«Non può proseguire, non in queste condizioni! Deve mandarla a casa.»
«Sarebbe meglio ucciderla piuttosto. Mi prenda quella coperta.»
Apro lentamente gli occhi e focalizzo la lampada al neon della stanza grigia. Provo a ruotare il capo in direzione delle voci, ma il corpo non reagisce a nessun comando. Chiudo le palpebre, troppo stanca per rimanere vigile.
«Sta davvero pensando al suo bene o lo sta facendo solo per se stesso? La guardi! Sta morendo!»
«Non morirà. È arrivato il momento di farsi da parte, Heather, il suo ruolo finisce qui.»
Due dita mi sfiorano la guancia e percepisco un respiro profondo vicino al mio orecchio. «Buona fortuna.»
Sento nitidamente i suoi passi che echeggiano sul pavimento e tento con tutta me stessa di riaprire gli occhi per fermarla, ma non ci riesco. Un ronzio di sottofondo mi mantiene semicosciente, ma quando viene sostituito da un silenzio innaturale, richiamo le ultime forze che mi rimangono per sollevare le palpebre. Osservo sconcertata la volta celeste illuminata dalle stelle, squarciata ogni tanto dagli alberi della foresta.
Un viso che ormai conosco bene entra nel mio campo visivo e noto subito il nuovo taglio sullo zigomo. «Non mollare, Iris. Tra poco si sentirà meglio.»
Mi aggrappo alle sue parole per rimanere sveglia, ma sono troppo sfinita per resistere ancora.
«Non manca molto al rifugio, ci siamo quasi.»
Sento in maniera impercettibile il calore delle sue braccia che mi tengono in una presa salda. Credo di essermi assopita per qualche istante prima che veda Glad armeggiare con l'apertura di una porta lignea. Appena la serratura scatta, dà una spallata all'anta per entrare e la richiude subito per impedire che l'ambiente geli ulteriormente. Mi adagia su una superficie erbosa prima di distendere una coperta proprio acconto a me.
Schiudo le labbra. «Glad, non... riesco... a muovermi» sibilo, battendo i denti così velocemente che ho paura non abbia sentito nulla.
«È in ipotermia, un secondo in più in acqua e sarebbe morta assiderata.» Si accovaccia di fianco a me per sollevarmi, ma aggrotta le sopracciglia mentre sposta lo sguardo sul mio corpo. Alza la mano fino a sfiorarmi la colonna vertebrale e abbassa la cerniera della tuta.
«Che... sta facendo?»
«Devo toglierla, altrimenti bagnerà anche la coperta.»
«Non si azzardi... a toccarmi.»
«Maledizione, Iris, si fidi di me. Vuole rischiare di perdere le dita o peggio?»
«E a lei... cosa le importa.»
«Mi importa abbastanza da rischiare di ricevere una pugnalata una volta che si sarà ripresa.»
Armeggia di nuovo con la zip e un brivido più intenso scorre sulla mia schiena. Vorrei ribellarmi e allontanare le sue mani dal mio corpo perché, anche se le sue dita non sfiorano direttamente la pelle, sento comunque la pressione dei suoi polpastrelli attraverso il tessuto sottile.
Abbassa la manica con un movimento lento e in automatico trattengo il respiro, ritraendomi impercettibilmente. Glad mi lancia un'occhiata di sottecchi, ma non commenta. Procede con gli stessi gesti anche per l'altro braccio e, prima di proseguire con la scollatura, solleva i suoi occhi sui miei come per chiedermi il consenso.
Questa sua premura mi rende ancora più inquieta e mi mordo il labbro inferiore prima di annuire. Scosta il tessuto fino alle clavicole e inarca un sopracciglio appena vede la mia pelle nuda.
«Avrebbe solo... intralciato i miei movimenti.»
Percepisco le sue dita tentennare, ma poi solleva i bordi e abbassa l'indumento, rivelando i miei seni scoperti e turgidi per via del freddo. Noto il suo sguardo soffermarsi sul mio corpo esposto, tuttavia si riprende abbastanza in fretta e prosegue fino a togliermi completamente la tuta, lasciandomi solo con le culotte.
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Iris - Il regno di Flora
Science FictionNel regno di Flora è giunto il momento della scelta del successore del Re. Cinque principi si sfideranno per il trono e a ognuno di loro saranno associate dieci ragazze, selezionate tra le città del regno. È proprio il giorno della Messe che la vita...