Ci sarò sempre per te

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Il giorno seguente si alzò alla solita ora e iniziò a chiamare suo fratello, che dopo alcuni brontolii da parte sua, si alzò seguendo la sorella maggiore, e andarono in cucina a fare colazione trovando la madre, che al loro ingresso fece una faccia alquanto sorpresa. 
Sally: "Buongiorno tesori" disse facendogli un sorriso
I due ragazzi risposero all'unisono:
Sel & Alex: "Buongiorno mamma"
Sally: "Vi preparo la colazione, Selina prendi le tazze"
Selina annui e fece come richiesto.
Dopo averle posate sul piano della cucina, prese un bicchiere dove ci verso dell'acqua. Bevve un sorso e posò il bicchiere al posto dove si sarebbe seduta.
Sel: "Mamma posso lavarmi nel mentre prepari la colazione?" Chiese
Sally: "Si vai pure" le rispose e poi salutò il figlio minore con i baci sulle guance, cosa che lei non riceveva più.  Uscì in silenzio dalla cucina, si lavò e si mise una tuta leggera visto che oggi avrebbero avuto palestra, tanto perché amava mettersi la tuta.
Si portò dietro anche dei pantaloncini, che sicuramente avrebbe volentieri lasciato nella sacca...
Moralmente non si era ancora ripresa da ciò che le era stato detto.
Non poteva fare niente e questo faceva tanto male.
Avrebbero continuato in ogni caso e poteva solo rispondere, peccato che certe cose le avrebbe capite tardi.
Errare è umano.
Farti sentire un errore è da stronzi. Puoi avere problemi in famiglia, ma questo non da a nessuno il diritto di farti sentire sbagliata. Per sentirsi così c'è già la società che te lo fa notare, le persone potrebbero usare un po' di umanità.
Come se non bastasse i ragazzi che si reputavano forti erano denominati: bulli, mentre, le persone fragili erano le vittime.
Se uno si soffermasse su questa piccola  differenza, potrebbe notare che il bullo tende ad attingere la forza dai suoi "seguaci", uno dei motivi per cui girano in gruppo.  Le vittime invece appaiono deboli solo perché usavano la forza, ma usavano le parole. Ma per subire in silenzio per un lungo periodo, erano una forza della natura.
È molto generalizzata come cosa.  Non starò qui ad annoiarvi, naturalmente.
Quando fu pronta tornò in cucina e trovò tutto pronto.
Si sedette al tavolo e mangiò un po', poi prese le cose che aveva usato e le rispose nel lavandino.
Chiese a sua madre se le poteva fare la coda dato che aveva palestra e lei accettò, mentre faceva lavare il  fratello.
Successivamente suo fratello andò a vestirsi e poi intorno alle 7.10/7.15 uscirono e si diressero verso la scuola.
Quel giorno c'era meno traffico e poco dopo Selina si ritrovò davanti al cancello della sua dannatissima scuola.
Si slacciò la cintura e salutò la madre e il fratello, i quali le augurarono una buona giornata, Selina un risposta sorrise e solo quando chiuse la portiera e iniziò ad incamminarsi verso quella terribile edificio chiamato: scuola secondaria di primo grado. Ah già come dimenticare un nome così lungo,  vi starete chiedendo? Beh è impossibile.

POV'S SELINA

Sisi mamma una buonissima giornata...di merda, l'ennesima. Peccato che è ancora scuola dell'obbligo e non posso non andarci, chi lo sentirebbe mio padre?
Già, avete capito bene, avrei dovuto resistere fino ai 16 anni..
Ma fino ad allora, nessuno poteva sapere come sarebbe andata e se per questo nemmeno io..
Mi sedetti ad aspettare sul muretto, dato che le porte erano ancora chiuse.
Mi notò una bidella, mentre entrava, che mi fece segno di salire al mio piano e che non era sicuro stare fuori da sola.
La ringraziai e poi salì al secondo piano e dopo entrai nella mia classe.
Era così bella e vuota, che speravo che restasse così, ma sapevi che era solo una mera illusione, più o meno come le oasi nel deserto.
Mi beai di quella solitudine, fino a quando dalla finestra non vidi i miei più grandi incubi.
Sbuffai sonoramente e mi sedetti al mio posto cercando di calmarmi e sperare nell'arrivo di Stevie...
Poco dopo sentì le loro voci in corridoio e feci finta di niente.

