Ore 16.00 del pomeriggio Isola Berdrech
Io, Terech e l'esercito su volere dei nostri re ci eravamo spostati per raggiungere il punto concordato, in cui ci saremmo riuniti con le Ninfe.
Nel frattempo invece loro si diressero sull'isola di Berdrech che inseguito scoprii essere un luogo nascosto e sacro in cui venivano addestrate e formate le future Ninfe e dove avveniva anche il rito di passaggio da semplice apprendista a ninfa. L'isola era dispersa nel mare in un luogo a tutti sconosciuto tranne che alle ninfe e a dei soldati scelti che avevano il compito di scortare le future ninfe ancora bambine in quel luogo dove avrebbero soggiornato per anni sviluppando il oro poteri. Si presentava alla vista come un luogo sacro con un'unica grande casa in cui soggiornavano tutte loro, con campi di addestramento, immensi giardini d'una bellezza sorprendente ed un immenso tempio bianco in cui si svolgeva il rituale di passaggio della ninfa suprema.
Gli anziani, le ninfe, le Laime e i signori dei Tecar restarono lì per diversi giorni a discutere sulla possibilità o meno di un'alleanza, una volta presa la decisione finale ritornarono da noi, che li stavamo attendendo a metà strada, tra quell'immenso deserto che avevo visitato nel mio visone e il meraviglioso giardino della nostra terra. Quando arrivarono comunicarono immediatamente la loro decisione,<<insieme al consiglio dei Tecar, i grandi anziani abbiamo deciso che la strada migliore può essere una sola>>. Il silenzio era davvero inquietante, non un fiato era emesso dall'esercito, <<in questi giorni di dolore e di grande caos tra luce e ombra, ciò che conta è riportare il fiore alla sua reale natura. Dobbiamo, dunque allearci con i nostri nemici per sconfiggere un demone ancora più pericoloso e grande. Curando il fiore tutto tornerà apposto e potremmo tornare alle nostre normali vite. Ciò che pero non dobbiamo dimenticare è che non dobbiamo fidarci dei nostri alleati, finita questa storia tenteranno di impossessarsi dell'immenso potere del fiore, ma esso deve essere nostro, poiché solo i nostri anziani sanno come gestirlo e curarlo>> finito il suo discorso perplessa dissi a bassa voce a Terech <<sembra solo una scusa per impadronirsi dei poderi del fiore>> <<il suo potere è così grande che tutti vogliono averne un pezzo, chi otterrà la sua protezione, riceverà anche il suo immenso potere. Qui non c'entrano né bene né male, ma solo la brama di potere>>.
Detto questo ci incamminammo verso quell'orribile entrata che tanto mi aveva terrorizzata nel sogno e ora lo faceva anche nella realtà, <<Ben arrivati!>> disse l'ombra che mi aveva accompagnato la prima volta all'interno della grotta. Dopo quel saluto aspettammo qualche minuto in un silenzio spettarle, la mia ansia aumentava minuto per minuto, poi finalmente cominciai a sentire delle voci come dei canti, e delle fiaccole che si avvicinavano a noi, tetre ombre avvolte in mantelli lunghi e neri che lasciavano visibili solo i loro occhi e le loro scheletriche mani vennero verso di noi, seguivano la processione delle fiamme rosse, era da lì che proveniva quel canto «quelle sono le anime dannate, in attesa di risorgere come demoni nel tuo mondo>> mi disse Terech. Venne poi un enorme esercito, quando lividi restai sbalordita, non avevano forme di esseri strani con denti o ali, ma erano proprio come noi. I soldati si misero tutti sull'attenti, stavano attendendo qualcuno, ma chi era? poi lo vidi, il reggente del Vallh era di nuovo difronte a me, il suo nome mi era sconosciuto, ma sentivo che in un'altra vita sapevo su di lui ogni cosa.<<Benvenuti! Nel mio regno>> <<Non siamo qui per un incontro tra amici, ma per discutere una alleanza, e prima finiremo prima da qui ce ne potremo andare>> <<quanta fretta hai Laima, è da molto che non ci parliamo già vuoi andartene?>> <<non giocare con me, sai chi sono e so chi sei arriviamo al sodo e non tergiversare. Sono qui sotto consiglio degli anziani i Tecar e dunque voglio solo svolgere il mio dovere per potermene andare via da qui>> <<se non ti conoscessi bene, potrei dire che hai paura, o nascondi qualcosa che non vuoi sia scoperto, ma sono convinto di sbagliare giusto?>> la sua risata malefica risuonò in tutta la valle desertica e mi provocò la pelle d'oca su tutto il corpo, tentai in ogni modo direstare calma Terech vedendomi in ansia mi strinse a se, <<comunque hai ragione basta con gli scherzi>> <<Molto bene! mi fa piacere tu abbia deciso di essere ragionevole>> disse il reggente. I due eserciti al segnale dei loro comandanti abbassarono le difese, quel giorno non ci sarebbe stata nessuna battaglia, ma un accordo per riportare il giusto equilibrio. Anche se da lontano potere sentire la presenza di Alhadhur ed ero sicura che anche lui mi sentisse e come me desiderava avere un contatto.
