sentimenti

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Il Doppio Nero, la combo perfetta che faceva tremare chiunque. Dazai odiava Chuuya ed era quasi sicuro che anche Chuuya provasse lo stesso. Ma cos'è davvero il confine tra odio e amore? Non è forse altro che una linea sottile per alcuni impercettibile? I sentimenti. Uno stato interiore pertinente alle emozioni, stati psichici consistenti nella reazioni a percezioni. Quindi quale tipo di sentimento provavano?

Erano seduti su dei gradini.
<<Chu-Chuuu>> urlò Dazai balzando su Chuuya per afferrargli il cappello.
<<Dazai! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così! E...hey bastardo il mio cappello!>> stava urlando Chuuya dimenandosi per cercare di afferrare il cappello dal braccio di Dazai puntato teso verso l'alto.
<<Non ci arrivi>> constatò Dazai ridendo e rimettendogli il cappello in testa.
<<Brutto bastardo!>>urlò Chuuya <<E perché mi hai fatto venire qui?>>chiese poi ricomponendosi dopo che entrambi si furono nuovamente seduti.
A quel punto Dazai rimase leggermente spiazzato e tacque per qualche tempo indefinito, tempo che bastò però a Chuuya per notare qualche piccolo particolare. <<Perche non hai più la benda sull'occhio? Dazai è tutto ok?>> chiese Chuuya improvvisamente preoccupato.
<<U-uhm si. Volevo semplicemente vederti,mi mancavi. È il tuo giorno libero, no?>> rispose Dazai come se fosse la cosa più normale al mondo. Per qualche strano motivo impercettibile per Dazai, Chuuya arrossì leggermente e cercando di nasconderlo, la cosa diventò più evidente.
<<T-tu...i-io ti...>> balbettò il rosso scuotendo la testa per ricomporsi. Poi iniziò, ancora rosso in viso, a misurare la febbre del moro chiedendo teatralmente se stesse bene.
<<Che ne dici di un giro per i negozietti?>> chiese affabile Dazai.
<<Cos- Dazai sicuro di star bene?>> ma non fece in tempo a finire la frase che il moro lo stava già trascinando verso la via colorata piena di luci e musica.

In città c'era ancora un'atmosfera natalizia, Chuuya odiava il Natale, come poteva essere degno uno come lui, un assassino della Mafia di festeggiare il Natale. Tuttavia con Dazai girare per i negozietti comprando libri e vini non sembrava poi così male.
<<Tu pensi che assassini come noi meritino di festeggiare feste come questa?>> chiese improvvisamente Chuuya assorto nei propri pensieri. Il moro lo studiò curioso sorseggiando il caffè nero.
<<Io penso che non siamo solo assassini. Penso che chiunque provi dei sentimenti si meriti di festeggiare e di prendersi una pausa>> rispose il moro lentamente. Non era successo tante volte che i due parlassero di ciò che provavano, di solito si limitavano a bisticciare in modo infantile o a discutere per nuovi piani d'attacco combinati, però in quel bar dalle pareti di legno e gli addobbi natalizi sembrava una cosa così normale che i due non ci fecero neanche caso. <<C'è una cosa che voglio mostrarti>> disse Dazai una volta usciti dal bar.

<<Ma dove stiamo andando?>> chiese Chuuya minaccioso seguendo Dazai.
Quando arrivarono in un piccolo vicolo il moro si fermò.
<<Ma cosa...>> cercò di commentare il rosso, ma Dazai gli rubò il cappello dalla testa. Chuuya si avvicinò per prendere il cappello mentre formulava una frase non poco volgare. Poi il più alto fece una cosa che spiazzò completamente l'altro. Lo spinse contro il muro e avvicinò il viso al suo.
<<Osamu ma che fai! Togliti!...>>urlò Chuuya cercando di allontanarlo. Dazai lo bloccò per i fianchi e lo baciò. Chuuya non si ritrasse. Inizialmente fu un bacio dolce quasi come se i due stessero ancora pensando se fosse la cosa giusta, poi diventò un bacio appassionato, Chuuya quasi sussultò quando Dazai ci mise la lingua. Era come se stessero entrambi desiderando quel bacio da così tanto tempo senza neanche saperlo. Alla fine Il moro si avvicinò all'orecchio dell'altro e gli sussurrò un flebile "grazie Chu-Chu". Quando si allontanò dal rosso, quest'ultimo sentì come un vuoto, la mancanza di quel calore.
<<Aspetta ma dove vai?!>> Chuuya cercò di prendere il moro per il colletto della giacca ma quest'ultimo fu più veloce e sparì nel nulla.

*il giorno dopo*
Quando Mori disse a Chuuya che Dazai aveva tradito la Port Mafia ed era andando via, Chuuya si era sentito vuoto come se avesse perso una parte di sé. Si sentiva strano, smarrito. Mori aveva chiamato lui e altri suoi compagni prima di lasciarli andare a casa per comunicargli la notizia. Nella stanza c'erano anche Kouyou, Akutagawa, Higuchi e altri dirigenti, non poteva mostrarsi debole. Così decise di ignorare il vuoto che sentiva e gli occhi che pizzicavano per fingere una grossa risata e commentare <<Dobbiamo stappare una bottiglia di vino allora!>>. Nessuno la pensava così eppure tutti sapevano il suo odio per Dazai quindi nessuno approfondì il commento a voce spezzata. Arrivato a casa ricominciò a sentire quel vuoto e così decise di stappare davvero una bottiglia di vino per riempire il vuoto con l'alcol. Le lacrime iniziarono a scendere e gli mancava il respiro. Dazai non aveva tradito solo la Port Mafia, Dazai aveva tradito il doppio nero, Dazai aveva tradito  Chuuya. E solo a quel punto il senso  di vuoto si mutò in rabbia ed odio. <<Come ha potuto prendermi in giro in questo modo?! Sono un idiota! Lo odio.>> si ritrovò ad urlare mezzo sbronzo piangendo.

nota autrice
Ok non so se pubblicherò effettivamente o no questa ff nel caso ci tengo a ringraziare tutte le persone che stanno leggendo questa storia🤙🤙
Forse questo capitolo è un po' corto ma vabbè. Ci vediamo al prossimo capitolo bacioness😚😚

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24, 2022 ⏰

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