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La sera arrivai come previsto un'ora prima al Fragenco.

Vedo davanti l'entrata del bar Francesco intento a fumare una sigaretta, così mi dò qualche secondo per guardarlo prima che si accorga di me.

Non si poteva negare che fosse davvero un bel ragazzo.
Alto, bel fisico, capelli scuri e occhi nocciola.
Si direbbe che non abbia niente di così speciale, di diverso dagli altri.
Ma guardandolo in quel momento, con quell'espressione, ma non stavolta di superiorità, più che altro vuota, priva di qualsiasi emozione, mi fa venire dei brividi lungo la schiena.
E non ne capisco nemmeno io il perché.

Si gira nella mia direzione, immagino sentendosi osservato, e rimane così a guardarmi, continuando a fumare.

Abbasso a un certo punto lo sguardo, non reggendolo oltre.

Una cosa da annotare su di lui:
è capace con un solo sguardo di abbattere tutte le tue sicurezze.

Mi avvicino a lui, aggiustando la borsa sulla spalla con all'interno il cambio che avrei dovuto mettere prima che aprisse il bar quella sera.

《Ciao.》lo saluto cercando di essere educata.
È sempre il mio responsabile dopotutto, e non voglio sicuramente essere licenziata, almeno per ora.

《Sara.》dice solo, incurante della mia presenza.
《Dovresti darmi del lei lo sai?》

Mi faccio spuntare in faccia il sorriso più falso che abbia mai avuto.

Pallone gonfiato.

《Scusami, ma la differenza d'età è poca, mi sentirei a disagio a darti del lei.》
Ed è anche vero.

Mi guarda di sfuggita, buttando la sigaretta ormai finita nel cestino accanto l'entrata.

《Lasciamo perdere.
Vieni entra, così ti spiego cosa fare.》

《Si, vado un attimo a mettere la borsa e il cappotto in camerino.》

Annuisce andando avanti.

Una volta posato tutto lo raggiungo in sala.

A primo impatto guardo stranita il modo in cui la sala quella sera è quasi del tutta diversa dal solito.
Ma la cosa che mi colpisce di più e che è davvero elegante.

Il Fragenco è conosciuto per lo più come un bar dove passare la sera bevendo fino ad ubriacarti e ballare tutta la notte. Testimone io stessa lavorandoci.
Se dovessero pagarmi per tutte le volte che ho visto un uomo ubriacato davanti al water quando andavo per pulire, anche nudo a volte, sarei miliardaria ora.

《Saraaa!》

Mi volto sentendo il mio nome.
《Oh, ciao Johnny.》sorrido al mio capo quando si avvicina a noi.

《Che ne pensi?》mi indica la sala con lo sguardo.

Mi rigiro a guardare la sala per un attimo.
《Ero rimasta un pò confusa all'inizio, ma devo dire che è sicuramente un bel cambiamento.》

Johnny mi sorride, guardando suo nipote accanto a me.
《È stato Francesco a occuparsi di tutto.》

Non ne rimango sorpresa, sapevo che c'entrava qualcosa, ma a fare tutto è stato davvero bravo.

Mi giro a guardarlo, ma lui già mi stava fissando.
E restiamo un attimo così a guardarci, finché non mi viene in mente ciò che Andrea mi disse il giorno prima.

Per un attimo arrossisco, smettendo di reggere il suo sguardo.

La sola idea che mi abbia scritto lui, solo per sentirmi, mi mette un po' a disagio.
Sicuramente non aiuta averlo accanto.

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