I would never let you smoke
decisi di uscire da camera mia;
non potrei restarci chiusa a vita
scesi le scale e salutai susannah
-ehi, ehi ti devo parlare- aggrottai le sopracciglia e seguii la donna
-ogni anno qui a cousins c'è il ballo delle debuttanti- me ne aveva parlato svariate volte ma ho sempre pensato che fosse una cosa banale
-e vorrei che ne facessi parte anche te, tutte le ragazze sono vestite con abiti incantevoli bianchi e vengono tutte accompagnate da un ragazzo che dovrai invitare, verrà anche belly; vorrei vedervi vestite in bianco- non avrei mai saputo dire di no a susannah e lei lo sa benissimo così presi il biglietto che mi aveva indicato sul tavolo
-ci penserò, ma in ogni caso non saprei che ragazzo invitare- dissi con imbarazzo
-puoi chiederlo a conrad, jeremiah va già con belly-
-non credo che lui voglia-
-perché no? ah, non pensare alla scenata di ieri sera, è fatto così-
-eh già- dissi facendo una risata nervosa per poi salutarla ed uscire per fare una passeggiata sulla riva del mare
...
riconobbi la sua figura sin da lontano;
andai e mi sedetti vicino a lui
-non ti è chiaro quello che ti ho detto ieri elisa?-
-cosa mi hai detto ieri sera conrad?-
mi guardò e sorrise
agrottai le sopracciglia quando lo vidi scrivere qualcosa su un piccolo quaderno
-ma che fai-
-niente- disse chiudendolo
-connie non mi hai mai detto di voler diventare un poeta- mi soffermai per un po' a pensare come lo avessi chiamato
-infatti non lo voglio- prese un sigaretta tentando di accenderla
-posso anch'io- indicai la sigaretta
-ma sei pazza, non ti farei mai fumare-
-te lo sto chiedendo io-
-non fa bene, non lo hai studiato a scuola-
-se io non posso fare un tiro non farlo neanche tu-
feci un sorriso soddisfatto mentre posò la sigaretta sul suo orecchio destro
-quella non era la mia felpa?- disse divertito
-era- chiusi gli occhi sotto il suo sguardo e involontariamente appoggia la testa sulla sua spalla recuperando alcune ore di sonno perse stanotte.
