Capitolo 10-Suite

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Gp di Gran Bretagna, 2022

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Gp di Gran Bretagna, 2022

In bilico su un filo spinato, amo il pericolo
Ed io che mi ostino a starci sopra
Baci rubati, respiro gasolio
Sentimi il polso.


Charles

Silverstone, la prima vittoria in Formula 1 di Carlos.
Ero felice per lui.
Ma ero deluso per me, a fine gara, le gomme erano troppo usurate per potermi difendere e avevo perso posizioni.

Ho terminato la gara quarto quando poteva essere doppietta Ferrari.
Ormai le delusioni sembravano superare i successi.

Il mondiale era lungo, lo sapevamo tutti, però, io mi sentivo sempre più distrutto. L'obiettivo si andava allontanando ma non mollavo.

L'avevo dimostrato anche in gara, sorpassando Hamilton, sette volte campione del mondo, all'esterno della Copse.

Una manovra che sembrava impossibile, ma la mia voglia di rivalsa era talmente forte che riuscivo dove altri avevano fallito miseramente.

Il mio cuore batteva solo per due motivazioni ultimamente: il mio sogno di vincere il mondiale piloti ed Elena.

Elena, che mi aveva rifiutato in Azerbaijan e sempre la stessa Elena che in Canada chiacchierava amabilmente con Lando Norris.

Vorrei poter dire che non era un problema per me averli visti insieme, ma qualcosa dentro di me urlava che lei a quelle feste poteva battibeccare solo che con me.

Era il mostro della gelosia, che nascosto negli angolini bui del mio cervello, usciva allo scoperto per ricordarmi che facevo tanto il forte e l'impassibile ma, in realtà, ero un fascio di nervi.

La festa post Gp di Silverstone era sempre molto chic ma quella sera non avrei potuto sopportare né la giacca né la cravatta. Troppa tensione.

Perciò, mi aggiravo tranquillo in camicia bianca e pantaloni neri,  pensando che se avessi visto di nuovo Elena con Lando, avrei fatto qualche follia.

Sarebbe stato meglio se fossi incappato in lei prima io, e così fu.

Meravigliosa come solo lei sapeva essere, mi guardava minacciosa dall'altra parte della sala.

Quando vide che mi stavo avvicinando a lei, mise su un broncio adorabile che poco andava d'accordo con il suo abito rosa confetto.

《Charles, ci eravamo chiariti, ricordi?》iniziò lei la conversazione determinata.

《Sì, ricordo perfettamente. Ma dopo quello che ho visto in Canada, penso sia mio diritto essere qui.》non dissi quello che pensavo chiaramente e lei capii perfettamente a cosa mi riferivo.

《Ascolta, se proprio vuoi parlare di questo, dobbiamo toglierci di qui subito. 》leggevo preoccupazione sul suo viso.

《D'accordo, esci tra cinque minuti, mi troverai in auto.》dissi io con un sorriso rassicurante.

Lei puntuale arrivò e ancora in ansia mi disse:
《Charles, siamo nei casini, tutti sanno che c'è stato qualcosa tra di noi, ma questo non è tutto. Ti spiegherò, così forse finalmente capirai perché devi starmi lontano. Ci serve un posto lontano da occhi indiscreti.》

《So dove possiamo andare, stai tranquilla. C'è un posto dove al momento ben pochi ci noteranno.》

Era rimasto un unico posto sulla Terra dove mai nessuno ci avrebbe disturbati: la mia suite.

Misi in moto e lei, come sempre,  rimase in silenzio durante il tragitto dalla festa all'hotel.

Mi seguì senza protestare per i corridoi, ancora ignara di dove la stessi portando.

Aprii la porta della mia suite e prima che potesse dire qualche cosa, la tirai dentro senza dare nell'occhio.

Lei guardava incredula a tratti me e a tratti la mia stanza ed era paralizzata a fianco alla porta.

《Tu devi scherzare, cosa diavolo ci facciamo in camera tua?
E se ci ha visti qualcuno? Credevo volessi portarmi in qualche posto tranquillo, ma nella tua suite,
no, no io vado via.》si riprese in fretta dallo shock iniziale.

《Elena, stai calma santo cielo! L'hotel è deserto, nessuno ti ha visto entrare. Comunque, per sicurezza, stanotte dormi qui e all'alba uscirai di nascosto. Adesso, spiegami tutto. 》la mia camera era l'unico modo per stare da soli e parlare, l'avrebbe capito anche lei.

《D'accordo, ma se solo mi sfiori con un dito stanotte, sei morto. 》ci tenne subito a mettere le cose in chiaro.

Chissà se sarei riuscito a farle cambiare idea.

《Tornando ai nostri casini, ho saputo che praticamente tutto il mondo della F1 ci ha visto insieme. Per sistemare questo guaio, ho fatto un patto con Lando Norris, farà girare la voce che era un fake news. In cambio, mi ha chiesto di diventare sua amica, ma non so ancora che conseguenze avrà tutto questo.》mentre raccontava faceva su e giù per la stanza.

《Inoltre, non mi è sfuggito il tuo sguardo di gelosia quando mi hai vista con Lando, e ci tengo a ricordarti ancora una volta che certe cose io e te non possiamo permettercele.》concluse così lei.

《Hai fatto bene sicuramente a cercare di far smentire le voci, ma dovevi davvero fare ciò con l'aiuto di quell'insulso inglese?》non riuscii a nasconderle i miei pensieri.

《Sì dovevo, è l'unico che ha avuto il coraggio di dirmi che tutti credevano che io fossi la tua ragazza.》alzò la voce di botto lei.

《La mia ragazza?》ero confuso.

《Sì, Charles, girava la voce che fossi la tua nuova fidanzata.》mi buttò la verità in faccia senza pietà.

A quel punto non resistetti più e mi avvicinai a lei, volevo toglierle quell'espressione arrabbiata dal volto.

La spinsi delicatamente contro una parete.
Avrebbe potuto fuggire la mia vicinanza se avesse voluto, stranamente, però, non si mosse di un millimetro.

La guardai negli occhi e poi mi soffermai sulle labbra, ma alla fine scelsi un'altra strada.

Le baciai il collo fino ad arrivare all'orecchio e lì sussurrai:
《Per quanto mi piaccia l'idea che le persone credessero che sei mia, tu non lo sei mai stata.》

Ripercorsi la stessa strada per arrivare stavolta alle sue labbra e lì aggiunsi:
《Perciò, sei stata coraggiosa Milady a difendere la nostra reputazione. Ti ringrazio per averlo fatto, ma fa in modo che...》

A quel punto le sfiorai la bocca con un dito:
《Queste labbra non rivolgano mai troppo la parola a Lando Norris.》

Elena non si era ancora mossa e all'improvviso sussurrò:
《Lascia perdere Lando, adesso.
So badare a me stessa.》

Iniziò a fissare le mie labbra sempre con più insistenza e aggiunse:
《Dimentica quello che ti ho detto quando sono entrata qui dentro.》

Una notte insieme può essere solo un imprevisto?

Imprevisto-Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora