Capitolo 2

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Mentre aspetto il bus noto un ragazzo alla fermata, è moro, occhi marroni, sembra anche alto, sui 16/17 anni... Senza accorgermene mi sono fermata sotto la pioggia con la bocca spalancata a fissarlo, merda, Marghe respira e non arrossire! Troppo tardi lui si è girato e mi ha guardato come per dire "cazzo vuoi, sfigata?!"
Beeene prima figuraccia della giornata fatta, procede alla grande direi.
Finalmente il bus arriva, il misterioso ragazzo si siede in fondo, così lo imito, devo scoprire che scuola frequenta, "Brava Marghe, stalkerizzalo" penso tra me e me.
Scende dopo 7 fermate e io, presa dalla pazzia, faccio lo stesso, iniziando a seguirlo senza dare troppo nell'occhio però "Seee Marghee chi vuoi prendere in giro, si vede lontano un miglio che lo stai seguendo". Camminiamo per cinque minuti e finalmente capisco in che scuola va: è lo scientifico e, miracolo, è vicino all'artistico!
Lo vedo entrare e poi guardo l'orologio: cazzo, sono già le 7.45 e io devo essere in classe fra cinque minuti!
Corro bagnandomi completamente "Così a scuola passerò sicuramente inosservata, yee" e mi precipito su per le scale dove cado facendomi un male cane al fondoschiena "Seconda figura di merda fatta" entrando in classe con "soli" cinque minuti di ritardo.
«MARTINELLI SEMPRE IN RITARDO, EH?» tuona il professore di inglese, «Scusi prof, il bus ha fatto ritardo» "si come noo" «NIENTE SCUSE SIGNORINA, VIENI SUBITO ALLA CATTEDRA A RIPETERMI LA LEZIONE PER OGGI!»
"Porca merda io non ho studiato niente"
«Ehm prof sono impreparata, ieri è morto il cugino del fratello dello zio della scarpa di ehm... Trilli e siamo dovuti partire per la... Ehm... CORSICA! Quindi non ho avuto ehm t-tempo per studiare...»
«MARTINELLI NON INVENTARTI BALLE, COME AL SOLITO NON HAI APERTO LIBRO, DAMMI IL LIBRETTO, DUE!»
Merda merda merda perché mi caccio sempre nei guai? Perché perché? Allah, Buddha, Dio, Cappuccetto rosso mi odiate vero?
Fortunatamente il lunedì finisco all'una così volo immediatamente a casa.
Nel tragitto penso a cosa raccontare a mia madre per il mio "stupendo" voto, il prof mi odia? Mmh... Ho detto tutto giusto ma mi odia? Non gli piacevano le mie scarpe perché mi odia? Boh, mi sa che mi resta solo il suicidio...
Arrivo a casa e do la bella notizia dopodiché mi chiudo in camera senza toccare cibo con mia madre oltre la porta che mi minaccia di morte con la sua mitica ciabatta, ops...
Non ho per niente voglia di studiare e la mia mente continua a ritornare a stamattina, quel ragazzo, wow era proprio bello, un angelo caduto dal cielo... "Marghe che cazzo stai dicendo, anzi pensando? Non lo conosci neanche, non ti cagherà mai e poi non eri tu quella allergica ai ragazzi?!"
Con questi bei pensieri mi addormento svegliandomi all'ora di cena.

Gocce di pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora