PRESENTAZIONE

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Ciao, mi chiamo Alessia e ho 16 anni.
Le mie più grandi passioni sono il canto e il ballo.
Pratico il liceo linguistico e a me studiare viene proprio facile.

M= mamma

M: Alessia è una ragazza molto testarda quanto permalosa, deve SEMPRE avere ragione.
A scuola sta andando molto bene e ne sono fiera per questo!

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Sto riguardando la mia presentazione in macchina per vedere se a primo impatto risulto simpatica.
Anche se non sta a me deciderlo.
Sono molto in ansia fino a che mamma non mi dice che siamo arrivate, senza fare troppe domande scendo dalla macchina, prendo la valigia e mi posiziono davanti al cancello assieme ad una ragazza che si chiama 'Anastasia'.
Dopo un po' arrivarono un bel po' di persone, sopratutto 1 che mi pare molto familiare.
Ma lascio perdere e mi presento alle ragazze.
<Sei proprio sorca amo'> dice Gaia e io ovviamente mi imbarazzo.
<Anche quando arrossisci> dice Anastasia facendo ridere le altre.
Ci scambiammo il numero e parlavamo un po' della nostra vita per far sprecare il tempo.
Vidi che arrivarono i sorveglianti dicendo di far venire avanti solo i genitori.
Basita.
<ceh i miei genitori so là e io sto a fa' la colla> dice gaia.
<Adoro il tuo accento romano> dissi.
mi sorrise e ricambio.
Mi accorsi che 2 ragazzi entrarono ma non riconobbi nessuno dei due perché  Valentina mi chiese una cosa.
Vediamo ritornare un ragazzo che sentendo i schiamazzi presumo fosse Davide.
< e simone? > sentii dire, non so perché ma il nome mi viene familiare ma ovvio tutti possono avere quel nome.
<è li dentro ancora> disse il 1.
Tra chiacchiere e risate lo vedemmo tornare insieme ai sorveglianti dicendo che possiamo accomodarci.
E ragazzi non avevo dubbi era QUEL simone.
Con lui ci ho chiuso i rapporti 2/3 mesi fa, avevamo una relazione tossica e non andava per niente bene.
Certamente non nego che era stata una delle relazioni più durate e più belle.
Per fortunata non mi rivolse parola, ringrazio Dio.
Entrammo e vedemmo i nostri genitori seduti in quella specie di cortile.

Pr= preside

Pr: < Buongiorno cari studenti sono lieto di presentarvi il collegio, al mio fianco ci sono i vostri professori che vi accompagneranno in questo percorso...>
Vabbeh avete capito è molto noioso, infine ci disse che dovremmo compilare insieme ai genitori un foglio di ammissione, bah cosa semplicissima.
M: <guarda fai prima a fare tutte te le domande di cultura perché ho una memoria poco stabile> disse mi madre ovviamente scherzando sapendo che ero molto brava in queste cose.
< bene mamma adesso devi fare te questo > dissi per poi porle il foglio
Infine la sorvegliante ci disse che chiameranno loro ad uno ad uno.
Intanto mia madre vedendo la madre di simo andarono a parlare al quale mi rivolse un caloroso abbraccio ricambiato da parte mia, poi me ne andai da Anastasia.
<ma con simone non vuoi proprio parlare?> disse
<no, per ora non ho niente da dirgli>
dissi con sicurezza.
<beh te sta a magnà con gli occhi> disse la romana venendo verso di noi.
<che guardi pure, basta che non tocchi perché sono untouchebale> continuai mentre le altre si misero a ridere.

Sf= sorvegliante femmina

Sf: <La signorina Esposito>
andai vicino a mia mamma per poi seguire mia madre.
Ci accolse il preside insieme al professor Maggi.
<Buongiorno> fecimo all'unisono io e mia mamma.
Pr: <accomodatevi>
PrM: <devo dire che le domande di cultura ha risposta bene tranne per alcune ma devo farle i miei complimenti>
<grazie> dissi.
e poi continuarono con delle domande insomma noioso.
Sm: <BENE RAGAZZI POTETE SALUTARE I VOSTRI GENITORI>
andai e salutai mia mamma.
Sf: <ragazzi! in fila! adesso vi porteremo nella camerate dove ci consegnerete gli oggetti proibiti>
Dimenticavo, il preside diede la stanza singola a Lorenzo e Maria Sofia.
Avviate nella camerata io decisi di dare tutto via per non creare problemi.
<Raga io me sa che il telefono me lo tengo, voglio senti paul> Gaia.
<Tesoro non rischiare per questa stupidata,io fossi in te lo darei> Maria Sofia.
Andai dalla sorvegliante a dare gli oggetti proibiti e mi tolsi gli orecchini, collane e bracciali.
Poi mi stesi sul letto a parlare con gaia.

//Mi perdo nei tuoi occhi//  ~Simone CasadeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora