Dammi due ali per volare

"20 anni il 20 giugno" [1]

Barcellona, 19 giugno 2022

"Sei stato wow, amore" Giulia ha gli occhi emozionati stasera. Così tanto non li aveva da tempo, oserebbe dire Sangio. Anche se emana sempre una luce magica, stasera c'è qualcosa di più. Forse nei suoi occhi c'è la stessa cosa, forse c'è anche in lui quella brillantezza che vede riflessa in lei.

"Grazie amore. Che figata cazzo, ti rendi conto? Siamo in Spagna, e cantano una mia canzone. Non era manco tra i miei sogni più grandi, questa cosa qua." Sangio è visibilmente ancora su di giri. Come potrebbe non esserlo, d'altronde?

"Pensa a me, che ti vedo cantare praticamente a casa della mia mamma, della mia nonna, e fino a un anno fa non ero manco ero mai stata ad un concerto. Ora vado a quelli del mio fidanzato da dietro le quinte. Incredibile" dice ridendo, sempre con un filo di imbarazzo anche se ormai sono mesi che dice ad alta voce queste cose.

"E non è ancora successa un'altra cosa importante stasera. Sai, mi hanno invitato ad una cena di compleanno." "Ah si? E di chi sarebbe questa festa?" "Di una ballerina, una di quelle che tolgono il fiato. Non so se la conosci, però in effetti"

Giulia sorride ancora più imbarazzata, ma decide di stare al gioco. Stasera il suo fidanzato è talmente sereno e anzi, felice, che questa esuberanza trascina anche lei. Gli si aggrappa al collo e, con fare malizioso dice "Ah, pensa te. Io stasera vado a cena con un cantante italiano, uno che spacca. E da quel che mi hanno detto, è anche uno che si intrattiene volentieri con le ballerine, nel dopo cena..."

"Ragazzo fortunato, questo cantante." "Ballerina fortunata, la tua festeggiata della tua cena..." ma questo scambio di battute si interrompe con un squillo di cellulare. Susi sta cercando di comunicare con Giulia il punto in cui farsi trovare per recuperarli con la macchina e portarli a cena con tutta la truppa di amici catalani e con Alessia, la manager internazionale della casa discografica.

"Hola mami. Si, si ho entenc. Si, arribem de seguida"

Sangio, ancora poco a conoscenza di quella lingua così espressiva nei discorsi della sua fidanzata, chiede "Che voleva Susi? Già gli manco?" "Cretino, voleva dirci dove andare per farci recuperare. Pare ci sia un sacco di gente all'uscita e la mamma voleva evitarci di finire nel traffico"

"Sei pronta per le ultime tapas da diciannovenne, amore?" "So già che questa cena sarà una sequela di imbarazzanti canzoni. La mamma sa essere molto espansiva" "Ed è per questo che la adoro. Canterò così tante volte 'tanti auguri a Giulia' che al prossimo concerto non avrò la voce"

"Io ti lascio dormire sul divano, Giovanni Pietro, sappilo. Anzi, ti faccio dormire con mamma, visto che ti sta tanto simpatica."

"Sei ancora più carina quando ti arrabbi, lo sai?" Dice con un tono tenero ma uno sguardo malizioso, Sangio, mentre con una mano stringe la spalla di Giulia per iniziare a condurla verso l'uscita. "Chiamo Ale, che stava salutando una sua collega, così andiamo"

La cena procede per il meglio. "Tanti auguri" rieccheggia in varie lingue e varie volte durante la serata, con grane imbarazzo di Giulia ed enorme soddisfazione dei due animatori della serata, Susi e Sangio.

"Ciao Ale, ci vediamo a Milano presto!" "Buona notte ragazzi, e ancora auguri, Giulia! Ringraziate tanto Susi! È stato un piacere conoscerla."

Susi era già andata via in macchina, i ragazzi si erano attardati con Alessia perché avevano deciso di iniziare il compleanno di Giulia nel loro modo preferito: una passeggiata. E non una passeggiata qualsiasi, ma un giro notturno a Barcellona, per compiere la strada necessaria a tornare a casa dal ristorante.

E così, con un braccio di sangio appeso al collo, e una mano intrecciata alla sua, Giulia inizia il suo giorno speciale con una felicità inspiegabile nel cuore.