lascia un bacio che sembra tutto fuorché che casto e se ne va .

Ivy mi dice che a quanto pare lui non vuole relazioni , a detta del fratello ,James non riesce a legarsi alle persone a causa del suo passato ma è stata molto vaga su quest'ultimo .

Le lezioni passano come sempre in maniera monotona e io non posso far altro che domandarmi quali problemi possa avere il ragazzo che va a tutte le feste immaginabili e che va a letto con chiunque .

Il pomeriggio vado alla biblioteca e mi preparo per un noiosissimo pomeriggio , qui non viene mai nessuno , mi sorprende sempre come la lettura sia per noi giovani solo una palla .

Quando esco alla fine del mio turno il cielo è ormai buio e mentre cammino verso casa percepisco delle voci vicine ,evito di darci peso e proseguo , davanti al parco ci sono sempre delle persone di sera.

"Ehi tu!" sento una voce gridare ,ma evito di girarmi .

"Ehi dico a te !" grida ancora una voce ,stavolta più vicina . Mi costringo ad alzare la testa per assicurarmi che non stia chiamando me ,ma in realtà è proprio così .

Un ragazzo che penso abbia sulla trentina mi sta chiamando , con lui ci sono altri ragazzi, tra cui riconosco James .
Dagli occhi e la puzza capisco bene che siano fatti ,soprattutto questo tipo qui davanti .

"Sei proprio bella lo sai?che ne dici di farci un giro?" mi dice mentre gli amici sghignazzano.
Noto James osservarmi alle spalle del ragazzo .

"No grazie dovrei andare " dico prima di iniziare a camminare di nuovo , ma una mano mi blocca il braccio prima che sia abbastanza lontano .

"Dai tesoro sarò gentile con te te lo prometto" mi dice sottolineando l'ultima parola .

Gli amici continuano a sussurrarsi battute e a ridere mentre io decido di usare il coltellino che avevo preso da Ivy la sera della festa , da quel momento non me ne libero mai.

Estraggo il coltellino e lo punto alla gola del ragazzo fatto che apre gli occhi sorpreso come gli altri idioti, James compreso.

"Io invece non sarò gentile con te , quindi sarà meglio che mi lasci andare" dico sicura di me .
Il ragazzo mi lascia e il gruppetto si allontana ,tutti tranne uno , James , che resta appoggiato al palo della luce a accendersi una sigaretta .

"Sono colpito" mi dice porgendomi il pacchetto .

"Beh sai ,se aspettassi che un uomo mi salvasse da queste situazioni abbiamo ben visto che non sarei in buone mani." dico prendendone una .

Me la accendo tra le labbra e aspiro .

James mi guarda .

"Sai se io non ci fossi stato non potevi aspettarti che un uomo ti salvasse" mi dice mentre il fumo fuoriesce dalle sue narici .

Ancora arrabbiata per ciò che era appena successo me ne vado a casa .

All the kisses I give you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora