Capitolo 1

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Domenica 29 marzo, Bari

"Mattia, forza alzati dobbiamo partire",mi richiama mia mamma.
È arrivato il giorno tanto atteso,devo trasferirmi a Bergamo dato che ho avuto l'opportunità di entrare a fare parte del corpo di ballo della palestra "La scuola dei sogni"
Questa è stata una scelta molto difficile, poiché significa lasciare la mia terra e i miei amici,ma lo faccio per lavoro e quindi ho accettato.
Ieri ho deciso di andare a fare serata per poter salutare tutti e quindi stamattina è difficile alzarmi.
"Arrivo má!" urlo. Dopo essermi scrocchiato la schiena indolenzita per la posizione in cui ho dormito la notte precedente.
"Buongiorno piccolo,ecco i tuoi biscotti. Dopodiché vatti a prepará" dice lei dopo avermi lasciato un tenero bacio sulla fronte ed io le sorrido mentre affondo la mano nei Pan Di Stelle,per poi sparire dietro la porta del bagno.
Non credo di essere mai stato così veloce a prepararmi, e ne approfitto per fare una chiamata con Sergio,che però non risponde, quindi abbandono le speranze e mi metto in macchina.
Da casa mia all'aeroporto non è molta strada e quindi siamo lì in mezz'ora.
Facciamo il controllo valigie e tutte le procedure fino a quando non arriva il momento dell'imbarco.
Dopo poche ore siamo finalmente a Bergamo, prendiamo un taxi e ci dirigiamo verso quella che sarà la nostra nuova casa.
Arrivati mi accorgo di quanto sia bella,é già tutta arredata ed è molto spaziosa.
"Cosa c'è Matti? Ti vedo strano, non ti piace la casa?" mi chiede lei con fare preoccupato.
"No mamma, é bellissima" le rispondo per poi prendere la valigia e scomparire nella mia camera.
Dopo aver sistemato tutti i vestiti decido di provare a chiamare Sergio,che stavolta risponde.
"Oi Matti,sei arrivato?"
"Si,è bellissimo quí"
"Spero davvero che ti divertirai,te lo meriti"
"Grazie Sé, già mi manchi"
"Anche tu Matti, ora però devo andare, ci sentiamo presto"
"Ciao, ci sentiamo"
Dopodiché attacco la chiamata e torno in salone dove vedo mia madre intenta a sistemare.
"Ti serve una mano mamma?" le chiedo e lei con un segno della testa mi dice di no.
Approfitto per andare a fare un giro della zona dove ad un tratto trovo una discoteca di cui mi segno il nome e l'indirizzo perché volevo andarci la sera stessa per fare amicizia.
Così torno a casa e vado a prepararmi.
Metto una camicia bianca leggermente sbottonata sul petto e dei jeans strappati.
Verso le 23 esco di casa e mi reco nel luogo della discoteca.
Appena entro mi ritrovo sommerso in una grande folla e quindi cerco rifugio vicino al banco degli alcolici.
Tutto va bene,sto ballando fino a quando non mi sentio dare una spallata
"Ehi fai attenzione!" dico con fare antipatico mentre mi volto a guardare chi fosse stato.
"Scusa non l'ho fatto apposta" mi risponde un ragazzo dagli occhi verdi, capelli scuri e il viso coperto da lentiggini. Sono rimasto incantato a vederlo e lui sembra notarlo tanto che mi passa una davanti agli occhi.
"Piacere Christian,ti va di uscire a prendere una boccata d'aria" mi chiede.
"Io sono Mattia, certo perché no andiamo" gli rispondo.
Siamo fuori al locale mentre parliamo di noi e delle nostre vite,esce fuori che anche lui è un ballerino,ma non ci soffermiamo più di tanto sull'argomento perché torniamo a parlare di noi. Si fanno circa le 2 e quindi decidiamo di scambiarci i numeri e di tornare a casa.
Per tutta la notte non chiudo occhio,sono troppo in ansia per farlo.
Il mattino seguente mi alzo di buon'ora.
"Buongiorno piccolo,oggi è il grande giorno! Ricordo ancora quando ti ho accompagnato alla tua prima lezione, quanto tempo è passato" dice lei con fare commosso.
In effetti se ci penso è passato tanto tempo,ma io sono sempre lo stesso Mattia,con della barba in più e tanti ricordi.
Corro a vestirmi e preparo il borsone.
Durante il viaggio per arrivare in palestra il cuore mi batte all'impazzata.
Arrivato lì fuori, faccio un grande respiro,saluto mamma Giulia ed entro.
Ad accogliermi c'è Anna,la proprietaria, con cui scambio due chiacchiere.
Le chiedo informazioni per come arrivare alla sala di latino e dopo tanti giri la trovo.
Entro e davanti mi trovo proprio lui, Christian,bello da impazzire.
"Christian,sei tu?" chiedo io retorico avendo già constatato che fosse lui per via delle lentiggini sul suo volto e degli occhi verdi che splendevano più del sole.
"Mattia! Cosa ci fai quí?" dice lui sorpreso mentre sfoggia un sorriso.
"F-faccio parte del corpo di ballo" dico leggermente in imbarazzo.
"Oddio che bello! Così possiamo conoscerci bene! Devi sapere che Anna è mia madre. Vieni,ti faccio fare un giro della palestra!" dice lui tutto contento mentre mi prende per mano e mi porta fuori la stanza.

Spazio autrice: ciao belli, questa è la mia prima storia quindi perdonatemi i vari errori.
Al prossimo capitolo, lady F💕

Sotto le luci di Bergamo~Matian Zenzonelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora