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Third person's pov

"Avete capito tutti?" chiese il coach.

"No. Può ripetere?" chiese assonnato il palleggiatore della Tojiin.

"Era una domanda retorica, idiota. Cosa diavolo c'è da capire? Ho detto che mischieremo le squadre in modo da incrementare la vostra capacità di adattamento ad altre persone e che domani ci sarà una qualche strana festività e quindi per festeggiare l'ultima sera del ritiro, andremo a farci un giro." disse annoiato. Insomma era la tipica persona che faceva l'insegnante per soldi e non aveva mai voglia di fare un cazzo.

"Chi fa le squadre?" chiese Ren, il libero della femminile.

"Noi." disse il loro coach. "Ora decideremo i capitani che si disporranno li in riga e poi gli attribuiremo il resto della squadra." a quanto pare avevano deciso di aggiungere altre due squadre in modo da far giocare anche i non titolari.

"Terzo capitano: Miya Atsumu. Yamada come libero e poi Aito, Sakura, Aran, Maeda e la ragazzina dei tre metri" la diretta interessata sgranò gli occhi.

"Mi chiamo Izanami. Com'è che si ricordo i nomi di tutti e non il mio?"

"E io che ne so? Mica sono il tuo coach"

"Cos~ Guardi che in realtà lo è. E poi con Miya come palleggiatore non ci gioco. Inoltre io ed Aito abbiamo lo stesso ruolo. Come facciamo?" Disse alludendo al fatto che non riuscivano a regolarsi alle sue alzate.

"Non me ne frega un cazzo. Se non vuoi giocare stai in panchina" borbottò andandosene. Izanami sbuffò e si avvicinò alla sua squadra.

"Bene bene bene. Nami-chan, devi sottostare ai miei ordini" la stuzzicò Atsumu.

"Atsumu-kun... Cosa devo fare?" Sakura si avvicinò al capitano come una gatta morta.

"Ma per favore!" Izanami si sentiva sanguinare le orecchie.

"Carotina, giochi nel tuo solito ruolo. Sarai in attacco con Aran e Stellina. Io starò indietro, servo per primo. Tu, tipa di cui non ricordo il nome, farai a cambio con il libero, Yamada. Infine Maeda, ti occuperai della difesa insieme a lui" disse indicando il libero.

"Mi chiamo Sakura!" borbottò scioccata.

"I tuoi genitori ti odiano?" chiese ironico riferendosi a quanto fosse troppo diffuso e commerciale quel nome "Non ti ho chiesto come ti chiami. Evidentemente se non so il tuo nome è perché non sei chissà quanto degna di nota" Izanami non si trattenne e ridacchiò all'espressione furente della ragazza.

"E tu. Non me ne frega niente se vuoi le alzate precise. Non fare la schizzinosa e schiaccia quello che ti arriva." disse indicando la rossa che stava facendo mobilitazione "Bene. Ora entriamo in campo e ricordate: se fate schifo non toccherete palla". Izanami alzò gli occhi al cielo e si posizionò sottorete scrutando attentamente i suoi avversari. Megumi, Osamu, Kita, Suna, Fujita, Inoue e Kondo. Il loro schema era diverso dalla squadra di Atsumu. Infatti Megumi si trovava in attacco, affianco a Suna che si trova a al centro.

"Ma guarda un po'... Vi stracceremo" disse lei ridacchiando.

"Vedremo" le sorrise Izanami. Un sorriso falso, tutt'altro che divertito. Ormai si trovava nel pieno della concentrazione, come durante una partita di alto livello. C'era solo lei e la palla. Nient'altro.

Il primo a battere fu proprio Atsumu. La palla colpì con forza il pavimento facendogli guadagnare un punto. Dopo il secondo ace Osamu riuscì ad intercettare la palla. Era proprio quello il problema di conoscere tutti i punti deboli e punti forti degli avversari.

Izanami saltò a muro pronta a bloccare Suna, quando Aito venne in suo aiuto. Tuttavia il centrale dell'Inarizaki riuscì e piegare il busto e a schiacciare con forza la palla, facendola andare dritta tra le braccia di Atsumu. Quest'ultimo, anziché riceverla con un bagher, la alzò direttamente a Izanami. La palla seguì una traiettoria tutta strana ed era dannatamente veloce, solo che la rossa non trovò difficoltà dato che si trovava già in aria. La palla non giunse precisamente dove voleva lei ma evitò di fare capricci e la schiacciò con facilità.

A. Miya x OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora