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Euphemia a Nuova Delhi sembrava aver trovato assieme ai suoi amici il posto ideale per i loro studi: visto che studiavano la cultura indiana e lingua hindi quella vacanza era l'ideale per arricchire le loro conoscenze.
Ma soprattutto, era molto divertente.

Camminare per le affollate strade della città le piaceva, si fermava a guardare ogni bancarella e chiedeva informazioni su ogni cosa che vedeva.
Ed un giorno si fermò davanti alla bancarella di un signore, che vendeva vasi riccamente dipinti.
L'uomo capì immediatamente che la ragazza non era del posto dalla sua carnagione, e la guardò un po' storto: non gli capitava di vedere stranieri molto spesso, e gli faceva sempre un pochino strano.
Quando poi la ragazza gli chiese informazioni in hindi quasi sospirò di sollievo.
"vuole comprare un vaso? Costa solo venti rupie*" chiese allora.
La ragazza li guardò attentamente uno per uno, ma quando fece per indicare il vaso l'indiano lo prese.
"questo lo tengo per farlo vedere" lei annuì.
"ah mi scusi" l'uomo si girò verso la porta aperta dietro di sé.
"FLEAMONT!" disse a gran voce.

Uscì poco dopo un ragazzo che pareva molto giovane, forse più o meno della sua età.
"cercami questo vaso" Fleamont lo guardò qualche secondo ed annuì, per poi alzare lentamente lo sguardo verso Euphemia, che gli fece un piccolo sorriso. Nel suo sguardo sembrava esserci qualcosa che lo catturava, come nelle fossette che si formavano attorno al suo sorriso o il leggero rossore sulle sue guance.

Il ragazzo lo ricambiò molto timidamente ed abbassò di nuovo gli occhi portandosi il vaso con sé nella piccola stanza dietro la bancarella, che fungeva un po' da magazzino.
Il ragazzo tornò un paio di minuti più tardi con due vasi, uno lo diede di nuovo al padre e l'altro lo porse alla ragazza, che dopo aver pagato ringraziò entrambi augurandogli una buona giornata.

Fleamont si lasciò sfuggire un sospiro a guardarla, così bella e sorridente.
"cos'è quella faccia da citrullo" lo rimproverò il padre. "ti ricordi del tuo matrimonio con Danika si?"
"certo papà" rispose il ragazzo.
"tornatene in magazzino allora, che è meglio"

Ecco qua il primo capitolo di questa storia dedicata alla famiglia Potter.
Come avrete capito questa storia segue l'headcanon di Fleamont indiano, dunque manterrò il nome originale per comodità.
Se non vi piace semplicemente non continuate la lettura, e se faccio un qualsiasi errore sulla cultura di questo paese per favore correggetemi.
Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo! <3

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