MI PIACE,LO COMPRO

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Bianca

La figura di quell'uomo scortato dai poliziotti mi ha fatto salire un nodo alla gola, come se la mia povera trachea si fosse annodata e i polmoni lentamente sgonfiando.

Ciro mi leva Andrea dalle braccia e se la mette in braccio lui.

"Ciao pà" lo saluta col tono più falso che ci sia.
Dio mio ho partorito da nemmeno un giorno fatemi riposare.
"Eccola qua la mia nipotina" si monta un sorriso sul volto avvisandosi scortato da due dei poliziotti.
Ciro gliela allontana facendo un passo indietro e suo padre fa un sospiro e il sorriso svanisce.

"Bene ora che l'hai vista che devi fare?" Dice Ciro che non viene minimamente ascoltato, infatti Don Salvatore si gira verso di me.
"Ciao Bianca" inizia.
"Salve" rispondo sedendomi meglio per guardarlo negli occhi.
"Nono stai pur comoda... aver appena partorito mio nipote deve essere stato difficile..." il suo tono è più falso di me quando dimostro affetto a qualcuno.

Il modo in cui odio quest'uomo veramente...

Non rispondo, lo fisso e basta, sfidandolo per fargli capire che per colpa di 'una stupida donna' è finito fra le sbarre.

La bimba inizia a piangere.
"Emh... ha fame" dice Ciro guardandomi.
"Potete uscire?" Chiedo ai poliziotti e a Don Salvatore.
I poliziotti lo afferrano ma lui si dimena.
"Voglio vedere la mia nipotina che mangia..." dice quasi col musetto.

Non ho la minima intenzione di allattare Andrea davanti a lui.

Non si sposta di mezzo centimetro, i poliziotti non fanno nulla, il pianto della bimba aumenta e Ciro me la mette in braccio con lo sguardo deluso da suo padre.
Poi gira attorno al letto, mettendosi dal lato dove sta suo padre, alza la coperta e me la mette fino al collo coprendo così anche la bambina.
Mi accarezza la testa e poi torna verso suo padre.

Ciro ti amo.

Così abbasso tranquillamente la  maglietta e iniziò ad allattare Andrea.

"Comunque sono venuto qua per dire un'altra cosa" rompe il silenzio quel mostro pelato non ricevendo la minima attenzione da me.
"Cosa" chiede Ciro.
"Ora che avete una figlia serve il matrimonio....no?" Dice facendomi sobbalzare.

Matrimonio? Cazzo ho 18 anni ma che vuole dalla mia vita!

"Ma papà abbiamo 18 e 19 anni!" Sbotta Ciro.
"Siete maggiorenni" sposta lo sguardo verso di me "è avete una figlia"

Esce un foglietto e legge.
"27 settembre, ore 13:30 in chiesa e alle 20 la festa, mi sono premurato di prendere un giorno di permesso per accompagnarti all'altare" sorride fintamente lui.

Beh non posso mentire, l'idea di sposarmi con Ciro mi rende al settimo cielo ma...

"No" dico "mi accompagna mio fratello"
Gli occhi di Don Salvatore di rompono, è rimasto fregato. È volere della sposa scegliere chi deve accompagnarla e io l'ho appena detto davanti i poliziotti.

"allora non potrai avere il permesso" dice un poliziotto.
L'uomo mi guarda con odio mentre faccio un sorrisino.

E così se lo portano via.
Io e Ciro facciamo insieme un sospiro di sollievo.
"Beh però le cose dobbiamo farle bene" dice Ciro.
Lo guardo interrogativa.
Si avvicina al letto e si leva dal dito un piccolo anello nero, quello a cui tiene di più.

Solo ora noto sul polso una B, sembra tatuata, che cos'è?

Si inginocchia facendomi ridere e ride anche lui di questa situazione.
"Mi vuoi sposare?" Chiede.
Sorriso.
"Si" rispondo.
Lui mi mette 'l'anello' e mi bacia.
"Domani ti compro l'anello più bello di tutta Napoli" dice staccandosi dalle mia labbra.
Stavo per rispondere che non serviva ma lui mi interrompe.
"Senza lamenti"
Faccio uno sguardo scocciato e rido.

MA QUELLA CHI È?// Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora