"𝓛𝓲𝓽𝓽𝓵𝓮 𝓗𝓪𝓷𝓰𝓵𝓮𝓽𝓸𝓷"
Sirius atterrò su una strada sporca e buia, ai confini di Little Hangleton. Si guardò intorno e sentì Remus e gli altri arrivare con un pop accanto a lui.
«Felpato?» Sussurrò Remus.
«Sono qui» sussurrò Sirius, sporgendosi per toccare il suo amico. L'incantesimo di disillusione aveva i suoi vantaggi, ma a Sirius cominciava a dare fastidio non essere capace di vedere i suoi amici nel buio.
«Ci siamo tutti?» Sentirono chiedere Silente. Si sentirono cinque 'sì' e il loro leader continuò «Muoviamoci. Prima arriviamo meglio è».
Finalmente qualcosa su cui Sirius era d'accordo.
Cominciarono a camminare, facendo attenzione a rimanere sui lati della strada, lontano dalle luci e dagli occhi dei babbani che guardavano fuori dalla finestra.
«Sirius?» Disse Remus piano alla destra di Sirius.
«Sì?»
Sirius sentì Remus esitare. «So che quando arriveremo lì, correrai subito a cercare Harry» disse con cautela. «Ma sarebbe meglio per tutti noi, specialmente Harry, se aspettiamo di vedere a cosa stiamo andando in contro».
Sirius rimase in silenzio.
Remus lo conosceva troppo bene. Ovviamente stava già creando il suo piano personale per salvare Harry, correndo nella casa con la bacchetta tesa. E come poteva non farlo? E lui sapeva che Remus voleva fare la stessa identica cosa, ma Remus Lupin era quello logico, quello più cauto. Creava tutti i piani più intelligenti per i loro scherzi, quelli che non li facevano mai beccare. Certo, questo era diverso da uno scherzo fatto ai Serpeverde ad Hogwarts, molto diverso, ma i ruoli rimanevano gli stessi: Remus era quello calmo e logico, il tipo pensare prima di agire mentre Sirius era sempre lo stesso auror irrazionale entriamo-subito-in-azione.
«Sirius» ripeté Remus a voce più alta.
«Ti ho sentito» rispose Sirius debolmente.
«Andrà tutto bene» disse Remus per la centesima volta quel giorno.
«E tu come fai a saperlo?» Chiese Sirius, facendo scorrere tutti i pensieri della giornata prima che potesse fermarli. «Come fai a sapere che quando arriveremo lì non troveremo Harry morto nelle mani di Codaliscia o qualche altro mangiamorte?»
Era la prima volta che uno dei due esprimesse ad alta voce le loro peggiori paure. Remus ovviamente non aveva una risposta. Sirius sentì il braccio del suo amico appoggiarsi sulla sua spalla per conforto. Sirius ricambiò il gesto e i due camminarono così in silenzio per molti minuti.
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Codaliscia scese velocemente le scale appena sentì la porta dell'ingresso aprirsi e poi chiudersi. La sua bacchetta tremava nella mano sinistra, dal momento che quella destra non poteva mantenerla bene con sole quattro dita. Camminò piano nell'ingresso e tirò un mezzo respiro di sollievo alla vista di Lucius e Severus.
«Minus» disse Lucius piano e freddamente.
«L-Lucius» balbetto Codaliscia. «I-Il nostro padrone stava aspettando il tuo arrivo».
Codaliscia osservò silenziosamente Lucius che lo superava senza dire una parola. Severus gli scoccò uno sguardo calcolatore e lo seguì. Codaliscia ingoiò pesantemente la saliva e guardò nuovamente la stanza. Cammino lentamente nel salotto dove Lucius e Severus erano in piedi vicino alla sedia del signore oscuro.
«Codaliscia...» Sibilò il loro padrone.
«S-Sì mio signore?» Disse Codaliscia andando velocemente vicino a Lucius.
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𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐮𝐭𝐡𝐬 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫
Hayran KurguDopo uno strano avvistamento sulla luna piena, Remus inizia a rendersi conto che quello che ha creduto per cinque anni non è del tutto esatto. Con un piccolo aiuto di Silente, Sirius viene liberato e i Malandrini tentano di allevare Harry.