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Minho stava tranquillamente uscendo dall'ufficio della sua psicologa, nell'ospedale che ormai conosceva meglio di casa sua. Indossò le sue cuffie e fece partire una delle sue canzoni preferite: fairy of shampoo - dosii. 

Non gli interessava molto di ciò  che gli accadeva attorno, sentiva il solo bisogno di liberarsi da un peso così pesante da nemmeno scolpirgli l'animo, o forse lo faceva fin troppo.

Non aveva cognizione dei suoi movimenti, non sapeva il perché delle sue decisioni, per le poche che intraprendeva.

Non sapeva nemmeno perché in quell'esatto momento  si stava dirigendo sul tetto della struttura, o perché si sporse così tanto da avere mezzo busto al di fuori della ringhiera del quinto piano.

Da li riusciva a vedere tutto il tramonto che rivestiva il cielo di Seoul di un arancione molto fioco, fioco e soave come la voce che sentiva alle sue spalle, non distingueva parole, solo suoni. La cadenza gli era familiare, come l'accento, il tono ed il suo dolce e delicato timbro.

Non tolse le cuffie, non vi riusciva, perché avrebbe dovuto farlo? Cosa ci avrebbe guadagnato di preciso?

La voce era sempre più vicina e riconoscibile, le parole distinguibili, ma ancora non associabili a nessuno.

Si sporse un poco di più, ciò gli costo la caduta di uno dei due auricolari.

-Aish..- gli scappò.

-Mantieni la calma.. mantieni la calma..- diceva l'uomo dietro di lui, parlando tra se e se.

-Quando l'avrei persa?- gli rispose scazzato, fregandosene di tutto, anche lui tra se e se.

-Ragazzo, non è quello il modo di risolvere i problemi, avanti, fai un pass indietro- ribatté l'uomo, presunto medico. 

-Non ti riguarda- continuò Minho.

-Mi riguarda eccome.. ragazzo! Scendi di li!- iniziò ad urlare preoccupato il medico, non appena lo vide scavalcare la ringhiera.

Minho si voltò. I loro occhi si incontrarono, erano cambiati fisicamente, ma quelle occhiate da cucciolo che solo loro sapevano scambiarsi, non avevano subito il minimo cambiamento in quel decennio. 

Non fecero in tempo a dire niente, che il ragazzo dai bruni capelli, seduto sulla bianca e candida ringhiera, scivolò nel tentativo di correre da lui, l'uomo che aveva aspettato per troppo tempo.

Era lui, la sua unica salvezza.

Si sentirono un enorme tonfo, un acuto urlo, diverse sirene e pianti di uomini e donne, poi buio. Buio totale, per entrambi. 



Angolo scrittriceeeeeeeeeeeeee

BUON NATALEEEEEEEEE 

I'm back y'all, non garantisco una pubblicazione di capitoli regolare, ma spero che  la continuiate a seguire no matter what. Com'è sto primo capitolo? Commentateeeeeeee <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 24, 2023 ⏰

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suicidal: sunset with you // minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora