《 Sara! Al bancone c'è bisogno di te!》
Mi giro istintivamente a quelle parole, andando dove indicato.
《Mark hai bisogno?》 Chiedo guardandomi attorno una volta arrivata.
Una parola adatta a quello che avevo di fronte?
Caos.
Bicchieri sporchi sparsi ovunque e il mio collega Mark, intento a servire il successivo cliente della giornata, presta poca attenzione a quel casino.
Lavoro al Fragenco da quasi quattro mesi ormai e questo caos è diventata un'abitudine.
Il Fragenco è considerato uno dei bar più grandi di Milano.
Il proprietario, Giovanni, detto Johnny, soprannome che si è affibbiato lui stesso per il suo amore incondizionato per Johnny Depp, ha aperto questo posto due anni fa, dopo, ha detta sua, di un incidente rivelatore, e non passa giorno in cui ad almeno uno di noi ragazzi non lo racconti.
Era in cucina a prepararsi una macedonia, quando gli cadde una fragola.
Il problema? Che non se ne accorse. Conseguenza: si ritrovò per terra dopo essere scivolato sulla fragola, con una successiva corsa in ospedale dopo essersi reso conto di non riuscire a muoversi dal dolore.
Il successivo mese lo passò con il gesso al braccio.
Da questo, il nome Fragenco: Fragola.
Dopo che serve il cliente, Mark si gira verso di me, notandomi finalmente.
《 Oh Sara, piccola, ti ha chiesto Johnny di venire?》
Annuisco, avvicinandomi ai bicchieri. 《 Almeno finiamo prima in due.》
Lui mi guarda commosso, estraendo dal suo grembiule un fazzoletto di stoffa per asciugarsi un'ipotetica lacrima.
《 Che ragazza meravigliosa.》 Continua avvicinandosi.
《 Per questo sei la mia preferita.》 Mi sussurra senza farsi vedere.
Sorrido leggermente.
Mark è fantastico.
Fu proprio lui quattro mesi fa a essersi preso la briga d'insegnarmi tutto qui dentro, e per questo che gli sono grata.
《 Lo so, lo so.》 Rispondo.
《 Vado a lavare quei bicchieri, tu pensa al lato della caffetteria.》
《 Ci penso io, piccola. 》 Con tanto di occhiolino finale.
Rido per il suo tentativo di fare un occhiolino, dato che sembrava più che altro una smorfia e iniziai a pulire.
Presa nel tentativo di togliere una macchia di rossetto da un bicchiere, non mi rendo conto della presenza di qualcuno davanti al bancone.
Punto i miei occhi su di lui, aspettando che dica qualcosa, ma a quel punto decido di parlare per prima.
《 Hai bisogno di qualcosa?》
Il ragazzo, circa sui ventotto anni penso, continua a osservarmi, abbassando lo sguardo sul bicchiere che tenevo in mano.
《 Non dovresti usare dei guanti? Questo non è igienico.》
Come scusa?
Decido di evitare una risposta sgradevole nei suoi confronti, cercando di essere il più carina possibile.
《 Stavo per prenderli. 》 Gli rispondo cercando di sorridere.
《 Hai bisogno di qualcosa?》 Gli ripeto nuovamente, non riuscendo a nascondere il tono di voce infastidito.
Con mia sorpresa però, non sembra arrabbiarsi.
《 Si, prima di tutto che mi dai del lei.》 Inizia.
《E che ti metta dei guanti. Non voglio di certo bere in bicchieri non solo macchiati di rossetto ma anche non igienici dopo.》
Scioccata continuo a guardarlo, innervosendomi notando il suo sorrisetto. Come se mi stesse provocando, come se mi stesse sfidando a contraddirlo.
《 Non preoccuparti.》 Rifiuto di dargli del lei.
《 Li uso sempre, e sicuramente tra poco saranno più che "igienici".》 Calco su quella parola.
Quel ragazzo mi stava dando sui nervi.
《 Ne dubito.》 Lo sento dire.
E lì non resisto più.
Getto la spugna nel piccolo lavandino, guardando il ragazzo dritto negli occhi.
《 Se hai finito, qui c'è gente che sta lavorando, compresa me, e persone che stanno aspettando di essere servite, quindi se ne vada.》 Rispondo gelida.
Sento Mark avvicinarsi, tossendo ripetutamente.
Mi giro a guardarlo, non capendo cosa sta cercando di dirmi, quando all'improvviso mi fu tutto chiaro durante i successivi dieci minuti.
Johnny si avvicina a noi.
《 Ah ragazzi, avete conosciuto mio nipote Francesco vedo. Mi aiuterà qui al bar come responsabile per un po'.》 Annuncia.
《 Ultimamente c'è abbastanza lavoro, e un po' di aiuto non guasta mai.》 Sorride a suo "nipote" dandogli una pacca dietro la schiena.
《 Sapete, è laureato in economia aziendale.》 Continua tutto fiero e anche tranquillo.
Cosa che non ero io in quel momento dopo aver compreso chi era Francesco.
Lui d'altro canto ricambia il sorriso di suo zio prima di girarsi nuovamente verso di me, ritornando ad avere quello sguardo di superiorità, guardandomi così intensamente da mettermi in suggestione.
Capii che questo sarebbe stato solo l'inizio.~ Spazio autrice ~
Hello!♡
Sono your_smile07♡ alcuni di voi mi potrebbero conoscere per la mia precedente storia "Il regalo mio più grande" attualmente in revisione, per chi invece non mi conoscesse benvenuti♡
E spero che questa storia possa piacervi come sta piacendo a me scriverla♡
Sarò felice di accettare qualsiasi commento positivo o negativo che sia, perché si punta sempre a migliorare.Thank you for your time♡
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Fragenco
RomanceIl Fragenco è considerato uno dei bar più grandi di Milano. Il proprietario, Giovanni, detto Johnny, soprannome che si è affibbiato lui stesso per il suo amore incondizionato per Johnny Depp, ha aperto questo posto due anni fa, dopo, ha detta sua...