9- Fin troppo chiaro

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Capitolo 9

Scatto da una rabbia incosciente ,mi agito volendo cominciare a urlare e quella mano d'istinto mi blocca la bocca

"Shh"

Mi paralizzo a quel suono, quel gesto e quella forte aria di fumo così da collegare tutto in un solo luogo; la cantina.
Sento di cominciare a tremare le braccia e di conseguenza proseguono le gambe; non voglio crederci non voglio crederci sia stato lui.

"Posso toglierti questa mano dalla bocca o riproverai a fare la civetta?"

Annuisco con un cenno e mi lascia libera da quelle mani così d'istinto indietreggio chiudendomi nelle braccia mentre resta lì difronte a me.
C'è da ammetterlo è incredibilmente bello.

"Che ci fai qui e come cazzo hai fatto a raggiungere la finestra?"
"Non è tanto difficile capire che hai una scala al retro della villa Tracy "
"Devi andartene o i miei si infurieranno "
"Davvero?"

Fa un giro di vista nella camera fino a raggiungere il letto e fiondarsi su come uno sfacciato indegno di rispetto ,prende il pacchetto di sigarette dalla tasca.

"Vuoi davvero che me ne vada?"
"Tu sei soltanto un ingrato, ti presenti a casa mia senza un preavviso, oggi sei sparito dal nulla mentre parlavo , dovresti imparare a buttarla questa maschera"
"Maschera?"

Sghignazza evitando le mie parole fino ad accenderne una; ora basta questo non lo posso permettere.
D'istinto mi fiondo sul letto cercando di tirargliela dalle dita, un lato del mio fianco viene da lui afferrato tentando di frenarmi;

"Devi smetterla"
"E tu devi smetterla di leggermi dentro così forte"
"Sei tu che mi hai baciata in cantina perché l'hai fatto?"
"È un problema?"

// //

Mi stringe più forte il fianco con quella mano, le vene fuori escono da rendersi evidenti, di colpo un pugno mi tira lo stomaco fino a farmi chiudere gli occhi e sentirmi galvanizzata da quel suo tono da stronzo.
Come cristo fa a svegliare qualcosa del genere?
Sostiamo a guardarci negli occhi all'incirca qualche secondo; provocatorio, stronzo, sicuro e quella fuori luogo in questo momento lo sono proprio io e credo lo abbia notato anche lui.

Annuisco e mi scosto con imbarazzo riuscendo a tirargli quella sigaretta ormai gran parte consumata cosi da gettarla dalla finestra;

"Così ci sei riuscita , ottimo "
"Devi andartene o rischi davvero "
"Io gioco rischiando Tresy "
"Non hai rischiato oggi visto che sei andato via così "

Mi lancia uno sguardo al quanto malizioso, si alza dal letto con pigrizia mentre lo aspetto alla finestra ;anche questa mi è nuova nella vita , dalla mia finestra solo un moscerino aveva varcato mi dico ironica.
Arriva alla finestra e nel mio inconscio ho voci interne che mi ripetono di volere ancora un po' la sua presenza .

"Bene ci vediamo, oh comunque ottimo cocktail oggi"
"Che intendevi quando hai detto di smettere di leggerti dentro?"

Fa un salto dalla finestra e senza risposta va via, resto a fissarlo fino a che la sua immagine non svanisca completamente dalla villa; non posso negarmelo che Lorys abbia tutti i torti ,non si sbagliava quando ha pensato di vedermi diversa dalle altre volte , qualcosa dentro di me richiede la sua presenza
Una cosa anzi due mi erano fin troppo chiare ora; la prima era quella che avevo baciato quella persona in cantina , la seconda è che quella persona della cantina era proprio Dan.

Mi sento così strana, lo percepisco sulla pelle.
Sfilo di svelta i vestiti per mettere il pigiama , le cuffie mi attendono, mi cimento a letto percorrendo ogni angolo del letto dove rivedo le sue tracce, la sua sfacciataggine, le sue penombre; eppure in questo momento dovrei dar conto a me o meglio per quello che ho paura di ammettere.

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