_we ruin our friendship_

ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ VIII

                          Sangue
Light

Il mio telefono stava riproducendo alcuni brani dei The neighbourhood, in particolare in quel momento softcore.
<<Light almeno Calcolami>> disse Liam strappandomi una cuffietta dall'orecchio, Liam era un ragazzo che studiava nel mio stesso liceo, andava in quinta ma non perché fosse più grande di me, ma perché io fui bocciato al primo anno per poi ricominciare da capo e ritrovarmi con voti anche sopra l' otto.
<<Oggi hai il compito di matematica?>> Sbuffai e mi levai l'altra cuffietta <<Si, spero di prendere il massimo come sempre>> ovviamente ero sempre molto modesto. Non mi vantavo del mio aspetto né nella mia intelligenza, ma sapevo benissimo di quello che potevo fare grazie a queste due caratteristiche.

Arrivai in classe in ritardo, non mi interessò, mi sedetti al mio posto e presi la verifica già consegnata tra le mie mani. Come pensavo era una cazzata e fu il primo a finirla.

Uscì 6 ore dopo e in stazione trovai Liam e Mike -il suo ragazzo- seduti su una panchina. <<Com'è andato il compito?>> Mi chiese Liam, aprii l'app dei voti e gli mostrai la valutazione <<10?!>> esultò Mike scioccato <<quella verifica era una cazzata, È normale che abbia preso 10.>> Commentai poco entusiasta.

Di pomeriggio dovevo andare a prendere Nik per andare a casa mia quindi verso le 16:00 ero davanti a casa sua. Suonai il campanello e lui cominciò a scendere di casa
<<LIIIIIIIIGHT>> quella vocina però non era di Nik ma di Nicole. Mi era letteralmente saltata addosso nell'istante in cui Nik aprii il portone del condominio. Mi guardò confuso e arrabbiato, io mi divincolai da Nicole per mettermi al fianco del micetto che mi guardò infuriato.
<<Ti volevo fare una sorpresa, non ti vedo da quando abbiamo fatto roba>> fece l'occhiolino a Nik e la sua furia si fulminò su di lei. <<senti ragazzina, non me ne frega proprio un meno di un cazzo di cosa hai fatto con il mio Light>> mi irrigidì a quel "mio" e lo afferrai per un polso.

Arrivammo a casa senza dire niente fino a che Nik non mettesse piede a terra dalla moto <<Non dire niente Nik, non sono tuo>> spalancò gli occhi e mi fulminò <<non eri la mia chiave?>> Ignorai la sua domanda è cominciai ad entrare dentro casa <<rispondimi>> disse seguendomi <<Nik cazzo te l'ho già detto!>>
<< e quando me lo spiegherai?!>>  mi bloccai appena misi piede dentro la mia stanza.
C'era una grande scritta rossa, come il sangue....

TI RICORDI DI ME LIGHT?