Questa storia è scritta da : Ilaria
L’amicizia era una cosa strana. Questo pensava Lily ogni volta che rifletteva sul suo rapporto con Alec Lightwood.
Era strano il modo in cui era nata. Era strano il modo in cui si era sviluppata. Forse erano strani loro.
Era passata dal non fidarsi di nessuno, mai (fatta eccezione per Raphael, ma quella era un’altra storia), a fare affidamento su Alec per quasi ogni aspetto della sua vita da leader. Era a lui che chiedeva consiglio sugli elementi del gruppo più difficili; condivideva con lui le decisioni su come fosse meglio agire nei confronti di clan rivali e come interagire con gli altri Nascosti.
Era sicura che Raphael ne sarebbe stato un po’ disgustato, soprattutto vista la quantità di tempo che passava in compagni degli Shadowhunters. E proprio per questo si era resa conto che nessuno era davvero come Alec.
Lui aveva qualcosa di più.
Quando aveva provato ad accennare questo fatto a Magnus, lui scherzosamente aveva risposto: “Certo! Ha me, modestamente,” ed era tornato a dedicarsi ai suoi figli ridendo. Voleva bene a Magnus, ma a volte non riusciva a farsi prendere sul serio.
“A che pensi?” chiese una vocina.
Era il piccolo Max, che la guardava incantato. Si era persa nei suoi pensieri mentre attendeva che Alec tornasse e potessero iniziare la riunione e non si era resa conto di essere diventata il centro dell’attenzione del piccolo stregone blu.
“Pensavo al tuo papà” disse sorridendo e mostrando i canini allungati.
Max, per nulla impressionato, rispose: “Anche io lo penso spesso. Soprattutto quando mi promette il gelato,” rispose con una luce allegra nello sguardo.
Quando sorrideva le piccole guance diventavano tonde e pronte da strapazzare. Lei non era mai stata una da coccole, ma adorava i bambini e il piccolo Max attirava l’affetto e le attenzioni di tutti, in qualsiasi luogo.
Rimase in silenzio abbastanza a lungo perché il piccolo perdesse interesse per lei e tornasse a giocare, ma lei continuò a osservarlo, pensando che nonostante non fosse il loro figlio biologico, sia Magnus che Alec avevano lasciato la loro impronta sul bambino. Questo le sembrò d’improvviso una cosa bellissima e intensa e chiuse quel pensiero lontano.
Non poteva rischiare di lasciarsi andare a sentimentalismi in quel momento.
Poco dopo la porta si aprì e i bambini urlarono in coro, festeggiando il rientro di Alec.
Lily li guardava da lontano, sapendo che la loro famiglia era grande e aveva accolto un gran numero di persone, ma conscia anche che a lei il privilegio di avere quel tipo di famiglia non sarebbe mai stato concesso.
Sospirò, cercando di convincersi che poteva accontentarsi, che poteva godere della compagnia di questa famiglia allargata in qualunque momento. Alec incrociò il suo sguardo e le sorrise, con quel sorriso aperto e sincero che aveva incontrato pochissime volte nella sua pur lunga vita.
Ricambiò il sorriso, con appena una punta di amarezza. Tutto quello che aveva vissuto negli ultimi anni era stato in parte merito di Alec, del suo impegno e della sua capacità di non chiudere la porta a nessuno. Se si fosse trovata a dover scegliere tra la propria sopravvivenza e quella del suo amico…
Scosse la testa. Non voleva pensare a una situazione del genere. Non avrebbe mai permesso che accadesse.
Non ora che aveva scoperto cosa fosse davvero l’amicizia.
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Piccoli momenti shadowhunters
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