Eleonora x Mattheo Riddle

CAPITOLO 12

Mi sveglio con Mattheo che mi tiene stretta tra le sue braccia, cerco di spostarmi senza svegliarlo ma fallisco miseramente

Mattheo: buongiorno

Ele: scusa, non volevo svegliarti

Mattheo: per poi tirarmi un secchio dacqua addosso?

Ele: hahah no

Mi riviene in mente la scena di qualche tempo prima e devo ammettere che mi sono divertita molto.

Quindi mi alzo e vado in bagno per prepararmi. Quando ho finito esco dal dormitorio per andare a fare colazione assieme a Theodore e Regulus, Regulus II (secondo) Black, mio cugino da parte di Sirius, credo sia stato adottato 1 anno prima della mia nascita e poi affidato a non si sa quale istituto per un tempo molto lungo. Suo padre è Regulus, mi pare sia un cugino di Sirius o una roba del genere che poi è morto lasciando il figlio nn mi ricordo dove. Diciamo che non so molto su di lui, però è molto simpatico e ci vado d'accordo

Dopo colazione vado a lezione di trasfigurazione, con i Tassi; la McGranitt non smetteva di parlare, grazie a Salazar dopo avevo divinazione, li si che ci diverte, si può dormire tutto il tempo che tanto quella strega nemmeno se ne accorge.

Arriva l'ora di pranzo, come al solito mi siedo con il mio gruppo ma noto, l'assenza di una persona: Mattheo

Ele: ehi ragazzi, qualcuno ha visto Matth- Riddle2?

Tom: no, non lo vedo da dopo incantesimi. Ma come mai ti interessa?

Ele: non mi interessa affatto! Cosa stai sparando tom? Ho solo fatto una domanda non capisco dove sia il problema

Tom: nono nessun problema tranquilla

Proprio in quel momento vedo Mattheo entrare in sala grande con una ragazza, mi correggo, cagna attaccata al braccio; la gelosia sta per prendere il sopravvento ma poi mi ricordo quello che avevamo stabilito la sera prima: non era successo nulla, tutto rimaneva come prima.

Allora credo che pure io posso divertirmi, così mi alzo dal tavolo e vado a quello dei corvonero, mi dirigo verso Michael Corner, caposcuola per i corvi. Ci avrò parlato al massimo una o due volte per farmi passare i compiti, tutta via di aspetto non è così male, è alto, capelli alla DiCaprio e abbastanza forte col fatto che gioca a Quidditch

Ele: ciao Michael. Mi chiedevo se più tardi volessi venire con me al lago nero

Michael: non starai cercando di farmi fare i tuoi compiti di nuovo vero?

Ele: no, ti giuro su Salazar. Volevo solo uscire un po'. Ma se tu non vuoi vado a chiederlo a qualcun altro

Sto per girarmi e andare dai grifoni ma, come mi aspettavo lui mi ferma prendendomi per un polso

Michael: no aspetta, va bene esco con te

Ele: perfetto! Vieni a prendermi al mio dormitorio alle quattro in punto mi raccomando, odio i ritardatari

Con questo gli do un bacio sulla guancia ed esco dalla sala grande; vado in camera mia e inizio a riordinare lo scaffale dei libri, nel frattempo arriva anche Riddle in stanza e verso le tre vado a prepararmi.

Come un orologio svizzero poco prima delle 4 esco dal dormitorio ma subito Mattheo mi ferma

Mattheo: dove vai?

Ele: gli affari tuoi mai Riddle?

Mattheo: te lo ripeto! Dove vai?! Non dirmi che esci con quello smidollato di Corner!

Ele: si, hai problemi?

Mattheo: direi di sì! TU SEI MIA!

Ele: cosa!? Nono è qui che ti sbagli. Primo non appartengo a nessuno, secondo avevamo detto cha avremmo fatto finta di nulla per quello che era successo e terzo come tu puoi uscire con altre ragazze io posso uscire con chi voglio!

Esco dalla stanza sbattendo la porta, sono felice del fatto che sia geloso, ma non lo sopporto quando fa così. A dir la verità non l'ho mai sopportato tanto è che ancora non so bene cosa provo per lui, ma ora come ora prego che sia solo attrazione fisica

Esattamente fuori dalla sala comune Corner mi aspetta sorridente, io mi avvicino lo saluto e assieme andiamo al lago nero. Il così detto appuntamento non è andato tanto male per lui, ma per me è stata una noia mortale; lui parlava, parlava, parlava e parlava non faceva altro che parlare, ad un certo punto ho perfino rischiato di addormentarmi!

Avevo pure saltato la cena, ma poco mi importa, ho troppo sonno. Ho bisogno di un letto e il mio comodissimo pigiama