Sperava che non la notassero, ma non fu così.
La videro lì seduta con lo sguardo perso nel vuoto, ma non pensarono minimamente a lasciarla in pace.
Jack W: "Oh, ma chi si rivede" disse ridendo
David: "Buongiorno, cesso" salutò la ragazza seduta al suo posto.
Selina fece guizzare lo sguardo da Jack a David prima di rispondere.
Selina con tutta la calma del mondo disse:
Sel: "Meglio essere un cesso, che essere come voi"
Il problema, non fu la frase, ma il tono con cui lo disse e da lì sarebbe iniziata una lotta ad armi pari o quasi.
Rimasero in piedi a fissarla..
Jack si avvicinò a lei per metterle paura, ma venne interrotto dall'arrivo di Stevie, il quale lo spinse leggermente.
Con quel gesto, Jack si avventò su Stevie e prontamente Selina lo tenne facendolo appoggiare alla sua mano che aveva appoggiato dietro la sua schiena.
Lentamente lo spostò e si trovò di fronte a Jack che sorrise.
Jack: "Non ho paura di fare del male ad una ragazza, sai?" Domandò ironicamente
Sel: "Questo mi fa capire, quanto tu possa fare schifo come essere umano, nemmeno come ragazzo" rispose con lo stesso tono di prima.
Jack: "Come ti permetti? Non vedi che sei da sola?" Chiese
Lei in risposta scrollò le spalle, facendo intuire che non le importava poi molto.
Peccato che nonostante tutto provò lo stesso ad avvicinarsi a Stevie, ma lei si mise in mezzo..
Selina era una ragazza tranquilla, certo, fino a quando non toccavano Stevie.
Prese Jack per il collo della maglietta, e lo guardò negli occhi.
Sel: "Non ti azzardare mai più. Prenditela con me e basta. Lascialo in pace e ora vattene pure a fanculo." Affermò con un tono completamente freddo, senza emozioni, un tono che non le apparteneva proprio.
I cinque ragazzi si allontanarono con Jack che la guardava con odio.
Stevie era sconvolto, non ci poteva credere..

POV'S STEVIE

Non può essere la mia migliore amica,si perché per me lei è questo...
Quella voce era così fredda e senza emozioni che non pensavo avesse.
Cosa ne hanno fatto della ragazza dolce che ho conosciuto anni fa? Cosa mi sono perso nelle ultime 24 ore? Mi potevo aspettare delle urla, che si mettesse a piangere, ma non di certo tutto questo. E per di più, quei poveri idioti che seguono Jack avevano anche avuto paura.
Prima di sfidare qualcuno, dovrebbero conoscere la persona contro cui si mettono...
Beh ne avevo anche io, ma il bello è che la conoscevo..
Presi coraggio e le toccai la spalla.

Stevie: "Ciao Sel, tutto bene?" Chiese
Selina si girò e gli sorrise dolcemente, gesto che lasciò Stevie completamente di sasso.
Sel: "Ciao Stevie, tutto bene e tu?" Gli domandò
Stevie si tranquillizzo e si sedette accanto a lei e iniziarono a parlare del più e del meno. Fecero le noiose cinque ore di lezione e poi uscirono.
Si avviarono nella strada adiacente alla scuola.
Stevie: "Grazie per sta mattina" disse
Sel: "Tranquillo è stato un piacere" rispose
Stevie: "Sel, so che è difficile e lo sarà anche nei giorni avvenire, ma ricordati che CI SARÒ SEMPRE PER TE" ammise sorridendole.

Angolo autrice

Eccomi qui, ho finito di aggiornare il capitolo e spero che vi piaccia❤️❤️❤️ ci ho messo un  sacco e l'ho fatto con il cuore, spero davvero che possiate provare le stesse emozioni che ho provato io nello scrivere e nell'editarlo..
Siate gentili ✨✨✨
Un bacio e alla prossima 😘😘

L'urlo nel silenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora