Capitolo 5

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Seconda parte capitolo 4. 💕

<< voglio farmi perdonare da te Ariel, e poi è da una settimana che ti corro dietro per questa cena..>>
<< non mi va, facciamo domani, nella speranza che tu non ti scorda..>> rispondo inacidita a Travis che questa mattina mi aveva lasciata davanti casa ad aspettare.
Si era comunque sia giustificato dicendo di essere ritornato distrutto dall'allenamento di Basket e di aver dormito interrottamente fino alle 14:00.

La veritá è che non era successo nulla di grave, ero io arrabbiata di mio per le frasi che Adrian aveva detto prima di andarsene, e stavo sfogando su di lui tutto il nervosismo.
Ridimensionati Ariel, impongo a me stessa un grosso sospiro, e cerco di calmarmi.

<< Dai Vabene, sta sera vengo da te. Vedi di cucinarmi qualcosa di buono, sennó non ti perdono per oggi>> ribatto con una leggera punta di ironia.
<< Non vedo l'ora, permalosetta..>>
Sorrido nel sentire quel nomignolo e chiudo la chiamata.
Il mio umore era decisamente cambiato grazie ad una semplice sua telefonata, Travis era in grado di darmi una quiete impagabile, e sopratutto mi corteggiava, come pochi veri uomini sapevano fare.
Non so con quali intenzioni, non so per quale motivo, ma mi faceva sentire importante.

Non aveva nemmeno mai cercato con me chissà quale contatto fisico, l'avevo beccato spesso guardarmi il lato B o fissarmi le labbra, ma non ho mai intravisto quell'audacia da chi avrebbe voluto avermi anche fisicamente.
La cosa comunque sia Non mi dispiaceva, evidentemente come me, dava peso a queste cose ed aspettava il momento giusto.

<< Arieeeel sei a casa??>> le urla di Marcia si divulgano prorompenti nella cucina,
<< eccomi arrivo!>> esco dalla stanza e vado da lei, << che ci facciamo a cena?>> chiede cercando qualcosa nel nostro frigo quasi vuoto..
<< io in realtá dovrei andare a cena con Travis>> dico timidamente..
<< ma davvero? E dove andate?>>
<< A casa sua. Cucina lui>>
<< Allora io ordino qualcosa, quando torni poi voglio sapere tutto!>>
<< certo mamacita, ma sarà una cena tranquilla..>> dico sedendomi nel tavolo ed iniziando a sfogliare Anna karenina che avevo sbadatamente lasciato in cucina.
Era veramente Troppo difficile questo libro, ma un giorno lo avrei finito.

Lo lasciai nel tavolo e me ne rientrai in stanza per decidere cosa mettere,
<< alla fine staremo a casa no? Quindi nulla di complicato>>
<< prendi la mia gonna, e abbinaci una maglia corta a maniche lunghe>> propose Marcia,
<< Vabene passami la gonna>> me la portò in stanza ed io la scrutai, alla fine era anche più modesta di un classico pantaloncino.

Tra trucco e parrucco si fecero le 20:00, così presi la mia borsa e me ne uscì di casa, salutando prima la mia coinquilina.
<< ci vediamo sul tardi Mamacita, lascia la porta aperta okay?>>
<< vabene Ariel, divertiti>> ammiccó un sorrisino perverso, sapevo bene dove volesse andare a parare, ma la realtà dei fatti era che tra me e Travis c'era solo amicizia.
Una bellissima amicizia.

Casa sua si trovava a due file sopra di me, ci separava quindi solo un interminabile salita..
dopo circa 10 minuti arrivai davanti al suo appartamento, suonai il campanello e me lo ritrovai davanti in tutta la sua maestosità, con una maglia nera e dei pantaloncini.
I capelli erano tirati in dietro ed aveva il suo solito sorriso smagliante.
<< benvenuta a casa mia permalosetta >> mi disse, prima di stringermi in un caloroso abbraccio.
Travis aveva un buonissimo profumo dolce, non era la classica colonia mascolina, ma a me piaceva.
<< che ci prepari di buono oggi?>>
<< sushi, devo solo tagliarlo. Non dirlo a nessuno, ma sono un portento in cucina!>>
<<ancora tutto da vedere.. >> dico beffarda, mi piaceva prenderlo in giro perché Travis riusciva a cogliere la mia ironia senza prendersela.
<< Donna di poca fede.. rimarrai scioccata dalle mie doti..>>
Dopo qualche minuto il sushi era tutto predisposto a tavola ed io cominciai ad assaggiare piano piano tutti i tipi.
<< Travis dio mio è buonissimo..>> ammisi a bocca piena, e lo vidi ghignare soddisfatto sotto i baffi.

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