MY YOUNG VELVET PORCELAIN BOY

241 8 0
                                    

And now I can't be sure of anything
Black is white and cold is heat
For what I worshipped stole my love away
It was the ground beneath her feet
It was the ground beneath her feet

U2, The Ground Beneath Her Feet

La punte delle sue dita viaggiavano leggere sulle spalle umide del ragazzo, scostando la schiuma, blandendo i muscoli irrigiditi dalla tensione. Lui sospirò e volse il capo inseguendo quelle dita con le labbra poi si appoggiò all'indietro contro di lei e rimase immobile, assorto nelle sue carezze.

- Non sono mai stato pulito come in questo periodo -

Hermione rise. Era seduta dietro di lui sul bordo della vasca incassata sul pavimento ricoperta di schiuma densa color lillà.

- Allora è stata una fortuna non trovi? Almeno per i tuoi compagni di stanza... -

Draco ridacchiò - Per Blaise sicuramente, era da secoli che non si divertiva così. Se apre bocca in questi giorni è per farmi una battuta. Oltre che per chiedermi se mi piace il nuovo nodo che ha ideato per la sua cravatta, ovviamente. -

Lei cercò di allontanare dalla mente l'immagine di Blaise Zabini che si graffiava le guance per l'angoscia, come l'eroina di una tragedia. Si chinò ancora in avanti e con le labbra gli accarezzò la spalla fino al collo indugiando lievemente, lui voltò il capo, gli occhi chiusi, e le loro labbra si unirono in un bacio lungo e lento.

Draco piegò all'indietro un braccio per posarle la mano sulla nuca, i piccoli gemiti che lei emetteva inconsapevolmente avevano sempre il potere di farlo impazzire.

- Vieni qui - le sussurrò sulla bocca e lei si alzò, scese nella vasca e andò a sedersi sulle sue ginocchia.

Quelli erano i momenti della notte sospesi in un silenzio che recitava parole che non potevano ancora essere pronunciate. Non la stava abbracciando, era aggrappato a lei, con la testa nascosta contro il suo collo e gli occhi chiusi.

Lei gli appoggiò la guancia contro i capelli - Posso farti una domanda? -

- Se ti rispondessi di no servirebbe a qualcosa? -

- Chi è stato? -

Draco comprese immediatamente a cosa si riferiva quella domanda, risultò chiarissimo dall'irrigidirsi delle sue braccia e dal fatto che staccò di un millimetro le labbra dalla sua spalla rimanendo completamente immobile per un lungo secondo. Quando ormai si era rassegnata al fatto che non le avrebbe risposto, lui disse, riluttante - Theodore Nott -

- Che hai intenzione di fare? -

Quando alzò lo sguardo su di lei, affettava un'espressione di noia esemplare.

- Farti tacere il prima possibile -

Hermione si rabbuiò - Non sto scherzando -

- E io non sono mai stato così serio -

Le afferrò i capelli sulla nuca e la baciò, lei ricambiò dolcemente il bacio. Quando si staccò da lui Hermione sorrise, aveva un'aria maledettamente soddisfatta - Avanti, dimmelo -

Draco sospirò e chiuse strettamente gli occhi come se domandasse al Cielo di infondergli la pazienza che non aveva.

- Granger io e te dobbiamo intenderci su un punto - disse freddamente - io non sono manipolabile come Potty e Weasel, chiaro? Non intendo marciare come un burattino ogni volta che tu decidi di tirare i fili. -

Lei gli rivolse un sguardo altezzoso e staccò un braccio dal suo collo per posarlo sul bordo della vasca, l'altro rimase sulla spalla del ragazzo, per mantenere l'equilibrio e non annegare nella schiuma lillà, si disse lei.

The Ground Beneath Her FeetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora