Appoggio la testa al bancone della cucina e sospiro, desidero con tutte le mie forze che quando girerò la testa e vedrò il calendario oggi non sarà lunedì. Prendo un altro boccone dai miei cereali, mentre sento dei tonfi provenire dalle scale e realizzo che dalla velocità può solo essere Kyle, mio fratello, in ritardo per la scuola. Scarica violentemente lo zaino all'entrata della cucina e con la stessa violenza lascia cadere lo skate, il tonfo che produce l'oggetto sul parquet mi sveglia del tutto. "Kyle Brooks, il parquet appena rifatto!" urla mia madre con aria furiosa, Kyle fa spallucce e continua la sua routine. Prende una banana dalla cesta della frutta davanti a me. -Ciao ritardata. – grugnisce. –Una banana per una scimmia. – gli rispondo a tono, si gira e mi fulmina con lo sguardo –Ci vediamo a scuola. – prende lo skate ed esce dalla porta di casa sbattendola. Che idiota quel ragazzo, non lo sopporto e mai lo sopporterò, a prescindere dal fatto che sia mio fratello. Ripongo con delicatezza la tazza in lavastoviglie, afferro la cartella e mi avvio verso la porta di casa: forse l'unica cosa che odio più di Kyle è la scuola, guardo senza speranza il calendario: tanti auguri a me. Mia mamma mi bacia sulla fronte –Auguri tesoro. – dice mia mamma sorridendo –Diciassette anni, la mia bambina. – mi stringe a sé e io con delicatezza, ma io cerco di allontanarla –Mamma, per favore, non mi va di fare tardi a scuola. – dico ribaltando gli occhi –Va bene, va bene, vai, ci vediamo stasera. – finalmente.
A scuola è tutto un via-vai di gente che esce dal bar, va in bagno, torna al bar, va in classe, alle macchinette e nessuno che pensi davvero a studiare. Mi siedo al mio posto in fondo alla classe, chiudo gli occhi e sospiro –Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Sara, tanti auguri a te! – urla la mia amica Alex, non curante di tutti gli sguardi puntati su di lei. –Ssh, ti prego zitta, non mi va che si sappia in giro. – dico con gli occhi imploranti e lei scoppia a ridere –Sara, oggi fai 17 anni. Bisogna farlo sapere! – urla e io sbatto di proposito la testa contro il banco. –Tu mi esasperi. – dico ridendo mentre la guardo il sorriso. Al mio contrario Alex è molto estroversa, una a cui non importa di come le persona la vedono, mentre io sono l'esatto contrario, il mio motto è: "Profilo basso, nessuno problema" ed effettivamente non ha mai fallito.
Entra in classe il mio prof di filosofia, ci rivolge un ampio sorriso. Lui è forse l'unico professore che sta simpatico a tutti, studenti e docenti, riesce ad attirare l'attenzione di tutti e mantenerla fino a quando finisce la lezione. Ci sono persone che indubbiamente vengono a scuola solo per lui e per le sue lezioni, lo guardo con una smorfia soddisfatta: lui è esattamente il genere di persona che mi piace. Kelsey, indubbiamente la persona che odio di più al mondo e mia compagna di classe, alza la mano –Sì, Parker? – risponde Johnson –Come sta oggi? – dice sfoggiando un sorriso a trentadue denti con fare civettuolo, mi giro verso Alex ribaltando gli occhi –Di umore crepuscolare. – le parole di quest'uomo sono destinate ad insediarsi nella mia testa fino alla fine dei tempi. La lezione finisce prima di quanto desidero e quando faccio per uscire dalla porta della classe –Brooks! – mi giro –Sì, prof? – sorride e tira un pacchetto regalo fuori dalla sua valigetta –Ho scoperto che oggi è il suo compleanno, quindi volevo farle gli auguri con un libro che spero le possa piacere. Che rimanga tra me e lei però, non vorrei che gli altri studenti pensassero che faccio favoritismi. – mi si illuminano gli occhi alla vista di quel pacchettino rettangolare avvolto in una carta azzurra –La ringrazio. – Johnson esce dalla classe ricevendo un saluto collettivo. Dopo essere tornata al mio posto mi appoggio il pacchetto sulle gambe e cerco di scartarlo nella maniera più delicata possibile per evitare di rovinare il contenuto: "Quando avevo la tua età, questo libro è stato una delle mie più grandi rivelazioni. Tanti auguri per i tuoi diciassette anni. Prof Johnson" un libretto sulla filosofia di Socrate con qualche nota del mio prof, sorrido sapendo che il mio prof preferito mi ha regalato un libro della sua giovinezza. Il libro è vissuto e questo è ciò che lo rende ancora più affascinante ai miei occhi, questo libro ha una storia. –Brooks, perché ti stringi un libro al petto? Non hai un ragazzo da stringere e quindi sei passata ai libri? – ride –Che storia triste. – Parker si finge dispiaciuta. Solitamente non risponderei a tono a un'oca come lei, ma oggi è il mio compleanno e non permetto a nessuno di prendersi gioco di me oggi –Almeno io tengo un libro al petto, piuttosto che altro tra le gambe. – dico sollevando le sopracciglia. L'intera classe si gira a guardarmi, sorpresa del fatto che abbia parlato ad alta voce e che abbia risposto in quel modo a Kelsey, Alex corre da me a battermi il cinque. La bionda si avvicina a me fino a quasi far sfiorare le nostre fronti –Ci penserò dopo a te Brooks, Turner ci si vede in scuderia. – se ne va frustandomi con i suoi lunghi capelli. La giornata trascorre abbastanza in fretta e fuori da scuola Kelsey mi tira una spallata facendomi cadere i libri –Oh merda. – esclamo senza fare troppe cerimonie, la mia amica Alex è corsa a casa per cambiarsi prima di andare in scuderia dove io l'avrei raggiunta, quindi me la devo cavare da sola. –Tutto ok? – alzo gli occhi e trovo un ragazzo con i capelli castano rossicci e una felpa della Huf. –Sì, sì. – dico mugugnando riabbassando la testa. –Sei sicura? Non sembra tutto ok... quella ragazza ti ha fatto cadere tutti i libri. – dice a voce bassa prendendomi il libro di matematica –Lo so, ma ci sono abituata, quindi perché farsi troppi problemi? – rispondo alzando le spalle –Ecco, questo è l'ultimo libro. – alzo la testa e vedo che mi ha raccolto i restanti libri. Gli rivolgo un sorriso timido –Grazie e scusa per il disturbo. – abbasso gli occhi –Non ti preoccupare, l'ho deciso io di aiutarti, ci si vede in giro. – mi rivolge un sorriso e dopo essere saltato sul penny si allontana dalla scuola.
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"Grazie per i libri" || Lorenzo Paggi (Crookids - Jarzone)
Ficção AdolescenteSara è una ragazza tranquilla a cui non piace mettersi in mostra, ma nel giorno del suo compleanno qualcosa le dà la forza di reagire alla prepotente di turno. Sarà solo un momento? Con l'aiuto della migliore amica Alex, i consigli del professor Joh...