Strangers

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Sconosciuti. Tutti sconosciuti. Ho paura, non voglio più stare qui, forse dovrei tornare da papà. Ho ansia. Ho mille pensieri nella testa, ho calcolato ogni mossa da fare, come parlare, come salutare, persino come ridere. Tutto ciò per essere accettata da qualcuno. Spero che funzioni.

Sono a casa e mi sto preparando, oggi mi metto una cosa molto semplice perché non voglio attirare l'attenzione, voglio rimanere nella mia comfort zone, quindi ho optato per una felpa e dei jeans che ho preparato ieri sera. Ovviamente non esco senza le mie Airforce 1, il mio unico amore. Mi faccio la piastra un po' a casaccio perché sono già in ritardo e mi metto un filo di mascara e un lipgloss.

"Ok Mark, sono pronta"- Io e Mark ci avviamo verso la macchina e appena entro mi viene subito la nausea causata dall'ansia.

"Ehi, tutto bene?"- Mi chiede Mark, preoccupato. Con me è sempre molto premuroso e gentile, si è persino offerto di accompagnarmi a scuola.

"Si Mark grazie, ho solo un po' di ansia"- Ammetto. Non ascolto ciò che mi dice Mark perché sto ripassando tutte le mosse per sembrare "normale".
Sorridere, salutare ed essere gentile. Così tutti saranno gentili con me. Ovviamente sono sicura che non funzionerà mai perché sono troppo impacciata e non riesco a sostenere una conversazione per più di due minuti, però tentar non nuoce giusto?

"Ok Maya, siamo arrivati"- Ed ecco il momento che non volevo che arrivasse. Mi inizio ad agitare e scendo dalla macchina mentre sorrido a Mark e lo ringrazio per la disponibilità. Sono all'entrata della scuola e già non ci sto capendo nulla. È grandissima dall'esterno e anche esteticamente è molto bella. Non so come farò ad orientarmi, forse avrei dovuto accettare il consiglio di Mark. Decido di farmi coraggio ed entro.
Oh mio dio.
È immensa. Non me la aspettavo così. Intorno a me ci sono tantissimi armadietti blu e il corridoio sembra più grande di casa mia. Speravo che questo momento non arrivasse mai. Mi sento gli occhi addosso. Non riesco a guardare tutte le persone intorno a me. Sento qualcuno che parla sottovoce e qualcun altro che ride. Mi staranno prendendo in giro sicuramente, quindi mi metto il cappuccio e vado a cercare l'aula di scienze, la mia prima lezione.
Giro a destra, risate. Giro a sinistra, sguardi adosso. Vado dritto, sussurri. Mi sto perdendo tra i vari corridoi.

"Ehi ciao"- Una voce femminile mi parla.

"Ciao"- Rispondo sorridendo timidamente.

"Io mi chiamo Hailey e tu?"- Hailey. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi, è bellissima. Ha un fisico perfetto che fa invidia a tutti. Non capisco perché una come lei mi stia parlando, forse le faccio pena.

"Io mi chiamo Maya, piacere"- le sorrido.

"Sei nuova? Non ti ho mai vista qui ed è strano perché conosco tutti"- Dice ridendo. Mi sembra una persona gentile.

"Si, sono nuova, primo giorno"- Dico alzando leggermente le spalle.

"Oh allora vieni ti presento la mia migliore amica Lucy"- Decido di seguirla.

"Piacere, io sono Lucy e tu sei?"- Mi sorride porgendomi la mano. Lucy invece ha i capelli castani e gli occhi marroni e anche lei un fisico perfetto. Perché non potevo nascere come loro? Tutte le ragazze di questa scuola solo bellissime.

"Piacere, io sono Maya"- Le stringo la mano e sorridiamo entrambe.

"Ragazze io ora vi lascio che ho la lezione di matematica, cazzo sono in ritardissimo, a dopoo"- Hailey fa una corsa verso la sua classe e rimaniamo solo io e Lucy.

"Dovrei andare anche io, ho la lezione di storia, ci vediamo in giro Maya"- Mi sorride e se ne va anche lei. Sono stranamente felice perché sono già riuscita a fare amicizia com qualcuno.

Can't stay away from youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora