Capitolo 5

520 26 15
                                    

// Barcode's pov \\

Uff... ieri a causa di quel compito di matematica non sono potuto andare all'incontro con gli altri membri del cast. Ero super eccitato all'idea di incontrare gli altri ma quel dannato compito ha dovuto rovinare tutti i miei piani.

Oggi mi sono alzato abbastanza presto anche se non c'era scuola, volevo iniziare la giornata facendo qualcosa di produttivo ma l'unica cosa che sono riuscito a fare è stato stare sul divano a giocare a Mortal Kombat per non so quante ore.

A causa del rumore della suoneria del telefono mi distraggo e perdo la partita che stavo giocando,
—aaah, chiunque tu sia sappi che ti ammazzerò— grido mentre mi avvio verso il luogo da cui proveniva quel suono fastidioso. Giro il telefono, in modo da poter vedere lo schermo, e leggo il nome della persona che mi sta chiamando: P'Mile. Spalanco gli occhi e mi affretto a rispondere:
—Pronto P'?
—Ciao Barcode, ti disturbo?
—Certo che no P', dimmi tutto. È successo qualcosa?
—Niente di preoccupante, ti chiamavo solo per riferirti che questo pomeriggio incontrerai il ragazzo con cui farai coppia nella serie. Sei libero vero?
—Ehm... si P'. A che ora e dove ci vediamo?
—Sempre all'agenzia e per l'ora intorno alle 16:30. Mi dispiace avvisarti all'ultimo ma mi sono dimenticato di chiamarti ieri
—Non importa P'. Ci vediamo più tardi allora
—Sì, a dopo Barcode— detto questo attacca.

Finita la chiamata con P'Mile guardo l'ora sul telefono e vedo che sono le 15. —Cazzo, devo sbrigarmi o non farò in tempo— impreco sottovoce. Corro verso la mia stanza e comincio a rovistare nell'armadio cercando qualcosa da mettere che non mi faccia sembrare un ragazzino. Trovato tutto quello che cercavo, vado in bagno e mi faccio una doccia prima di iniziare a vestirmi. Una volta pronto scendo le scale ed esco di casa avviandomi verso la fermata del bus; nel mentre che aspetto mando un messaggio a mia madre avvertendola che non mi avrebbe trovato a casa e di non preoccuparsi.

L'autobus arriva. Salgo e dopo una buona mezz'ora arrivo di fronte l'agenzia Be on Cloud, —wow, è davvero bella ed enorme— esclamo restando ammagliato dall'edificio. Controllo l'ora e noto di essere arrivato in anticipo, decido quindi di sedermi su una panchina lì vicino e giocare a qualcosa nel telefono mentre aspetto. Sento che oggi sarà una grande giornata.

// Jeff's pov \\

Sono stanchissimo, ieri è stata una giornata stressante e non ho avuto modo di riposare per bene. Mi giro verso l'orologio per controllare che ore fossero: 14:30, —forse è meglio se dormo un po', almeno se devo uscire non sembro uno zombie— penso andando diretto verso il mio letto. Mi ci butto sopra e chiudo immediatamente gli occhi con la speranza di poter dormire almeno per un'ora o due così da recuperare le energie perse nel giorno precedente. Neanche mezz'ora dopo aver chiuso gli occhi vengo svegliato dalla suoneria del mio telefono.

—Argh... un giorno giuro che ti lancerò dalla finestra— esclamo arrabbiato mentre prendo in mano il dispositivo; leggo il nome della persona che mi sta chiamando e alzo gli occhi al cielo maledicendolo in mille lingue diverse prima di rispondere.
—Sappi Mile che se non è importante vengo a casa tua e ti riempio di botte— rispondo frustrato
—Ciao anche a te Jeff, sì sto bene, te?
—Ma stai zitto e dimmi cosa ti serve subito
—Che bel caratterino Jeffrey~~— esclama in modo provocatorio Mile al fine di farmi arrabbiare sempre di più
—Oh mio dio, se non dici adesso quello che vuoi ti attacco in faccia, e non sto scherzando
—Va bene va bene, scusa ahah. Volevo solo ricordarti del tuo incontro con Barcode, è alle 16:30 nello stesso posto di ieri
—Cazzo, me ne ero completamente dimenticato. Uff... io volevo riposare però— dico piagnucolando, —grazie per avermelo ricordato, ci vediamo dopo allora. Ciao Mile
—A dopo Jeffrey— e prima che potessi rispondere alla provocazione di quel pezzente che ho come amico, la chiamata era già stata chiusa.

—Che tu sia maledetto Mile, vuoi solo farmi impazzire— urlo esasperato dal comportamento infantile di quest'ultimo. Se solo non lo conoscessi da tempo e non gli volessi un bene dell'anima, l'avrei già mandato a fanculo mesi e mesi fa non rivolgendogli più la parola. Nonostante sia insopportabile è un ragazzo molto astuto e intelligente e sa come comportarsi quando si trova in presenza di persone importanti; la maggior delle cose le devo a lui e a mio fratello, senza di loro non sarei qui dove sono ora.

I miei pensieri continuano a scorrere prima che mi accorgessi dell'orario: 15:45, —merda, merda, merda, se non divento Flash farò sicuramente ritardo, cazzo!— impreco ormai stanco di questa situazione continua, sono sempre in anticipo ma in questi ultimi giorni esco di casa sempre troppo tardi. Essendo già vestito, vado in bagno giusto per lavarmi i denti e sistemare i capelli. Una volta che ho finito corro a prendere le chiavi della mia amata auto e mi dirigo di fretta verso l'agenzia.

—Mannaggia a questo ragazzino, se solo ieri fosse venuto non mi troverei in questa situazione, bensì sarei nel mio sacro letto a dormire o ad ascoltare musica!—. Il mio viaggio in macchina si basava con me che frignavo per colpa di questo Barcode e di come mi stesse rovinando la giornata. Se solo avessi saputo quanto questo incontro sarebbe stato importante per la mia vita, non avrei mai detto tutte quelle cose.










///////////////
Spazio autrice
Grazie per tutte le letture, i voti e i commenti<3
Sono molto contenta che la storia vi stia piacendo e piano piano continuerò a migliorarla sempre di più. Spero la continuerete a seguire perché ho già in mente tante cose belle eheh

;my sun  //jeffbarcodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora