Lui era sempre li. Seduto su una panchina. A guardare il cielo. Nuvoloso o soleggiato. Piovoso o secco. Di notte e di giorno. Il cielo gli sorrideva. E lui, sembrava stesse bene cosí. Senza nessuno. Solo. Gli bastava sua mamma, suo papà, il suo cane e il suo fratellone. Era felice. Sorrideva da solo. E io ne capisco di sorrisi. I suoi non erano finti. Io, che avevo amici, avevo un ragazzo. Io, stavo male. Perché? Sarebbe bello essere come lui. La famiglia, il cielo, il cane, e basta. E lui non badava a come si vestiva. Comodo. Solo quello. Non doveva piacere alle altre persone. Lui doveva solo stare bene. E ci riusciva. Era considerato uno sfigato. Ma quello sfigato, porca puttana, sorrideva sempre. Io no. Io che avevo tutto, stavo male. E se diventassi come Tommaso? Da sola. Sempre. Con il cielo. Senza farmi troppi problemi di cosa pensano gli altri di me?
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Un angelo caduto dal cielo
RandomCome si dovrebbe sentire, un angelo caduto dal cielo? Un povero angelo che si è rotto le ali? Beh, di sicuro, darà il massimo, anche se il posto in cui sta, non gli piace... Veronica, una tredicienne che vive in una piccola cittadina, Zibido, si p...