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Alex pov
Chissà se avrà capito che la canzone è per lei, la guardo da lontano, sta disegnando sul tavolo della cucina, mentre io sono in piedi in mezzo la cucina a fissarla. Non so se avvicinarmi, visto che appena qualcuno vuole guardare chiude il blocco di fogli.
Arriva Luigi e si mette affianco a me dandomi una spallata e da lì mi accorgo della sua presenza, "guardala un altro po' e la consumi" mi dice, "si, si" rispondo ignorando completamente per riprenderla a guardare, è così bella, naturale, pura, semplicemente lei. "Ale, non sto scherzando la starai fissando da più di dieci minuti" mi dice, veramente sono dieci minuti che la fisso e me sembrano pochi secondi, la guarderei per ore senza stancarmi, ed ora ne ho la prova. "Secondo te che sta disegnando?" Gli domando, "non lo so, vai a vedere" mi risponde, "appena si avvicina qualcuno chiude il blocco" rispondo non distogliendole lo sguardo.
"Se vi interessa tanto posso dirvelo io che sta disegnando" ci dice Serena, neppure mi ero accorto era qui, infatti sobbalzo quando parla. La incito a parlare, "non so se vuoi saperlo" mi dice, ma la vera domanda è perché lei lo sa o perché a lei lo ha fatto vedere e tutti noi altri no. "Non mi importa, è così concentrata voglio sapere su cosa si concentra particolarmente" dico, "forse volevi dire su chi" a quelle parole il mio cuore perde un battito, "vai" rispondo via il dente via il dolore no? "A te" mi dice guardandomi, "a me?" Chiedo incredulo, lei annuisce, "sappi che non ha mai dedicato un disegno a nessuno" aggiunge, "siete cotti" dice Luigi, lo guardo storto, "non fare quello sguardo, tu le dedichi una canzone e lei un ritratto, cosa che non fa mai, poi per farti un ritratto senza guardarti vuol dire che ti ha visto proprio bene" dice Luigi, "non parlare te, che hai dedicato una canzone a una ragazza a cui hai dato un bel due di picche" gli dico, "appunto non fare i miei errori" mi risponde, "e tu vai a riprendertela" lo sprono, è a conoscenza del grandissimo errore che ha fatto "e tu buttati" mi dice in tutto questo Serena stava ancora lì e aveva pure parlato ma nessuno dei due l'aveva ascoltata, "dicevi?" Gli ripeto, "siete due bambini e cretini, a loro piacete svegliatevi entrambi" dice per poi andarsene, ci restiamo a guardare perplessi. "Secondo te è vero?" Gli domando, "non lo so, lo spero" mi risponde, "però se ce lo ha detto ci sarà un motivo, poi quelle tre stanno sempre insieme" rispondo a mia volta, poi Luigi se ne va, lasciandomi solo e riprendo a guardarla, si avvicina qualcuno ma non do attenzione. "Bella vero?" Dice quel qualcuno ma cui io non ascolto, "non ti sta ascoltando è troppo concentrato" dice qualcun'altro che sempre io non ascolto, continuano a parlare, "potresti dirgli qualsiasi cosa, non ti darebbe retta è così concentrato a fissarla" "forse volevi dire ammirarla" per poi ridere, "digli qualcosa a caso tanto non ti risponderebbe" "che ne so, palla" "haha ma che parola è palla" e scoppiano in una risata al quanto rumorosa, e da lì mi accorgo della presenza di Carola, Rea e Nicol. "Ciao ragazze, mi stavate parlando?" Domando, "in realtà ti stavamo perculando, ma ho iniziato io dicendoti bella vero?" Mi dice Carola con molta nonchalanche, "poi abbiamo iniziato a dirti cose a caso per vedere se ci ascoltavi, ma ci sembra stessi in un altro universo" risponde Nicol, è vero quanto sto con lei sto in un altro universo, potrebbero pure prendermi a cannonate ma non mi accorgerei di nulla.
"Ora tu ti muovi e vai da lei, in questo istante!" Mi obbliga Carola, "dici, non è che gli do fastidio?" Domando, "a lei no, a me la sera si" mi risponde per poi andarsene.
Così mi avvicino a lei, "ciao rose" dico e mi siedo, chiude immediatamente il blocco e ferma la musica dal mp3, "che disegni?" Gli domando, "nulla di che" risponde, "allora fammi vedere" "no" sussurra, "allora posso sapere che stai ascoltando?" Gli chiedo gentilmente, "no" risponde, "ma sai dire solo no?" Chiedo ironico, "mi prenderesti per pazza se lo sapessi" mi risponde, "non dirmi che ascolti i repper di quartiere?" Domando facendola ridere, "a dir la verità è tutt'altro genere e inoltre il cantante lo conosciamo" risponde, "anch'io?". "Si anche tu, anzi forse tu meglio" risponde, così prendo una cuffietta e avvio l'audio, sorrido istintivamente mentre lei si nasconde il volto con le mani, "leva ste mani" gli dico per poi levargliele io, "ale ti prego" mi supplica per poi rimettersele.
"Veramente pensi che ti prenderei per pazza?" Gli domando e lei annuisce, "allora hai sbagliato proprio tutto" rispondo, sta ascoltando tra silenzi e ammirare tutto, in loop.  Gli porgo l'altro auricolare, ma non vuole metterlo così faccio e la porto fuori, mette la testa sulla mia spalla e io le accarezzo le accarezzo la sua di spalla, circondandola con un braccio. "Potrei sapere cosa disegnavi, sai che non ti giudicherei mai" gli dico dolcemente, lei si nasconde la faccia nel mio collo e sussurra un flebile "te" che io riesco a sentire, "grazie" rispondo restando in quella posizione di prima. "Ammirare tutto" sussurro, lei mi guarda e sorride così faccio anch'io, "ammirare tutto" sussurra lei, "ma è una coincidenza il titolo o no?" Bisbiglia, forse non voleva farsi sentire, io scuoto la testa e lei se ne accorge, restiamo così un altro po' fino che non ci richiamano.

Felicità o Malinconia// Alex amici 21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora