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Quella mattina Taehyung era particolarmente di cattivo umore, non era riuscito a chiudere occhio per tutta la notte e l'ultima cosa che desiderava era andare in università. Eppure, nonostante tutto, quel mattino aveva frequentato tutte e cinque le lezioni ed adesso si stava dirigendo verso la caffetteria per incontrarsi con i suoi amici.

"Taehyung-ah finalmente sei qui!" Urlò Jimin, uno dei suoi più cari amici, non appena si avvicinò al tavolo che lui e gli altri avevano già occupato. Aveva acconsentito a passare la pausa pranzo con loro perché quel giorno non aveva portato nulla di pronto dal suo appartamento e per quel mese aveva qualche won in più da poter spendere per i suoi bisogni.

Jimin e i suoi amici appartenevano tutti a famiglie benestanti, non avevano mai dovuto preoccuparsi del denaro, tutto per loro era sempre stato estremamente facile. Lui, dall'altro lato, invece, era cresciuto per buona parte della sua vita in orfanotrofio e una volta diventato abbastanza grande da cavarsela da solo aveva iniziato a lavorare part-time per procurarsi da vivere.

La vita per lui non era mai stata facile, e sicuramente appartenere alla categoria più bassa della gerarchia sociale non lo aveva aiutato ad avere un'esistenza tranquilla.

Crescendo aveva dovuto imparare a fare fronte al suo heat da solo, capire quali farmaci assumere senza la prescrizione di un medico qualificato e, cosa più importante di tutte, come nascondersi da un Alpha quando era nel suo stato più vulnerabile.

Per lui la sopravvivenza era da sempre molto difficile, era cresciuto in un orfanotrofio di soli Alpha, solo lui ed un altro ragazzino poco più grande erano omega. Essere picchiato e deriso era quasi all'ordine del giorno.

A causa della violenza che aveva sempre subito da parte degli Alpha era cresciuto nella paura, ed ogni volta che si trovava vicino ad uno di loro il suo lupo iniziava a piangere impaurito, pregandolo di potersi allontanare per sentirsi più sicuro.

Nel suo piccolo gruppo di amici erano presenti ben tre Alpha, e Taehyung aveva sempre provato paura ogni volta che questi ultimi avevano cercato di avvicinarsi a lui. Il motivo per il quale li frequentava non era affatto chiaro, era semplicemente diventato amico dei loro mate e, per risparmiare loro la sua storia strappalacrime, aveva accettato di uscire anche con loro.

Non era un omega particolarmente loquace, la sua esperienza , fatta durante l'infanzia, all'orfanotrofio, gli aveva insegnato che alcune delle qualità che i possibili genitori adottivi cercavano nei piccoli omega erano la sottomissione e la semplicità.

Solitamente tutti coloro che adottavano un omega volevano un bambino facile da gestire, e si aspettavano che un omega, per sua natura sottomesso, rispecchiasse perfettamente quelle caratteristiche.

Crescendo in un ambiente così rigido come quello di un orfanotrofio aveva imparato che quelle caratteristiche, però, non erano apprezzate soltanto dai genitori adottivi, ma da qualsiasi individuo che apparteneva a una categoria superiore alla sua.

Alcune persone che aveva incontrato dopo essere uscito dall'orfanotrofio apprezzavano la sua sottomissione perché sapevano che avrebbero potuto facilmente approfittarsi di lui, altre persone, invece, —e quello era il caso di Jimin e gli altri— trovavano tenero il suo modo di comportarsi, scambiando la sua sottomissione per ingenuità.

"Yah, mi sei mancato così tanto, pensavo non ti avrei più rivisto fino al prossimo anno" fu tutto quello che gli disse il beta, non appena si avvicinò al tavolo. La fine dell'anno era quasi arrivata, la pausa delle lezioni sarebbe arrivata entro pochi giorni e lui non sapeva come sentirsi a riguardo.

Quell'anno, a differenza dei precedenti, non avrebbe potuto sfruttare le festività per racimolare qualche soldo in più per l'anno nuovo, poiché i suoi ventuno anni erano dietro l'angolo, e ciò significava che anche il suo compagno stava per arrivare da un momento all'altro. 

𝐎𝐑𝐏𝐇𝐈𝐂 ❁ vkookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora