Prologo

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"Liam ti ho detto che non si piange non sei una femminuccia alzati e vai a giocare con le pistole."

La voce della maestra era assordante mentre urlava contro quel bambino che riputava troppo sensibile.

Liam si alzò asciugando le ultime lacrime che gli coprivano il viso.

Si sedette all'ombra del pino che si trovava nel giardino della scuola mentre osservava quel bambino di nome Hugo che gli faceva venire una strana sensazione allo stomaco. Non sapeva cosa fosse ma era bella anzi bellissima. Aveva sentito raccontare da qualcuno che quando le mani sudano e il pancino prova delle strane sensazioni si è innamorati.

"Mi piacerebbe dirglielo" aveva pensato più volte.

All'epoca non sapeva ancora che due uomini non potessero amarsi, che era una cosa proibito da provare vergogna.

Nell'ingenuità che caratterizzava un bambino di appena cinque anni andò spensieratamente a rivelare i suoi sentimenti.

"Hei ciao, ti vuoi fidanzare con me ?"

Aveva sussurrato con una voce talmente dolce da fare sciogliere anche i cuori più burberi.

Il bambino però ebbe una reazione tutt'altro che positiva.

"Bleh che schifo a me piacciono le femmine"

"Ma come?"

"Papà mia ha detto che due uomini non possono amarsi perché si devono vergognare e non sono normali"

Il bambino con il cuoricino spezzato tornò dove aveva visto la maestra l'ultima volta.

Era un disastro che si doveva vergognare.

Mentre aveva le mani sugli occhi per non farsi vedere dagli altri una bambina gli si avvicinò.

"Come ti chiami?"

"Liam, tu?"

"Lily, ma perché piangi?"

"Perché mi hanno detto che il mio amore é sbagliato"

"E chi ami?"

"Mi vergogno anche a dirlo"

Per chi guardando le stelle...SorrideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora