Carola
Si sveglia di soprassalto tra le braccia di Luigi. Guarda l'ora nella sveglia del comodino: sono le quattro e mezza della mattina, fuori è ancora notte fonda. Si scosta dal cantante, che borbottando qualcosa continua a dormire. La sua testa è un groviglio di pensieri e paure, ha bisogno di aria. Si alza, esce dalla stanza e percorre il corridoio fino a raggiungere il bagno. Li si bagna la faccia con un po' di acqua freddissima e poi guarda allo specchio del bagno: la maglia lunga la copre fino a metà coscia, i capelli sono arruffati e ha le occhiaie piu evidenti del solito ma è felice, felice come non lo è mai stata in tutta la sua vita, nonostante lui se ne dovrà andare domani. Ha paura ma è fiduciosa che supereranno tutto insieme, mano nella mano, contro tutti e tutto.
Esce dal bagno e varca la porta della stanza. Le luci del corridoio lasciano intravedere Luigi steso sul letto, assonnato. Rimane a guardarlo: è perfetto. D'improvviso si muove, stringe gli occhi e scuote la testa. «Carola» mormora confuso cercandola nel letto con la mano.
«Sono qui» risponde lei ferma sulla porta. Si alza e si mette a sedere, guardandola in un modo che conosce.
«Non ti azzardare a farmi svegliare più senza di te al mio fianco». Il suo tono è deciso, carico di amore e fa scattare in lei un desiderio profondo.
Carola in un paio di falcate lo raggiunge e si porta a cavalcioni su di lui, allineando le loro intimità, ancora celate dai vestiti, in maniera perfetta.
«Fai l'amore con me Gigino» gli sussurra all'orecchio togliendosi la maglietta e rivelando il reggiseno nero di pizzo, che prontamente si slaccia. Lui si morde il labbro e Carola potrebbe crollare a terra da un momento all'altro. Lo spinge giù, contro il letto e si distende alla ricerca della sua bocca. Si divorano, si sentono e si confondono. Carola è tutta un fremito, mentre Luigi le fa passare le mani lungo tutta la schiena nuda, accarezzandole ogni centimetro di pelle in maniera decisa. Senza smettere di baciarlo gli sbottona tutta la camicia e il membro duro di lui spinge contro di lei in modo sempre più prepotente. Si stacca dal bacio Carola e prende a baciarlo sul collo, scendendo poi sul petto, sugli addominali scolpiti, giù sempre più giù fino ad arrivare al bordo dei pantaloni. Li slaccia, insieme ai boxer facendo scivolare tutto via lungo le gambe e poi a terra, liberando la sua erezione. Questa intraprendenza non è affatto dai lei e se ne stupisce ma è quello che sente, quello che vuole. Luigi respira affannosamente, ed incredulo la osserva, senza proferire parola.
Lei fa passare la lingua sulla punta del membro di lui e Luigi geme stringendole i capelli. «Carola» fa il suo nome e lei di tutta risposta lo infila in bocca e aiutandosi con la mano inizia a muoversi su e giù. Guarda Luigi, l'espressione del suo volto incrinato dal piacere che si irradia in tutto il suo corpo, e si sente fortunata, fortunata ad averlo e di riuscire a farlo sentire così.
«Carola... fammi stare dentro di te... fermati» mugugna. Lei ubbidisce, si scosta mentre Luigi si alza e lei si sì mette sopra, pronta ad accoglierlo, lo vuole più di ogni altra cosa. Luigi preso dalla foga mentre cerca di scostargli li slip in pizzo sottile, finisce per romperli. Sorride e lei gli accarezza il volto, facendo passare le dita sul mento e sulle labbra. «Sei bellissimo Gigi» sussurra.
«No, non è vero» ribatte toccando piano con la lingua il pollice di lei.
«Questa conversazione è già avvenuta».
«Lo, so ma questa volta aggiungerò che tu sei bellissima e io ti amo da morire».
È sempre una scossa, ogni volta che lui le dice ti amo.
«Amore» sussurra baciandolo in maniera delicata. Le loro labbra si toccano, si sfiorano e le loro lingue si assaggiano: in un attimo la passione prende il sopravvento e quel gesto dolce si trasforma in puro fuoco, un incendio di dimensioni colossali in grado di distruggere l'universo. Lo sente, sente tutto Carola, ogni cosa e vuole di più. Luigi fa passare le mani sul suo corpo, soffermandosi sui seni in maniera particolare. «Dimmi cosa vuoi» le sussurra staccandosi dal bacio.
«Toccami, vienimi dentro» risponde sfrontata con il fiatone, alzando leggermente il bacino, facendosi forza sulle ginocchia, per riabbassarsi nuovamente premendo contro la sua erezione dura e pronta per lei. Lui con una mano fa in modo di allinearla alla sua parte più intima e con foga la penetra. Carola stringe le spalle di Luigi, mordendogli il labbro preda della scarica che le passa lungo tutta la schiena. Il cantante si muove e lei con lui, approfittando del fatto che è a cavalcioni su di lui. Prende tutto di lei, le strappa l'anima come le ha strappato i vestiti di dosso, la prende tra le dita e la frantuma per ricomporla di nuovo, pezzetto dopo pezzetto, in questo gioco di dolore e piacere, in questo spazio di eternità solo loro. Luigi le morde la pelle, la tocca, la fa sua con i gesti delicati ma decisi e lei è preda della passione, come una barca in mezzo alle onde. Carola d'improvviso lo spinge e lui tocca con la schiena il letto con un tonfo, guardandola in un modo stupito. Lei inizia a dare il ritmo mentre sotto di lei Luigi mugugna cercando i suoi seni con le mani.
«Carola... tu sei.. così...» mugugna stringendo le labbra e chiudendo gli occhi. Fare l'amore con lui è la cosa più bella che abbia mai fatto, a metà tra delicatezza e irruenza, un connubio tra il selvaggio sentimento dell'essere ed il miele della vita. È dolce Luigi mentre le sfiora la pelle ma la fa sentire come se non ci fosse un domani e il mondo stesse per finire, è deciso, passionale e lo desidera, lo desidera da morire. Vuole i suoi baci ovunque, i suoi morsi sulla carne e la lingua avvinghiata alla sua.
«Gigino» mormora vicina all'apice del piacere, muovendosi più veloce e chiedendogli di più. Lui la segue cercando di affondare piu dentro di lei, stringendo i denti con il volto incrinato. Mugugna di piacere, forte e le tocca le cosce dischiuse: «Ancora Carola...non...fermarti».
Ancora, ancora e ancora: è l'agonia dell'eterno.
STAI LEGGENDO
IL MIO SBAGLIO SULLE OSSA
FanfictionE se tutto non fosse così complicato come sembra? "Con fare deciso entra in stanza lasciandolo sull'uscio. «Che fai, hai intenzione di restartene lì a fissarmi allungo?». «Perché, cos'altro vorresti che facessi?» ammicca serio chiudendo la porta ma...