Perfetti Nell'Imperfezione

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Per tutto il tempo del viaggio, incluso quello da casa all'aeroporto, mi ero chiesta incessantemente come avesse fatto Dario a fare la valigia senza spostare niente e senza sapere con precisione cosa volessi portare con me. L'anno appena trascorso aveva dato modo ad entrambi di conoscerci e di scoprire tante meravigliose abitudini, ma sicuramente non aveva dato a Dario un manuale sulla preparazione della valigia perfetta. Il tutto venne immediatamente rivelato il momento in cui aprii la valigia scoprendone il contenuto. Notai subito un certo stile, una certa familiarità con qualcuno che conoscevo molto bene: Ginevra.

Guardai con stupore dentro la valigia rendendomi conto che aveva strafatto, e che aveva messo un sacco di roba alla Ginevra, per l'appunto.

L'interno era pieno di vestitini succinti, giarrettiere e baby doll trasparenti. Tra le tante cose stravaganti scelte da Ginevra, spiccavano anche tre favolosi costumi da bagno con annessi vestiti coordinati.

Sorrisi verso Dario che se ne stava davanti alla portafinestra fumando una sigaretta, quando togliendo dalla valigia il costume scelto da me, intravidi una piccola busta bianca con su scritto:

"Per Anita e Dario"

La presi tra le mani stupita, per poi sedermi sul letto girarandola verso Dario. Sul suo viso apparve subito un mezzo sorriso dopo aver buttato fuori il fumo che aveva in bocca. Seguitai a guardare la busta tremendamente emozionata.

Era tutto una continua sorpresa.

Non appena Dario fu dietro di me, mi decisi ad aprirla trovandoci all'interno un piccolo biglietto:

" Scopate come ricci, e amatevi come colombi!"

Un abbraccio, Saverio e Ginevra.

P.s per Dario: Impegnati! Vogliamo presto un nipotino! :)

Ci guardammo negli occhi felici senza dire nulla se non sorridere silenziosamente. Un silenzio così intenso, ma così pieno di sentimento, che mi portò ad osservarlo con una rinnovata voglia di lui.

Quelle poche parole avevano riacceso quel desiderio di maternità che sembrava essere svanito dopo le ultime vicissitudini.

Mi voltai verso di lui appoggiando il capo sul torace continuando con quel silenzio che diventava sempre più rumoroso dentro di me.

« Non possiamo deluderli. », disse Dario alzando verso di lui il mio mento con l'indice.

« No... », sussurrai prima di essere rapita da quel bacio che aveva il gusto della sua dolcezza.

Mi resi conto che tremavo dalla felicità. Una felicità per troppo tempo inseguita e mai raggiunta, se non tra le sue braccia. Ero felice solo lì. Le nostre labbra si accarezzavano in quei baci carichi di sentimento e dolcezza senza fare altro.

Ci ricordammo nuovamente che i coniugi Testi stavano ancora sul corridoio, tramite il finto tossire di Mirko e il vociferare di Claudia. No, non sarebbero andati via. Mi concentrai sulla valigia e sul costume che avevo deciso indossare, anche se a dirla tutta, volevo solo chiudermi in camera con Dario.

Dopo essere usciti dalla stanza, ed esserci presi la ramanzina da parte di Claudia, arrivammo finalmente in spiaggia.

La sabbia dorata e fine era bagnata da acque cristalline dalla quale si vedeva il fondale. L'oceano Atlantico si mostrava a noi in tutta la sua bellezza facendoci sentire come dei bambini davanti al regalo di Natale.

L'addetto agli ombrelloni e alle sedie sdraio, ci accompagnò davanti alla nostra prenotazione e ad un cocktail di benvenuto davvero favoloso.

« Tesoro, ma tutto questo è meraviglioso! », esclamò Claudia afferrando uno dei quattro bicchieri appoggiati su un piccolo tavolo in vimini.

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