A notte fonda, eravamo tutti quanti stanchi e infreddoliti a causa della temperatura del deserto ormai al di sotto dello zero, questo freddo stava facendo reazione con il mio corpo che durante il giorno aveva preso troppo sole. Terech mi raggiunse per stringermi a sé, infatti, nonostante avessimo acceso dei fuochi non riuscivo a scaldarmi. Era come se il freddo fosse penetrato in me, forse c'era qualcosa che non andava. <<Perché ci mettono così tanto>> <<non lo so, Cry, forse stanno discutendo su qualcosa>> <<forse>> mi strinsi ancora di più nel suo abbraccio, poggia la mia testa sul suo petto e in un istante mi addormentai. Quando Terech mi risvegliò il sole stava sorgendo, <<sveglia hanno finito>>, alle sue parole i miei occhi che fino ad un secondo prima non si volevano aprire, si spalancarono.
<<Il patto è stato siglato, alla fine di questa battaglia, il fiore sarà posto al centro di questo confine, tra noi e loro, cosi che nessuna delle pari ne abbia il totale controllo>> mentre la Laima ci stava parlando per spiegarci quanto si erano detti, nella mia testa risuonò prepotente una voce, non è vero, stanno mentendo, alla fine combatteranno per il controllo del fiore! Il potere è più importante di ogni cosa... dimmi mia Crystal chi è il male e chi il bene? chi fa del male? o chi fadel bene facendo del male?
Non sopportavo più quella voce, nella mia mente così strinsi forte la mia testa tra le mani, come a cercare un riparo, Terech corse subito da me, pronto ad aiutarmi. Quando la voce svanì, il freddo e il mal di testa che mi avevano accompagnata per tutta la notte svanirono. <<Cosa è successo?>> <<Niente, va tutto bene>>, non volevo dirgli ciò che la voce mi aveva detto, anche perché non credevo fosse la verità.
Quando anche settimo il reggente del Vallh ebbe cominciato la notizia al suo esercito, vidi la Laima e il reggente parlare tra di loro e poi rivolgersi a noi. <<Andiamo, abbiamo tre giorni per raggiungere la città dei Terac, radunare un esercito e tornare qui, fatto questo marceremo sulle rovine di Berenghtirl per dichiarare guerra a Elekaish, per poi imprigionarlo nuovamente, negli abissi del mondo>>.
Quel demone sembrava preoccupare sia la Laima che le ninfe, eppure il loro potere era qualcosa di inimmaginabile, ma i loro volti stanchi, gli occhi contornati dalle occhiaie e le loro espressioni cosi serie, mi trasmettevano una preoccupazione enorme. Forse non sarebbe stato semplice come avevo sempre creduto. Sentivo che la battaglia finale si stava avvicinando, che presto avrei incontrato il mio alter-ego, ma a tutto questo io non ero pronta.
Maia, la meravigliosa cavalcatura di Terech, ci stava aspettando come sempre sonnecchiando, era la creatura più pigra che io avessi mai conosciuto. <<Andiamo, io e te dobbiamo andare prima da una parte, dopo raggiungeremo gli altri>>. Lui fui il primo a salire sul dorso di Maia, poi mi tese la sua mano per aiutarmi durante quella che per me era un'arrampicata senza fine, una volta sulla sella, il mio cuore cominciò a battere velocemente, ancora non mi ero abituata alla sensazione che si provava a cavallo di quei bestioni.
<<Nonna, nonna, ma dove stavi andando?>> <<te lo racconterò domani, ora devo andare>> diedi un enorme bacio alla mia nipotina, gli rimboccai le coperte, spensi la luce della sua abat jours e uscii dalla sua stanza. <<Mamma ciao, per fortuna che sei ancora qui>> <<si è appena addormentata, per il suo pisolino pomeridiano, quelle medicine non le fanno bene>> <<mamma ti prego non ricominciare con questa storia, una bambina che sente delle voci e vede ombre nere, o che ne so io ha bisogno di un aiuto psicologico, e se il dottore gli ha dato quei calmanti avrà i suoi motivi>> <<non sono d'accordo Jennifer!>>" sì perché lei è speciale e ha dei poteri straordinari>> <<esatto>> <<mamma proprio di questo volevo parlarti!>> <<dimmi pure>>, ma tanto già sapevo dove voleva andare a parare <<ti chiedo per la centesima volta, smettila di raccontargli le tue storie, non la stanno aiutando, il dottore dice che vive in un mondo tutto suo>> <<il dottore dice anche che non sono le mie storie il problema, se la bambina dice di sentire o vedere cose diverse lasciala fare, gioca con lei>> <<per alimentare le sue fantasie?>> <<Le voci quelle resteranno, lei è speciale te l'ho già detto>> <<si, mamma certo, ma credi di poter smettere di raccontarle queste favole?>> <<Ci proverò>> <<grazie mamma>>. Vidi tornare il sorriso sul volto di mia figlia, ma io purtroppo non potevo mantenere quella promessa, lei doveva sapere quale sarebbe stato il suo destino.
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CRISTAL IN VIAGGIO VERSO L'IGNOTO
FantasiaE SE TUTTO QUELLO CHE NOI RITENIAMO INESISTENTE E IMPOSSIBILE AD UN TRATTO DIVETASSE REALE? SE TUTTO CIO' CHE TU PENSI DI SAPERE, SE LE TUE CERTEZZE E SICUREZZE VENISSERO STRAPPATE VIA COSA FARESTI? CRYSTAL SI TROVERA' AD AFFRONTARE UN VIAGGIO CHE...