35장: verità che ferisce.

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Seungmin seguiva Changbin nascondendosi anche lui dietro ai cespugli e agli alberi, come se Bangchan lo avesse potuto vedere. Lui sapeva che era inutile, però lo faceva lo stesso perché si sentiva più umano, normale di quello che effettivamente era. Changbin non disse nulla al ragazzo, pensando che forse lo stesse prendendo in giro conoscendo il tipo di rapporto che ormai avevano i due.

«Credo proprio che hai sbagliato, forse non era il mio Jeongin.» Ma proprio quando disse quella frase dall'automobile che si era fermata uscì Jeongin con un enorme sorriso sul viso che si avvicinava con le braccia allungate verso Bangchan. Il quale lo strinse a sé facendolo alzare da terra, «Quello cosa significa? Quello cosa gran cazzo significa?» Urlò vicino all'orecchio di Changbin e facendo muovere delle foglie vicino a lui.

L'ingegnere si allontanò guardando Seungmin, il quale non sembrava molto contento di quello che stava osservando.

Chan aveva baciato il collo di Jeongin e poi le sue labbra, il quale rise portando il petto vicino a quello di Bangchan così da fare anche combaciare i due bacini.

«Quello che cosa è? Binnie-ah, io ammazzo il tuo migliore amico. L'ha baciato! Sul collo e sulle labbra! Sulle labbra.» Ripete quella frase come se Changbin non l'avesse sentito o visto, «Io ammazzo quel cazzo dotato.» Changbin dovette trattenersi dal ridere, perché vedere Seungmin arrabbiato non era una cosa da tutti i giorni e poi era divertente vederlo come insultava facendo complimenti. Di certo dire "cazzo dotato" non poteva essere un offesa, essendo che mostrava il contrario, «Io lo uccido... quella mano sta sul sedere del mio amico? Brutto stronzo, togli quella mano dal sedere del mio migliore amico.» Changbin scoppiò a ridere, ma la attenuò portando la mano davanti alla bocca. Aveva osservato la scena, ma i commenti di Seungmin erano meravigliosi. Il fantasma lo guardò, «Ti picchio, smettila di ridere di me.»

«Tu smettila di fare così... ti giuro, sono confuso quanto te ma non reagire così.» Stava provando a calmarsi, se solo Seungmin avesse smesso di fare in quel modo.

«Ha strizzato il culo di Jeongin, come posso restare calmo?» Gli urlò contro, Changbin si distese cercando di respirare e non scoppiare di nuovo a ridere. Seungmin geloso era meraviglioso, «Ora ti strizzo a te il culo, voglio vedere come Bangchan reagisce.»

«Non reagisce, sei un cazzo di fantasma.» Seungmin lo guardò con il broncio, «Magari lo stanno facendo apposta. Magari ci hanno visto.»

«Ti hanno visto. Amore io sono un fantasma.» Changbin osservò il fantasma che l'aveva chiamato amore, «Comunque no, non ci hanno visto. Sennò Bangchan senza cazzo non faceva così... alza il tuo sedere quadrato e seguiamoli.» Percepì un vento che lo alzava, così si mise in equilibrio da solo, «Se si permette di fare... Jeongin ha strizzato il culo a Bangchan...» Come se Changbin non l'avesse visto. Aveva ben visto la scena e di come lo aveva anche fatto urtare contro il muro per baciarlo, con la sua mano che scendeva giù verso il cavallo del pantalone, «Io lo ammazzo.»

«Noi torniamo a casa.» Si sentiva strano, anche se era divertito dalla reazione di Seungmin era come se in lui si stesse attivando qualcosa di diverso. La consapevolezza che il suo amico tradiva la sua ragazza, che Jeongin fosse il suo amante e che lo sapeva e gli andava bene.

«No, voglio capire fino a che vanno in fondo.» Così fu costretto a seguire i due ragazzi, a nascondersi mentre ascoltava le loro conversazioni su come era andata la loro giornata.

«Quindi domani vieni con i tuoi amici alla casa infestata?» Bangchan annuì mentre gli metteva la mano sulle spalle, Jeongin la prendeva sorridendo, «Changbin-ssi è molto gentile e simpatico, mi piacerebbe conoscerlo meglio.»

The ghost in my house || Seungbin (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora