Erano passati ben tre giorni da quando io e Eddie ci trovavamo a Connersville.
Avevamo preso una camera di un Hotel non troppo costoso a qualche chilometro di distanza dal centro di Connersville.
Eddie aveva insistito nel prendere la camera con soltanto un letto.
Aveva detto che c'è lo saremmo fatti bastare e in più che quella non sarebbe stata la prima volta che avremmo dormito in un letto unico ed era più grande del mio di certo.Ricordo la prima sera che avevamo dormito.
Questa volta però fu molto più imbarazzante per me rispetto a quando dormivamo a casa mia.
Non so spiegarmelo, forse ero soltanto io che mi facevo film mentali innutilmente.Eravamo entrambi distesi a letto sotto le coperte.
Io ero girata di fianco dando al ragazzo le spalle, anche se ancora non riuscivo a dormire.Ad un tratto sentì dietro di me che Eddie si stava muovendo e iniziai a sentire il calore del suo corpo che coincideva con la mia schiena.
Una sua mano scivolò davanti circondandomi il fianco con il suo braccio.Rimasi ferma mentre le palpitazioni iniziarono ad aumentare, ma non feci nulla, anzi mi piaceva sentire il suo corpo a contatto con il mio che mi mandava scariche elettriche ad ogni suo tocco.
Ad un tratto fece forza con il suo braccio attirandomi ancora più vicino a sé.
Potevo sentire il suo petto coincidere perfettamente con la mia schiena e il suo fiato caldo sul collo, come quella volta a casa mia.
Ma a differenza dell'altra volta rimasi e cercai di accoccolarmi a lui.
Intrecciò le nostre gambe e appoggiò la sua testa meglio dietro di me.Il suo respiro sul collo mi provocò lievemente il solletico, facendomi sfuggire una risatina dalla bocca.
E: "Ti faccio il solletico?"sussurrò al mio orecchio sentendo anche da parte sua una flebile risatina.
Annuì e poi aggiunsi in tono scherzoso.
C: "Sei un approfittatore!"
E: "Che c'è?! Avevo freddo!"disse inventandosi una scusa.
C: "E ora va meglio?"
E: "Mi accontento!"disse accoccolandosi ulteriormente per poi chiudere gli occhi per dormire.
Ma io non riuscivo ancora ad addormentarmi, c'era una domanda che volevo fargli, così prima che si addormetasse lo richiamai.
C: "Eddie!"sussurrai senza voltarmi.
E: "Mh!"
C: "N-noi stiamo...cioè...stiamo insieme?"chiesi incerta.
E: "Solo se lo vuoi tu principessa!"disse lui.
Un sorriso comparve sul mio viso, mentre la mia gote si arrossì, ma per mia fortuna il ragazzo che era dietro di me non avrebbe notato il mio rossore.
C: "Allora si!"affermai alla fine.
Sentì le labbra del ragazzo appoggiarsi sulla spalla e prima che si staccasse percepì sulla mia pelle che stava sorridendo.
C: "Notte Eddie!"
E: "Notte principessa!"
[...]
Eddie si stava riprendendo molto velocemente e le ferite si stavano cicatrizzando più in fretta di quanto pensassi.
Dall'accaduto erano ormai passate già due settimane se non di più e vederlo guarire così in fretta mi rallegrava.
Quella a fare un po più di fatica era Max, ma da quanto mi avevano spiegato ci sarebbe voluto un po più di tempo prima che lei si sarebbe rimessa apposto, ma che non c'era nulla da preoccuparsi, anche lei procedeva bene con la sua guarigione.
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~ Eddie the nutty Munson ~
Fiksi Penggemar[COMPLETATA] (La storia è ambientata nella quarta stagione di Stranger Things, ma non tutto corrisponde come nella serie, infatti alcune cose saranno diverse.) Trama: Claudia Riegler è una ragazza di diciassette anni che dopo una vita passata in Ohi...