Sto bene finalmente

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Ci svegliammo tardi, erano verso le 11, saltammo scuola ma poco mi importa, tanto si doveva andare a fare una camminata, preferirei stare con Marco che con i miei compagni di classe.
Scesi di sotto. Non visti nessuno. Solo un bigliettino.
"Ciao amore, ho visto che tu e Marco stavate dormendo beatamente, così vi ho lasciato dormire, se volete mangiare, tanto so che sei brava, puoi cucinare pure te, io tornerò verso le 18:30 perché sono a lavoro, poi vengono gli altri tre, mi raccomando, buona giornata e salitami Marcolino."
Lo scrisse mia madre.
"MARCOOOO"
"COSA?"
"VIENI N'ATTIMO."
"ARRIVO"
Saltò scendendo le scale.
"Ti saluta mia madre, aspe quella è la mia felpa." dissi guardandolo dalla testa ai piedi.
"Amo è la stessa che mi hai dato stamattina." rise.
"Ah, scusa mi sento ancora mezza addormentata."
"L'ho notato, dai vieni qui."
Ci abbracciammo.
"Grazie." disse lui.
"Grazie." risposi io.
Si sciolse l'abbraccio e gli porsi il bigliettino.
Lo lesse attentamente.
"Va bene, magari aspettiamo Ele, Giuliano e Andrea per mangiare?" chiese.
"Va beneee" mi diressi verso il salone.
Accesi la tv e feci partire la mia playlist di spotify.
"Ti prego, hai praticamente solo la mia musica."
"Ovvio è stupenda."
"Modestamente."
Iniziammo a cantare.
La prima canzone fu sto bene.
"TI HO CONOSCIUTA CHE ERI SOLO UNA NORMIE." cantai io mentre mi dirigevo in camera mia per fare il letto. Marco mi seguì.
"NON DORMIVI MAI E FACEVI CANNE ENORMI" continuò lui mentre mi aiutava a sistemare.
"SAI CHE SE NON DORMI"
"NON FARAI MAI SOGNI"
"TI HO PORTATA A PARIGI E MI SEMBRAVI FELICE FINALMENTE MA"
"PER TE È UN'IMPRESA ESSERE RICONOSCENTE."
"TI HO PRESO ANCHE UN NUOVO PAIO DI SCARPE."
"SAPPI CHE NON MI PIACCIONO NEANCHE."
Ci guardammo in faccia e iniziammo a cantare insieme.
"MA SAI CHE SEI LA RAGIONE PER CUI STO BENE FINALMENTE, STO BENE FINALMENTE."
Mi indicò.
"PER TE POTREI NON FUMARE PIÙ SIGARETTE, SMETTERE DI DARE LA VITA A TUTTE LE INSICUREZZE."
Finimmo di sistemare camera mia e passammo a camera di mio fratello.
"SAI CHE SE AVRÒ DEI SOLDI VIAGGEREMO ED ANDREMO DOVE VUOI, BASTA STARE CON TE, CON TE CHE SEI LA RAGIONE PER CUI STO BENE FINALMENTE, STO BENE FINALMENTE, LO SAI LO SAI." ci interruppe il suono del campanello.
"Vado io o tu?" chiese Marco.
"Vado io, magari è il postino, mi dovevamo arrivare dei pacchi."
"UUUU."
Scesi le scale ma lui mi seguì ugualmente.
Aprì la porta e vidi Alessio.
"ALESSIO?" domandammo io e Marco.
"Alessio." rispose lui.
"Dai entra." manifestai.
"Che ci fai da queste parti?" domandò Marco.
"Boh, non avevo nulla da fare e sono venuto qui, sapevo che voi non siete andati a scuola e quindi ne ho approfittato."
"Aaa okk" risposi io.
"Disturbo?" domandò.
"Ma ti pare, no tranquillo, io e Marco stavamo sistemando casa."
"Ho sentito." indicò la tv e iniziammo a ridere.
"Ci aiuti?" chiese Marco.
"Ovvio, ditemi che devo fare e vi aiuto."
"Allora io e Marco per ora siamo sistemando camera di mio fratello, si dovrebbe lavare a terra qui in salone e anche in cucina, lavare i bagni, cucinare e sistemare camera di mia madre." spiegai io.
"Mi sono perso, immagino anche Marco."
"Io ho capito solo che bisogna cucinare e sistemare camera di sua madre."
"Avete capito le cose più facili." risi.
"Ok allora ci disponiamo così, Marco fai camera di mio fratello e il bagno che c'è si sopra. Alessio camera di mia madre e il bagno che c'è qua giù. Invece io mi occuperò di lavare a terra, spolverare e sistemare la cucina." dissi io rimettendo la musica.
"Dai su, la giornata è lunga." ribattei io battendo le mani.
Corsero di sopra e iniziarono a sistemare. Io iniziai a spolverare su tutti i mobili, dopo lavai nel salone, nella cucina e nelle scale, dopo ancora iniziai a pulire tutta la cucina, iniziando a cucinare.

scusa se piango. // kiddrastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora