The wrong room

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Non credetti ai miei occhi.

Chris lo aveva fatto. Sul serio. "È complicato", continuava a dire. "Mi inventerò qualcosa." Gran invenzione baciare Ashley proprio in camera mia.

Eravamo arrivati alle Blackwood Mountains da qualche ora. Il viaggio con Chris e Ashley era stato al quanto irritante, lui incollato a quella ragazza come una cozza. Gli altri erano già arrivati, mentre gli ultimi furono Jess e Mike. Chissà come mai.

Dopo esserci ambientati nella baita e aver scelto dove dormire, l'alcol era d'obbligo. Era una legge non scritta.

Ci sedemmo attorno a un tavolo messo abbastanza male, ma che per appoggiare le bottiglie tornava molto utile. Pigri a cercare il generatore, facemmo luce con un paio di candele.

«Manca solo la tavola Ouija» commentò Josh, bevendo un sorso di birra.

Sam lo guardò di traverso. «Proprio tu parli di tavola Ouija?»

Lui si strinse nelle spalle, e lei si mise a ridere.

In questo caso, Chris aveva deciso di mettersi davanti ad Ashley per stare accanto a me, e questo fu sufficiente per farmi venire un po' di farfalle allo stomaco. La mia contendente vedeva benissimo la scena, ed era proprio quello che speravo.

«Fa veramente troppo freddo» si lamentò Em, come era solita fare, «c'è un modo per riscaldarsi?»

Mike non si fece sfuggire l'occasione di dire la sua. «Beh, ci penserà Matt a riscaldare gli animi, vero Matt?»

Il ragazzo, seduto proprio vicino a Mike, quasi non si soffocò con l'alcol. «Certo, certo.»

«Guarda che sennò posso pensarci io» aggiunse Mike, senza guardare nessuno in particolare.

«Vaffanculo, Mike» dissero Jess e Matt quasi contemporaneamente, mentre Em rideva in maniera parecchio contenuta.

Eravamo tutti vestiti in maniera parecchio pesante, e la notte, specie in Canada, si prospettava particolarmente lunga e fredda. Al solo pensiero, rabbrividii, e Chris mi cinse con un braccio. «Hey, tutto bene?»

Sotto gli occhi di Ashley, appoggiai la testa sulla sua spalla. «Solo... un po' di freddo.»

La ragazza davanti a noi, improvvisamente, si alzò. Che avessi superato il limite?

«Ashley, dove vai?» chiese proprio Chris, levando il braccio.

«In bagno», rispose lei. Ovviamente era una bugia e, difatti, Chris non ci impiegò molto ad andarle dietro.

Senza lui vicino a me, fui costretto ad abbracciare le mie gambe per sentire di meno il freddo.

Mike mi guardò. «Te lo fai rubare così?»

«Come scusa?»

«E dai, amico, non puoi veramente lasciarli andare da soli in giro per questa baita gigantesca.»

Annuì. Probabilmente aveva ragione, eppure qualcosa nella mia mente mi disse che probabilmente tra Chris e Ashley non sarebbe successo nulla in quel loro attimo di intimità. Forse lui le avrebbe spiegato che le cose non sarebbero andate, che era con me che voleva stare.

Andai alla loro ricerca per avere questa conferma, approfittandone per portare il mio zaino per la notte in camera. Ci misi una decina di minuti a ritrovare la mia cameretta, e fu proprio qui che le mie certezze crollarono.

Ashley stava baciando Chris. Feci cadere lo zaino per terra. Ero arrabbiato. Deluso. E mi sentivo anche un povero illuso.

Entrambi si girarono, Ashley uno sguardo un po' imbarazzato e un sorriso un po' ebete sul volto. Chris era sotto shock e, prima che potessi fare anche solo un passo, gridò il mio nome. Io lo ignorai, percorrendo il corridoio a passo svelto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2022 ⏰

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