CAPITOLO XLIV

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Il cuore si ferma. Rimane lì a fissarla per un tempo indefinito, incapace di proferire parola, totalmente senza fiato. Carola. È bellissima  in quel vestito rosso aderente, i tacchi alti e i capelli lunghi mossi. È uno spettacolo. Il tempo si ferma, le lancette smettono di muoversi, c'è solo lei, lei che è ad un metro da lui, lei ha gli occhi grandi e la bocca rossa leggermente dischiusa dallo stupore. «Gigi» ripete in un sussurro.
«Ciao» biascica lui afferrando le parole da chissà quale dimensione lontana, incapace di toglierle gli occhi di dosso e pensare lucidamente. Vorrebbe cancellare la distanza che li separa, stringerla forte, sentire il suo profumo, ma resta lì, immobile, perso in quest'attimo di tempo sospeso.
«Che... che ci fai qui?».
«Io...».
«Eccomi. Ho fatto le scale. Sono riuscito a parcheggiare quella dannata auto a noleggio ad un milione di chilometri da qua» esclama un ragazzo facendo capolino dalle scale, ignorando Luigi. Lo vede cingere la vita di Carola e lasciarle un bacio veloce sul collo. Lei resta immobile, inespressiva continua a guardarlo negli occhi. «Tu... sei?» sorride il ragazzo in direzione di Luigi.
«Io...» biascica.
«Una persona che conoscevo» lo interrompe Carola, senza distogliere lo sguardo. Luigi, tremante, con lo stomaco sottosopra ed un nodo alla gola, annuisce piano. «Si, solo una persona che conosceva».
«Beh, io sono Giovanni» sorride il ragazzo staccandosi da Carola e allungando il braccio per stringerli la mano. «Piacere».
«Si» mormora Luigi, accettando il gesto, senza presentarsi a sua volta. Carola non parla, forse è ancora in qualche modo delusa e Luigi sapeva che sarebbe potuto accedere. Visto quanto gli aveva raccontato Alex ossia quanto ci aveva sofferto e data la voglia di andare avanti, cancellandolo dalla sua vita, certo non si aspettava che lei lo accogliesse a braccia aperte ma nemmeno si sarebbe mai immaginato di trovarla con qualcuno e di sentirla così distante. I suoi occhi grandi nocciola non si staccano dai quelli di lui, eppure "sono solo due persone che si conoscevano". "Cosa senti Carola? Cosa provi ad avermi qui davanti a te?" pensa osservando il respiro fin troppo regolare e il leggero tremolio delle mani. 
Vorrebbe chiederle se vuole che lui se ne vada eppure rimane in silenzio a guardarla, alla ricerca di un indizio su quello che pensa.
«Questo silenzio è alquanto imbarazzante» borbotta il ragazzo. Luigi lo fulmina: "Perché non evapori?".
«Si... forse è il caso di entrare» farfuglia Carola. Il ragazzo di tutta risposta le cinge la vita e cerca il suo sguardo sorridendo. Luigi vorrebbe sparire in questo momento, prendere a pugni quel ragazzo, chiunque lui sia, e poi sparire. La ballerina lo guarda negli occhi sorridendo in modo forzato, o così appare a Luigi. Forse è confusa da tutta questa situazione. "So cosa sono per te Carola, guardami" pensa. "Guardami". Lei si porta i capelli dietro alle orecchie con la mano sinistra mentre con la mano destra accarezza piano il braccio di quel ragazzo, di cui Luigi non ricorda nemmeno il nome.
«Carola» sussurra il cantante al tappeto.
Lei si volta, i suoi occhi incontrano i suoi e scuote la testa piano. In questo momento Luigi, trafitto al petto, percepisce di averla persa e fa davvero male.
«Bene, buonanotte» dice confuso il ragazzo prendendo per mano la ballerina e trascinandosela verso l'ingresso dell'appartamento alle spalle di Luigi. Quando le passa vicino sente il suo profumo, le sfiora la mano solo per un secondo, cercando i suoi occhi, sperando che lei riesca a cogliere quanto Luigi a lei tenga, quanto amore risiede nel suo sguardo. È solo un attimo quello in cui, distanti centimetri, si perdono l'uno negli occhi dell'altra, eppure ha un sapore di infinito. "Ti amo" pensa osservando le pagliuzze dorate della sua iride. "Perché non lo vedi?".
Carola gli volta le spalle, mostrandogli la profonda scollatura del vestito nella schiena, fa girare la chiave nella porta, permettendo al damerino di entrare poi, prima di imitarlo si volta un secondo verso il cantante.
«Addio Luigi» sussurra con un tono indefinito rompendogli l'anima in pezzi talmente piccoli da rendere impossibile ricomporli.

Ciao a tutti! Sono in vacanza, sto cercando comunque di non lasciarvi senza capitolo ma sono un po' più lenta nelle risposte ai commenti. Scusatemi e un bacio. Recupero tutto e vi leggo❤️ grazie del supporto e delle belle parole, valgono tanto giuro
-Eli

IL MIO SBAGLIO SULLE OSSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora