Quel vestito che non metti mai

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Quel giorno dovevo uscire veramente con Marco, non mi sembrò vero.
Passai tutta la giornata a scuola con Marco, andammo in bagno insieme tanto per conoscerci, scambiarci il numero e parlare di noi.
"Comunque io faccio musica, so che magari ti può sembrare strano, un cantante al classico, strano." mi disse lui tra una risata e l'altra
"Lo so, tu sei Marco degli psicologi, fidati non mi interessa nulla della tua carriera in questo momento, a me interessa di te, non voglio diventare tua amica solo per essere famosa o altro, sei Marco De Cesaris per me, non Kiddrast." risposi io.
"Grazie Chloe." manifestò lui con quella voce calma che ti riempiva il cuore.
Diventammo entrambi seri per massimo 10 secondi, dopo rincominciammo a ridere seduti nel pavimento del bagno durante la ricreazione.
"CHLOEEEE, CHLOE DE SANTIS" sentii urlare il mio nome, era Aurora.
"MARCO DE CESARIS, CHLOE DE SANTIS, COMPARITE VI PREGO."
"Vieni entra qui, così non ci trova e la facciamo cagare addosso" disse Marco, mi prese il braccio e mi portò dentro alla toilette.
"MARCO E CHLOE PORCA TROIA SPUNTATE FUORI"
Non riuscì a trattenere le risate che appena incrociai lo sguardo con Marco incominciammo a ridere fortissimo.
"VI SENTO RIDERE, SIETE NEL BAGNO"
Ci tappammo la bocca a vicenda.
"STO ENTRANDO NEL BAGNO"
Guardai Marco, lui guardò me e mi diede un bacino della mano con cui gli tappavo la bocca. Feci lo stesso e diventammo rossi come due pomodori.
Aurora iniziò ad aprire tutte le porte della toilette, la nostra era l'ultima.
Appena la aprì rimase stupita.
"Cosa state facendo?" chiese facendo la voce impaurita.
Marco tolse la mano dalla mia bocca e io feci lo stesso, rincominciammo a ridere.
"Scusa amo mi stavo trattenendo da un sacco" dissi ridendo.
"Io come lei" manifestò Marco ridendo sempre più forte.
Non c'era un motivo preciso per cui ridevamo, ma ci piaceva ridere insieme, mi piaceva la sua risata. Insomma ridevamo ogni secondo insieme, e questo mi piaceva.
Tornai a casa e raccontai tutto a mia madre e ad Andrea mentre mangiavamo.
Non feci nulla per tutto il pomeriggio, pensai solo a Marco.
Ore diciassette e venti, mi arriva un messaggio.
"Ue bella, sono Marcolino, verso le 20:00 ti vengo a prendere, dimmi la via e vengo con altri miei amici, ti aspetto."
Gli inviai la via di casa mia e iniziai a preparami.
Corsi in bagno a farmi la doccia, non mi lavai i capelli, mi lavai i denti, misi il mascara e poi corsi di nuovo in camera mia. Non sapevo che mettere.
Ebbi 2 opzioni, o un tubino nero con un coulisse nel lato sinistro, oppure dei pantaloni a vita bassa con poi un top bianco.
"MAMMAAAAA, AIUTO" urlai io.
Corse di sopra.
"Non so che mettere"
"Amore di mamma, mi hai fatto prendere sette infarti, ma comunque tu dico, il tubino nero stá benissimo, metti quello e vedi che Marco..." fece un momento di pausa perché la stavo guardando male.
"Marco?"
"A Marco piacerai tanto, così farai anche bella figura con i suoi amici."
"Ok, vado per il tubino nero, grazie mamma"
"Nulla figlia." appena finì di dire quella frase uscì dalla porta e mi iniziai a cambiare.
Ero pronta. Sono le 20 in punto è sto aspettando Marco sotto casa mia con Andrea, stavamo parlando del suo primo giorno di superiori.

scusa se piango. // kiddrastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora