Questa storia è scritta da : Alexandra
《Cosa stai facendo?》urlò Valentine mentre strappava di mano la spada a suo figlio e gli tirava uno schiaffo in pieno volto《Ti ho fatto vedere un milione di volte come si fa: parata, attacco, attacco, parata, attacco.》spiegò per quella che era in realtà solo la seconda volta.
Il ragazzino di sei anni che stava davanti a lui e che si chiamava Jonathan (ma sarebbe stato ricordato più in là con il nome di Sebastian) fece finta di asciugarsi il sudore dalla fronte. Passando la mano sopra la sua faccia, Jonathan si asciugò rapidamente le lacrime che gli stavano iniziando a scendere e cercò di ricomporsi. L'allenamento era iniziato ormai sei ore fa, ma suo padre non voleva lasciarlo andare《Come farai a distruggere quella feccia di Nascosti se non ti alleni?》continuava a urlargli in faccia suo padre ogni volta che Jonathan dimostrava anche il minimo cenno di debolezza o di stanchezza《Tu non sei un bambino normale. Anzi, non sei proprio un bambino. Sei un'arma. E le armi hanno un unico scopo: distruggere. Se non lo saprai fare, quale sarà lo scopo della tua vita? Che senso ha avere una pistola che non spara o una spada non affilata?》continuava la sgridata fissando Jonathan dritto negli occhi. Il bambino stava sviluppando una paura sempre più acuta dello sguardo di suo padre in quei momenti. Avrebbe preferito che gli tirasse un pugno,lo frustasse o lo picchiasse piuttosto che vedere il nero dei suoi occhi allargarsi nelle pupille e diventare più nero dell'ossidiana. In quei momenti, Jonathan aveva dei dubbi su chi dei due aveva effettivamente dentro di sé sangue demoniaco.
Una volta, osò fare una battuta dicendo《Ma anche le armi hanno bisogno di essere ricaricate.》riferendosi al fatto che non mangiava probabilmente da dodici ore.
Il sorriso che iniziò ad affiorare sulle sue labbra però,svanì ancora prima che i due lati
della bocca si iniziassero a sollevare. Infatti,appena Jonathan finì la frase,Valentine si voltò verso di lui e nel giro di pochi minisecondi, attraversò la stanza e lo prese per i capelli, sollevandolo e scaravendandolo a terra.《Le armi che funzionano,hanno bisogno di ricaricarsi. Le armi danneggiate vengono buttate. Ricordatelo, figlio.》gli disse Valentine con la voce minacciosa mentre gli tirava un calcio sulla mascella.
Il bambino si riscosse dai suoi pensieri e iniziò a seguire le mosse che suo padre stava facendo con la spada, cercando di memorizzare tutto e subito, così da diventare quello che era destinato a diventare: l'arma di suo padre.
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Piccoli momenti shadowhunters
FanfictionContest di scrittura creativa Ogni settimana tante storie con protagonisti sempre diversi. Votate la vostra preferita