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Un suono fastidioso mi svegliò improvvisamente scaraventandomi giù dal letto.

Bip
Bip
Bip...

Quanto odiavo quel suono.

Il suono che mi obbligava ad alzarmi dal letto per una nuova giornata.

La spensi solo dopo qualche secondo, data la mia grande pigrizia di allungare il braccio fino al comodino e far tacere quel strumento infernale.

Presi i miei occhiali da vista e me li infilai sulle orecchie.
Scesi dal letto con poca voglia e trascinai i piedi fino al bagno della mia camera.

Alzai lo sguardo sullo specchio davanti al lavandino e per poco prendevo un infarto nel vedermi.

Avevo tutto il mascara coltato del giorno prima, i miei capelli biondo cenere a dir poco scompigliati, ma bastava vedere la mia faccia ancora assonnata per pensare che io fossi uno zombie.

Mi strofinai un po gli occhi, mi sciaquai il viso e iniziai a pettinarmi.

Mi guardai un'altra volta ed ora ero decisamente meglio, anche se la stanchezza aveva ancora il sopravvento su di me, ma mi bastò guardare che ore fossero per svegliarmi all'istante.

Erano le 7.40 ed era tardissimo!

Le lezioni sarebbero iniziate alle 8 ed io ero ancora a casa in pigiama.

Frugai un po tra i miei vestiti e alla fine mi misi subito una t-shirt bianca un po corta, dei jeans blu strappati sulle ginocchia e una camicia marroncina con delle righe nere che avrebbe fatto da "felpa".
Presi lo zaino, misi le scarpe e corsi al piano di sotto.

M: "Claudia! Sei in ritardo!"mi rimproverò mia madre

C: "Si lo so!"corsi in cucina, presi un pancake con la nutella che aveva fatto mia madre e corsi a scuola.

Arrivai giusto in tempo quando la campanella suonò.

Misi però le mani sulle ginocchia per riprendere un po di fiato, spostai i capelli che mi erano finiti davanti al viso, dietro l'orecchio e poi entrai.

Non vidi Dustin, nemmeno uno dei due amici che avevo incontrato la sera prima, probabilmente erano già in classe.
Così mi avviai da sola verso la segreteria e presi l'orario delle mie materie.

Italiano

Era la materia che avevo alla prima ora, perciò iniziai ad avviarmi verso la classe in cui dovevo essere.

Ci misi più di quanto pensassi per trovarla, ma alla fine ce la feci.
Bussai e dopo aver avuto il permesso di entrare, aprì la porta.

Gli sguardi erano tutti rivolti a me con fare indagatorio, squadrandomi dalla testa ai piedi mettendomi un po in soggezione.

C: "Emm...b-buongiono, sono Claudia Riegler, la nuova studentessa..."dissi al professore un po in imbarazzo

Prof: "Oh benvenuta, giusto in tempo, si sieda pure in quel banco libero!"disse il professore accogliendomi e indicandomi il banco vuoto in prima fila.

I banchi sgangherati erano disposti a casaccio,  ma nessuno dei presenti sembrava far caso al disordine, i loro sguardi erano puntati solo su di me.

Feci come disse lui e mi sedetti appoggiando lo zaino a terra.

Prof: "Vuole presentarsi signorina Riegler?"

Esitai per qualche secondo, ma poi mi feci coraggio e mi alzai in piedi.

C: "Sono Claudia Riegler e sono nuova...
-stavo andando in panico non sapevo cos'altro dire-
E vengo dall'Ohio!"

Appena finì di parlare sentì una flebile risatina provenire da in fondo alla classe, ma non mi voltai per vedere chi fosse.

~ Eddie the nutty Munson ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora