Sacrificio

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Stiles poteva percepire il tocco freddo della superfice gelata, trasparente.
Un brivido gli attraversò la schiena, facendolo socchiudere le labbra in una smorfia. Cercava di dimostrare, di dimostrare a sé stesso, che non aveva paura.

Poteva sentire lo sguardo bruciante di Lydia Martin sulla schiena, e per un breve istante si scordò quasi del freddo glaciale in cui si stava immergendo.

-Chi me lo fa fare?- pensò rabbrividendo. L'angoscia cresceva in lui ogni secondo che passava: sapeva di non avere scelta se voleva salvare suo padre, lo sceriffo Stilinski.

Non poteva perdere entrambi i genitori. Entrambi no.

Prese un respiro profondo e si immerse nell'acqua fino al collo. Il respiro venne subito a mancare, ma l'adrenalina non gli permise di darsela a gambe levate, mentre la consapevolezza cresceva.
Sarebbe morto, sì, morto per salvare suo padre dalle grinfie di una pazza.

Accanto a lui, Allison e Scott si erano già immersi, e ora con sguardo carico di tensione, stavano guardando esitanti i cubetti di ghiaccio galleggianti sull'acqua.
Subito un pensiero gli guizzò in mente:

«Scott» richiamò l'attenzione dell'amico. «C'è una cosa che devi sapere, sai... in caso tu ce la facessi ed io no».

Scott annuì, incitandolo a continuare. Stiles annuì a sua volta, rabbrividendo: «Tuo padre è in città».

Bastò quella semplice frase a fargli accapponare la pelle. Il lupo mannaro distolse lo sguardo respirando affannosamente. Vicino a loro, Allison lo guardò con dispiacere.

Stiles riprese a concentrarsi sull'acqua. Tra meno di due minuti sarebbe morto, senza nemmeno la certezza di poter tornare in dietro.
Ormai aveva perso la percezione del freddo, sostituita invece dal vuoto informe della vasca di ferro.

Il pensiero andò a Matt. Ora che avrebbe saputo cosa aveva provato il ragazzo mesi prima, non si sentiva meglio.
Per notti intere aveva pregato che la sua morte fosse stata veloce e indolore, ma ora che l'avrebbe appunto sperimentato sulla sua pelle, provava solo il morso della paura.

Non voleva morire.
Oh almeno, non definitivamente.

«Pronti ragazzi?» la voce calda di Alan, il veterinario, gli scaldò il cuore.
Nel frattempo, le mani tremanti di Lydia si erano posizionate sulle sue spalle saldamente.
Stiles chiuse gli occhi, concentrandosi unicamente sul suono del suo respiro, consapevole che sarebbe cessato.

Guardò prima Allison, poi Scott, entrambi con lo sguardo carico di terrore.
Scott gli annuì, come per dirgli: -facciamolo-

Con il cuore in gola, Stiles, prese un bel respiro, per poi essere immerso nel vuoto informe della vasca, pregando ardentemente di poter riabbracciare suo padre ancora una volta.

SACRIFICIO - Stiles Stilinski Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora