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Era notte fonda, forse le 3/4 e il sole ancora si nascondeva dietro ai monti.

Stavo dormendo tranquillamente.
Ero sdraiata su un lato del letto dando le spalle a Eddie, quando ad un tratto mi svegliai dopo che lo sentì muoversi.

Ancora impastata dal sonno mi girai per vedere se fosse tutto apposto quando lo vidi seduto con le mani sul viso.

Non capivo se stesse piangendo, lo sentivo singhiozzare, ma non ne ero sicura.
Aveva il respiro affannato, quasi come se avesse fatto una maratona.

Così mi alzai con il busto per vedere se stesse bene.

C: "Hei Eddie, tutto ok?"gli chiesi sussurrando avvicinandomi a lui.

Non accesi le luci, non potevo rischiare che i miei per qualche motivo si accorgessero che non stavo dormendo, ma che ero con qualcuno.
Ma appena tolse le mani dal volto, riuscì comunque a notare il suo viso spaventato, irrequieto.

C: "Eddie, è tutto apposto?"chiesi di nuovo appoggiando una mano sulla sua schiena.

E: "L'ho sognata..."mi sussurrò.

C: "Chrissy?"chiesi per conferma e lui annuì.

Mi dispiaceva per lui.
Non sapevo bene cosa lui avesse visto, ma di certo non è stata una bella scena.

D'istinto lo avvicinai a me per abbracciarlo.
Volevo confortarlo in qualche modo, sembrava veramente spaventato.
Dopotutto è questo che fanno gli amici.

Inizialmente sembrava sorpreso del mio gesto, ma poi si lasciò andare.
Le sue braccia mi circondavano completamente il busto essendo più alto di me.

Anche se quello era il pigiama di mio padre, riuscì a sentire lo stesso il suo profumo che si era già impregnato.

Mi sentivo bene con lui,  certo, l'imbarazzo non era sparito del tutto dopo quello che era successo, ma almeno era più leggero, quasi insignificante.

Restammo così finché non sentì che si era calmato e il suo respiro iniziava a regolarizzarsi.

C: "Va meglio?"gli chiesi.

Lui annuì ancora e così sciolsi quel abbraccio.

Cercai di fargli un sorriso di conforto che lui ricambiò sforzandolo.

C: "Ora cerca di dormire, non pensarci!"

Lui non parlava, annueva soltanto per rispondermi, stendendosi poi di nuovo dalla sua parte di letto.

Rimasi lì a guardarlo per qualche secondo, mentre cercava di addormentarsi dandomi le spalle.

Quando vidi che il suo respiro iniziava a diventare costante, mi girai e mi distesi pure io per tornare a dormire.

[...]

La sveglia iniziò a produrre il suo solito fastidioso e irritante rumore alle sette in punto.

Era l'ultimo giorno di scuola per questa settimana.

Direi finalmente!

Spensi immediatamente la sveglia per cercare di non svegliare Eddie.

Ovviamente lui non sarebbe andato a scuola, perciò pensai che avrebbe voluto dormire un po di più, ma quando mi girai non lo trovai sotto le coperte.

Mi guardai un po in giro per la stanza, quando con lo sguardo lo trovai seduto alla mia scrivania.
Aveva i piedi incrociati sul tavolo, mentre si dondolava con la sedia guardando qualcosa che teneva in mano.

Assottigliai gli occhi per vedere meglio cosa avesse in mano, vedendo che teneva una semplice matita che usavo di solito per disegnare.

C: "Che ci fai con la mia matita?"gli chiesi scendendo dal letto.

~ Eddie the nutty Munson ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora