12. Caroline

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Delle dieci bottiglie da un litro ne era rimasta solo una. Una cosa era certa per la squadra, dopo quella giornata: senza i sistemi NEPH-Z, il loro bisogno idrico era pressapoco quello di un comune essere umano. O almeno era quello che credevano loro, non erano sicuri di ricordarsi bene di quanta acqua bevevano prima dell'operazione, non era stato mai un loro problema tenerne conto.

Ora, comunque, restava una sola bottiglia e, quando l'avrebbero aperta, sarebbe stata una lotta all'ultimo sangue per la sopravvivenza. Miguel sapeva che, nonostante gli sforzi, la vittoria sarebbe andata a Zilong, mentre Dusan ancora credeva di poter vincere contro il compagno, in qualche modo, probabilmente con l'inganno.

Questo, però, era un problema laterale, sorto negli ultimi minuti e causato da una falla ben più grande. Il loro uomo, il sì detto vecchio Tom, più per i modi ormai da vecchio burbero che per l'effettiva anzianità, li aveva accolti nella sua casa, prima di rispedirli in pochi minuti fuori. La scusa era stata di cercare la sua capra tibetana, sparita da una settimana. Era stato il suo prezzo di scambio per qualsiasi aiuto avrebbero richiesto e a malincuore avevano dovuto accettare. A malincuore perché Miguel e Dusan erano abbastanza convinti che una capra in mezzo al deserto, dopo una settimana, ormai era cibo per avvoltoi, ma Zilong, come ogni volta, era stato parecchio convincente. Dovevano ottenere la sua fiducia, quale migliore occasione se non aiutarlo con un problema personale?

«Io lo ripeto, se troviamo un cadavere in putrefazione, non lo porto indietro.» disse Zilong, passandosi una mano sulla fronte.

Era la quinta volta che lo diceva, stavano iniziando a diventare monotoni i loro discorsi, abbattuti dal caldo e dalla fatica. Il sole aveva iniziato a calare all'orizzonte, ma la terra arida emanava ancora parecchio calore, come le rocce su cui si stavano inerpicando.

«Non vorrei dirlo Dusan, ma...»

«Accenna ancora al fatto che vi ho spedito in un'altra dimensione ragazzo, e farai compagnia alla capra.»

Miguel si zittì, soprattutto perché Dusan era più in alto rispetto a lui, poteva lanciargli un sasso con facilità, dopodiché lui avrebbe perso la presa, sarebbe scivolato e si sarebbe schiantato al suolo. Si voltò un istante e, constata la distanza dal terreno, repressa con un brivido lungo la schiena, tornò a concentrarsi sulla scalata e chiuse la bocca, per la sua sicurezza personale. Di tutti le morti che aveva mai immaginato, quella era una delle più raccapriccianti.

Dusan, d'altro canto, fu felice di non sentirlo più brontolare. Durante il tragitto, per ammazzare il tempo, gli avevano spiegato la loro situazione. Si era quasi sentito sollevato nello scoprire che fossero in una dimensione parallela, meno della questione del territorio nemico. Quanto aveva raccontato agli altri sulla sua fuga con la nave era solo una minima parte, cosa avesse effettivamente fatto restava un segreto tra lui e gli agenti bloccati nella base. Rischiare di scatenare per la quarta volta un conflitto era quanto meno desiderava in quel momento, soprattutto in un pianeta così arretrato e senza la strumentazione NEPH-Z pronta per la fuga.

Si inerpicarono ancora un po' sulle rocce, Dusan con una certa fatica dati i chili assunti a causa dell'alcool in quel mese, e giunti in cima si gettarono al suolo, consapevoli che ora sarebbe iniziata la strenua lotta per l'acqua. O almeno, quasi tutti si gettarono a terra: Zilong si guardò attorno, ritto sulle sue gambe, come se avesse appena salito una rampa di scale. Sudava anche lui, ma non dava segnali di cedimento.

Dusan e Miguel si guardarono: forse potevano convincerlo a rinunciare all'acqua e lasciare la lotta a loro due. In quel caso sarebbe stato davvero interessante il risultato.

«Miguel, riesci a darci la posizione?»

La questione era rinviata, Miguel era atteso per altro. Prese un respiro, che gli riempì solo i polmoni di calore, e cercò di alzarsi, rischiando di scivolare a causa del suo stesso sudore.

Squadra 24 - Storia di un disastroso naufragio spazialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora