- memories -

- one, two -

dedicated to Seungmiily

«ei min, va tutto bene?»
«certo ji, perché?»
«sei chiuso nel tuo appartamento da almeno sei settimane»
«...»
«non dirmi che hai ancora quella felpa-»
«o-oh non ti sento-»
«KIM SEUNGMIN NON ATTACCARE»

due mesi- erano passai due mesi dalla rottura fra me e changbin, come al solito ero nel salotto del mio appartamento arredato con mobili neri e bianchi, vedevo l'unica luce che illuminava l'appartamento proveniente dalla cucina anche attraverso il comodo divano in cui ero sdraiato.

erano di nuovo le tre di mattina e come ogni volta non riuscivo a chiudere gli occhi troppo paranoico per far riposare la mia mente che negli ultimi due mesi girava intorno a una sola persona a cui ogni tanto sorridevo con qualche lacrima salata sulle guance attraverso uno schermo.

mi sorpresi a sentire il campanello della porta suonare ripetutamente, mi alzai per aprire la porta ma me ne pentii appena notai lo stato del mio ex ragazzo con le guance rosse e i capelli bagnati dalla pioggia, che stava prendendo dominanza all'esterno.

non dissi parola, i suoi occhi marroni mi stavano nuovamente intrappolando dentro ad essi, sospirai notando i suoi vestiti uguali a quelli che aveva indossato il giorno in cui mi aveva chiesto di essere il suo ragazzo- a differenza dei miei vestiti che erano una semplice tuta grigia e una maglia bianca oversize.

«dobbiamo parlare» il suo tono era autoritario, se solo non fosse per l'alcol che stava circolando all'interno del suo corpo imponente, volevo chiudere la porta ma non potevo abbandonare un coniglietto bagnato «sei ubriaco» fu la prima cosa che dissi seguendolo nella cucina chiudendo la porta alle mie spalle.

«non riesco a stare senza di te» quella frase aveva appena rovinato tutto il mio impegno che avevo usato per lasciare il ragazzo davanti a me nel passato «esci da casa mia perfavore» dissi cercando di mantenere la calma nel modo più maturo possibile.

«PERCHÉ MI HAI LASCIATO? NON RIESCO A VIVERE SENZA DI TE SEUNGMIN, PERCHÉ SEI SEMPRE COSÌ?» la sua posizione era chinata sull'isola della cucina tenendosi con una mano, mentre con l'altra si teneva la testa.

«speravo che potessi rimanere nei miei ricordi» lo sussurrai senza essere notato da lui, che stava continuando a blaterare qualcosa di incomprensibile fingendosi la vittima «PERCHÉ NON POSSIAMO TORNARE COME ERAVAMO PRIMA?!» questa frase mi distrusse internamente.

«NON C'È NESSUNA BUONA RAGIONE NEL FARMI SPERARE CHE NOI POTREMMO MAI ESISTERE DI NUOVO- NON POSSO ESSERE UN TUO AMICO, NON POSSO ESSERE IL TUO RAGAZZO, NON POSSO ESSERE LA RAGIONE PER CUI CI TRATTENIAMO A VICENDA DALL'INNAMORARSI DI QUALCUNO CHE NON SONO IO» in quel momento sentii delle lacrime iniziare a scorrere sulle mia guance.

«speravo che potessi rimanere nei miei ricordi, ma sei comparso oggi solo per rovinare le cose, voglio farti rimanere nel mio passato perché sono traumatizzato- ma non me lo stai permettendo perché sta notte sei completamente ubriaco nella mia cucina rannicchiato in quella posizione, troppo impegnato a fare la vittima per sentire quello che dico»

il viso di changbin era stupito, così tanto che l'avevo lasciato senza parole nel mentre che l'unico rumore che si poteva sentire erano i miei polmoni che cercavano aria- sembrava come se l'alcol che aveva inferito fosse scomparso.

«prenditi i tuoi libri, il tuo giubbotto e quella stupida colonia che avevi quando stavamo litigando perché è ancora nei miei vestiti e qualsiasi cosa che io abbia che mi fa sentire come se stessi morendo» lo dissi ricordando tutto ciò che aveva lasciato nel mio appartamento.

il silenzio stava diventando sempre più rumoroso fin quando sentii il suo solito profumo avvolgermi completamente e dei singhiozzi iniziare ad arrivare alle mie orecchie.

tirai nuovamente un sospiro per poi staccarlo dal mio corpo «smettila di far iniziare nuovamente la stessa storia perché ti prometto che finirà sempre allo stesso modo» gli dissi per poi farlo sdraiare sul divano notando il modo in cui era completamente ubriaco spingendolo dalle spalle.

chiusi la porta a chiave per poi andare in camera mia con la consapevolezza che non sarei riuscito a chiudere occhio neanche sotto tortura.

- the end -

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fun fact- è stata la prima volta che vedevo il mv e niente, bel cane :D